Report Salute Comunitaria 2022

Report Salute Comunitaria 2022

E’ online il Report annuale del progetto salute comunitaria, dove con parole, dati, testimonianze, immagini abbiamo provato a raccontare il 2022, con uno sguardo anche sui progetti avviati per il 2023.

Il report relaziona sul lavoro per il contrasto dell’epidemia di Colera che ha colpito il distretto e sull’avvio del nuovo progetto Follow The SUn, insieme a Medicus Mundi Italia, che ha l’obiettivo di promuovere l’accesso universale ai servizi sanitari di base in alcune aree remote della provincia di Sofala.

Leggi o scarica il report a questo link.

Un ringraziamento va a tutti i sostenitori del progetto oltre che ai collaboratori, i volontari, i partner. Si ringraziano inoltre Gianpaolo Rama, Silvia Comper, Sofia Rinaldi e gli altri operatori del CAM per le immagini.

Per sostenere anche tu il progetto, magari come regalo o ricordo per una occasione, trovi le info qui.

Per consultare o scaricare i precedenti report:

Gestire i rifiuti solidi per migliorare la qualità della vita delle persone

Gestire i rifiuti solidi per migliorare la qualità della vita delle persone

“Quali attività o iniziative di maggior rilevanza verranno realizzate entro la fine dell’anno?”, “Che cosa ti da energia la mattina per affrontare una nuova giornata di lavoro?”.

Queste sono alcune domande che abbiamo fatto ad Alfredo Zunguze, project manager del CAM per il progetto Limpamos, gestione dei rifiuti solidi nelle città di Beira e di Nampula.

Se avete piacere di ascoltare una testimonianza sul campo in merito alle attività del progetto e volete anche esercitarvi con la lingua portoghese (pur con i sottotitoli in italiano), abbiamo realizzato, in collaborazione con i nostri colleghi mozambicani di Comunika, questa video-intervista proprio con Alfredo, per avere aggiornamenti riguardo al progetto e scoprire come il Limpamos contribuisce alla salute delle persone e dell’ambiente.

Coinvolgere uomini e ragazzi per promuovere la parità di genere, l’esempio dei “club degli adolescenti”

Coinvolgere uomini e ragazzi per promuovere la parità di genere, l’esempio dei “club degli adolescenti”

Affrontare le norme sociali e porre fine alla violenza di genere: il prezioso ruolo dei club per ragazzi in Mozambico

Sofala, Mozambico – Almeno tre volte al mese, diversi gruppi di ragazzi e giovani maschi adolescenti, di età compresa tra i 13 e i 20 anni, si incontrano per discutere di argomenti che vanno dalla sessualità, al genere, dai matrimoni precoci alla mascolinità tossica. Qual è l’obiettivo? Creare un cambiamento positivo nelle loro comunità. Gli incontri si tengono solitamente in cortili scolastici, nella provincia di Sofala, contribuendo ad attrarre ancora più giovani a partecipare.

Che la sua scuola a Beira sia uno spazio inclusivo libero dalla violenza di genere (GBV) è uno dei sogni del quattordicenne Cleiton Adriano. L’adolescente frequenta la prima media e conduce attività di sensibilizzazione con i suoi coetanei. Nell’agosto 2022, Cleiton Adriano ha ricevuto una formazione sulla GBV nell’ambito di un progetto di UNFPA per migliorare la salute riproduttiva, materna e adolescenziale nella provincia di Sofala, con i fondi della Korea International Cooperation Agency (KOICA).

Realizzato dal partner di UNFPA, Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM), in 14 scuole dei distretti di Beira, Dondo, Nhamatanda e Búzi, il progetto promuove l’emancipazione femminile e contribuisce a cambiare positivamente comportamenti, atteggiamenti e pratiche maschili, coinvolgendo ragazzi e giovani uomini a rispondere – e mitigare – la violenza di genere nelle loro scuole secondarie.

All’inizio del 2022, un totale di 14 membri del “club dei ragazzi” [rapazes, ovvero ragazzi maschi n.d.T.] sono stati formati come leader per guidare le discussioni con gli 84 membri del “club dei ragazzi adolescenti”. Tali corsi di formazione sono stati realizzati con il supporto tecnico delle Direzioni Provinciali dell’Istruzione e della Sanità.

Due dei membri che si sono uniti al club sono Leonel e Benilton, entrambi studenti delle elementari. Leonel ricorda che era solito fare il prepotente con le ragazze, in particolare le sue compagne di classe a scuola: “Dopo aver partecipato alle sessioni, ho capito che le mie idee erano sbagliate e ora voglio condividere informazioni positive con i miei colleghi e la comunità”, ha commentato Leonel. Benilton ha condiviso che quando si è unito alle sessioni guidate dal suo facilitatore, Cleiton, ha cambiato il suo comportamento e ora i suoi genitori sono molto orgogliosi di lui. “Le sessioni non solo hanno cambiato la mia vita, ma grazie a loro ho compreso e aiutato a denunciare casi di violenza di genere nella mia comunità”.

Coinvolgere uomini e ragazzi per promuovere la parità di genere

Ad oggi, i “club dei ragazzi” hanno raggiunto circa 434 adolescenti e giovani, insieme ad altre sessioni di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità. “Uno dei grandi risultati è stato il cambiamento di mentalità di alcuni genitori e tutor che credevano che il coinvolgimento dei propri figli maschi in attività che affrontano la violenza di genere e la salute sessuale e riproduttiva avrebbe compromesso la loro mascolinità”, ha condiviso Cremilda Gravata, una delle 14 insegnanti formate in GBV nell’ambito del progetto KOICA e che sostiene il club dei ragazzi della sua scuola secondaria. Adriano Cerveja, della Direzione provinciale dell’Istruzione di Sofala, sostiene l’idea che i ragazzi (maschi) abbiano svolto un ruolo cruciale nella denuncia della violenza di genere, del bullismo e di altre pratiche dannose. Hanno anche indirizzato gli adolescenti a servizi sanitari a misura di giovane per la pianificazione familiare e altri supporti, informazioni e consigli relativi alla salute.

Dal 2022, il progetto pluriennale finanziato da KOICA consente a ragazzi come Cleiton nella provincia di Sofala di educare e ispirare i loro coetanei a sfidare gli stereotipi sulla mascolinità e il comportamento a rischio e a rafforzare il loro ruolo nella promozione dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere.

Diffondere messaggi positivi sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle ragazze è stato uno dei miei compiti quotidiani a scuola”, ha affermato Cleiton, osservando che uno dei suoi più grandi desideri è “diventare un agente di cambiamento positivo nella mia comunità”

“Sono riuscito a convincere alcuni membri a unirsi al club dei ragazzi e ora sono orgoglioso di vedere i loro cambiamenti trasformativi nel comportamento, nelle azioni e nella mentalità“, ha osservato Cleiton.

“Diffondendo messaggi sulla prevenzione e la lotta alla violenza di genere e sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, i ragazzi hanno apportato effettivi cambiamenti comportamentali a scuola”, condivide Cremilda Gravata

 Dall’articolo “Combater as normas sociais e acabar com a violência baseada no género: o valioso papel dos clubes de rapazes em Moçambique” pubblicato sul sito web di UNFPA Mozambique.

Traduzione dal portoghese a cura di Martina Seppi.

Foto in alto – Consorzio Associazioni con il Mozambico.
Foto nel testo – UNFPA Mozambique.

Per saperne di più sul progetto vedi anche: Un nuovo progetto per contrastare ogni forma di violenza di genere

 

In viaggio tra progetti e incontri – un resoconto della missione di giugno

In viaggio tra progetti e incontri – un resoconto della missione di giugno

Si è da poco conclusa la missione visita ai progetti, ai collaboratori e ai partner istituzionali da parte del nostro direttore Isacco Rama e della Rappresentante Paese Marina Bosetti. Sono state tre settimane dense di appuntamenti, riunioni, visite, aggiornamenti dai vari progetti.

Dopo l’arrivo ed i primi incontri a Beira, le due tappe importanti sono state le visite a Inhaminga e a Marromeu per i progetti Microcredito ed emergenza, verificando che entrambe le iniziative si stanno sviluppando bene. Con il responsabile del microcredito Benjamim Baptista ed i contabili Alima, Tabita e Atanasio, si sono fatti due dei periodici controlli di cassa e poi i colleghi hanno ricevuto una formazione su una nuova modalità di gestione contabile che verrà introdotta entro l’anno; per quanto concerne le attività di emergenza, sostenute dalla Provincia Autonoma di Trento, si è constatato che il supporto alle famiglie colpite è efficace e l’interazione con le autorità del distretto di Marromeu, nuova sotto molti aspetti, è positiva e costruttiva.

La missione è proseguita a Caia, dove Isacco e Marina, accompagnati dal responsabile locale Elias e dalla responsabile del progetto di salute Emanuela de Vivo, hanno controllato lo stato di avanzamento lavori di riabilitazione/costruzioni alle Escolinhas, nonché la situazione degli uffici dal punto di vista amministrativo e gestionale. E’ stata fatta una visita alla Radio Comunitaria di Caia, una iniziativa avviata da CAM nei primi anni 2000 e che in periodi recenti ha avuto una gestione locale con alcune difficoltà, ma che nonostante tutto sta svolgendo un importante lavoro di diffusione di informazioni, sensibilizzazione, comunicazione. Sulla RCC, CAM intende impegnarsi nel prossimo futuro, al fine di rilanciare la radio e metterla nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il proprio importante compito.

Le altre tappe significative sono state a Maputo, Beira, Manica e Chimoio. A Maputo è stato fatto un lungo e proficuo incontro con la sede locale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS Maputo, si sono incontrati i donatori e partner con cui il CAM opera a diverso titolo, tra cui l’Ufficio di Cooperazione del MINEC, i responsabili della cooperazione dell’Ambasciata Francese e del Giappone, i referenti di UNFPAUNICEF. Un interessante incontro è stato quello con l’Observatorio do Meio Rural – OMR, per il CAM un potenziale partner con cui collaborare nell’ambito della ricerca e dello sviluppo rurale. Infine un piacevole incontro con alcuni rappresentanti del Politecnico di Milano impegnati in progetti di riqualificazione urbana a Maputo. Il gruppo ha espresso il suo interesse a conoscere e seguire il progetto MUDAR a Beira.

A Beira è stato fatto un approfondimento con i colleghi e partner dei progetti in corso. Si è partecipato ad alcuni incontri con i tecnici del Conselho Municipal da Beira – CMB sulla progettazione del quartiere Macuti e si è lavorato con Nicola Camandona, responsabile del progetto MUDAR e con le colleghe dell’Università di Trento – UNESCO Chair. Si è lavorato con Margherita Busana e con il dinamico team del progetto Inovação Circular, che ha di recente co-curato un’edizione di grande successo del Forum Juvenil 2023. Si sono fatte le verifiche sulla prosecuzione del progetto Limpamos sulla gestione dei rifiuti solidi urbani. Si è lavorato con il team dell’amministrazione a Beira, guidato da Carlotta Purin, che con il suo impegno e capacità sta realizzando un significativo salto di qualità nel lavoro di tutto l’ufficio.

La permanenza di Marina e Isacco a Chimoio e Catandica è stata riservata ad alcune visite di presentazione presso le autorità locali e altri soggetti, tra queste quello con l’ufficio locale di AICS – Chimoio, in vista dell’avvio di un nuovo progetto nell’ambito dell’accesso al credito rurale.

Isacco e Marina sono stati soddisfatti della qualità del lavoro svolto dalle persone attive sui nostri progetti ed il CAM ne ha avuto prova con la visita dell’ambasciatore italiano in Mozambico Gianni Bardini e del Direttore di AICS Maputo Paolo Enrico Sertoli, che si sono fermati nella sede di Beira durante una trasferta a Sofala, rivolgendo parole di apprezzamento per la qualità dell’impegno più che ventennale del CAM e dei propri operatori nella Provincia di Sofala.

Voci dal Forum Juvenil di Beria – I giovani imprenditori dell’economia circolare

Voci dal Forum Juvenil di Beria – I giovani imprenditori dell’economia circolare

Dal 7 al 9 giugno 2023 si è svolto il Forum Juvenil da Beira, un appuntamento importantissimo nell’agenda del progetto IAC (Inovação Circular) che ha permesso a molt* giovani mozambicani di far conoscere le loro idee imprenditoriali.

Lo scopo del Forum era selezionare, tra numerosi candidati, tre PMI (piccole-medie imprese) che poi saranno accompagnate per due anni in un processo di transizione per un’economia circolare e sostenibile. I giovani imprenditori hanno quindi avuto modo di presentare le proprie idee imprenditoriali attraverso un pitch, ossia uno spazio di intervento per illustrare la propria attività e convincere la giuria a sostenerla.

Non sono ovviamente mancati momenti di dibattito e di conferenze riguardo al tema della sostenibilità nell’economia odierna e futura. Il Professor Jorge Fernando Brandão Pereira ha tenuto un interessante seminario in merito all’economia circolare e verde, mentre la signora Sheila Ibrahimo, imprenditrice mozambicana di grande successo, ha parlato di imprenditoria femminile in Mozambico. Infatti, il Forum si prefiggeva di dare risalto alle idee di business femminili, per supportare la presenza delle donne nell’economia mozambicana. Il Forum si è poi concluso con un concerto tenuto da diversi artisti, tra cui la famosa Assa Matusse.

Il Forum è stato un esempio significativo di cooperazione internazionale, grazie all’appoggio istituzionale da parte dell’Unione Europea in Mozambico, dell’Ambasciata Francese in Mozambico e della cooperazione tedesca tramite l’iniziativa UniNova GIZ e grazie al supporto organizzativo dell’Università Zambeze e dell’Università di Licungo, che hanno ospitato tutti gli eventi del Forum, e dell’incubatore di imprese Palincune, che ha organizzato il seminario del Prof. Pereira.

Qui sotto, abbiamo raccolto delle testimonianza di alcun* ragazz* che hanno preso parte al Forum.

Qual è stata la sessione di lavoro (conferenza o workshop) che ti è piaciuta di più durante il Forum? Perché?

  • È molto difficile decidere quale mi è piaciuto perché sono stati tutti meravigliosi e complementari, per questo ho adorato tutto il forum, però posso dire che il workshop con gli imprenditori della prima settimana, il workshop sulle azioni sociali, sulla biodiversità sono stati meraviglioso!
  • Tutte le conferenze e i workshop sono stati ottimi perché interattivi e mirati a trasmettere conoscenze specifiche

Qual è il valore che vi ha trasmesso il Forum Giovani in relazione alla sostenibilità e all’economia circolare?

  • Il valore che avevo era quello di avere un senso di appartenenza al mondo e che è responsabilità di tutti prendersi cura dell’ambiente da casa, perché il pianeta è la casa di tutti. Ecco perché le azioni di oggi possono essere la ragione per un mondo migliore domani.
  • È un valore incommensurabile, abbiamo imparato molto e può così cambiare la consapevolezza dei familiari, della comunità in generale sulla sostenibilità e sull’economia circolare.

Pensi che il Forum sia stata una buona opportunità per i giovani imprenditori di conoscersi e crescere? Perché?

  • Sì, è stato eccellente, perché abbiamo aperto le nostre menti a nuovi principi e modi sostenibili di fare affari, oltre ad avere un meraviglioso networking.
  • SÌ. Le opportunità che abbiamo avuto in questo processo di forum giovanile sono state enormi, abbiamo avuto l’opportunità di discutere i nostri progetti e creare partenariati. Abbiamo scoperto che oltre ad essere imprenditori, siamo anche clienti gli uni degli altri. Tutti i progetti si completano a vicenda.

Come ti sei sentito durante la presentazione del progetto? 

  • Mi sentivo molto felice, orgoglioso e con un’idea che poteva aiutare le persone, è stato un momento sensazionale.
  • Mi sentivo bene, perché stavo “vendendo” il mio sogno ed era un’opportunità per portare più persone a credere in un futuro sostenibile e migliore per tutti in una sana convivenza tra l’uomo e l’ambiente.

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