Educamoz – il resoconto dell’anno

Educamoz – il resoconto dell’anno

Il progetto Educamoz è giunto alla fine del suo percorso triennale. L’ultimo anno è stato sfidante: In seguito alla chiusura delle scuole nel marzo 2020,  il CAM e Terres des Hommes Italia si sono attivati per riadattare alcune delle attività, in particolare:

  • la formazione degli educatori
  • le visite a domicilio
  • le attività di educazione rivolte ai genitori
  • l’utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox

La formazione degli educatori

Terres des Hommes Italia, in partenariato con il CAM, ha organizzato la formazione degli educatori per riadattare le attività prescolastiche alla attuale situazione. Lo scopo è quello di evitare comportamenti distruttivi dovuti a stress e depressione nei bambini costretti a rimanere a casa a causa del Covid-19. È anche un modo per garantire una stretta relazione tra il bambino e la sua famiglia rafforzando i legami affettivi.

La formazione si è svolta attraverso una metodologia di partecipazione attiva con brainstorming e simulazioni. Si è concentrata in particolare su:

  • Condivisione di esperienze sulla nuova metodologia di lavoro a domicilio
  • Sensibilizzazione dei genitori
  • Fornitura di tecniche e strumenti per la pianificazione e la realizzazione di attività di empowerment per genitori e/o tutori.

Erano 28 i partecipanti ai due giorni di formazione tra educatori, responsabili e autorità pubbliche, e il riscontro, nonostante le sfide che la pandemia inevitabilmente impone, è stato molto positivo.

Attività a domicilio

Le visite a domicilio hanno lo scopo di responsabilizzare i genitori e/o tutori nella messa in pratica delle attività programmate ogni mese dagli educatori. Servono inoltre alla preparazione dell’ambiente per le attività con i bambini (giochi, storie, danze, indovinelli) tenendo conto delle diverse aree di apprendimento che sono matematica, lingua, conoscenza del mondo, arte, musica ed educazione motoria.

Le attività a casa sono state un successo per bambini, genitori/tutori ed educatori. Da un lato, i bambini non avevano nulla da fare a casa; dall’altro, le attività hanno minimizzato il rischio di licenziamento per gli insegnanti ai quali è stato garantito un lavoro.

I bambini coinvolti nel quadrimestre settembre-dicembre 2020 sono stati 520 e 400 nel periodo febbraio-maggio 2021.

 

Attività di educazione rivolte ai genitori

Nello stesso periodo sono state realizzate 32 sessioni di educazione rivolte a 815 genitori e/o tutori dei bambini. Queste attività hanno un grande impatto sulle comunità, in quanto affrontano temi rilevanti che incontrano le realtà locali.

Gli argomenti affrontati nelle varie sessioni vertevano su:

  • Covid-19
  • Malaria
  • Nutrizione
  • Rapporto tra genitori a casa durante la pandemia
  • Igiene individuale e collettiva
  • Violenza domestica sui minori
  • Colera

 

Utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox

Durante il periodo della pandemia, gli educatori sono stati formati sull’utilizzo della piattaforma Kobo Toolbox, pensata per facilitare la raccolta dei dati riguardanti le visite a domicilio. Un’iniziativa questa in collaborazione con Terres des Hommes che mira a sviluppare le capacità degli educatori di affrontare al meglio delle loro capacità il mondo della tecnologia.

Então, o que você acha do Moçambique?

Então, o que você acha do Moçambique?

Ada e Valentina, le due “tesiste per caso”, sono da poco tornate dalla loro esperienza in Mozambico e in questo articolo ci raccontano le loro impressioni e le emozioni che questo magnifico quanto contraddittorio Paese ha regalato loro.

“Sorridiamo, a distanza di due mesi e mezzo dal nostro arrivo fa un certo effetto sentirsi fare la stessa domanda e ripensare a cosa è cambiato. Ci trovavamo a Vilankulos, in una delle spiagge più belle mai viste, mangiando i migliori gamberoni grigliati della nostra vita. Il cameriere sorride a sua volta, non sa nulla di noi ma ci spiega subito che, per i mozambicani, è molto importante il pensiero degli stranieri.

Certo, ne sono cambiate di cose in questi tre mesi. Prima tra tutte, capiamo quello che ci stanno dicendo e riusciamo a rispondere! Tre mesi sono pochi per farsi un’idea completa su tutto il Mozambico, viste anche le dimensioni e le varietà culturali del Paese, ma sicuramente una bella infarinatura di Beira ce la siamo fatta.

Então, gostamos muito o seu País amigo (ci piace il tuo Paese). Aqui não tem stress como na Itália. Único problema, aqui tudo acontece muuuuito devagar, (qui succede tutto molto lentamente).

La vita mozambicana non è certo frenetica e tutto avviene lentamente, in un mondo in cui “sto arrivando” significa che arriverò tra una o due ore, forse. Questa cosa ogni tanto può irritare, ma ci fa anche rendere conto di quanto invece, a casa, viviamo con ritmi a volte insostenibili e sicuramente molto stressanti.

E comunque non credete, lo stress lo abbiamo inevitabilmente vissuto anche a Beira. Del resto abbiamo in ballo una tesi di laurea magistrale, per quanto, dal nostro profilo Instagram delle tesiste.per.caso, pareva che ci stessimo facendo tre mesi di vacanza! I ritmi non erano certo quelli di Mesiano a Trento, ma le visite sul campo spesso sono state tanto belle quanto emotivamente impegnative. Essendo nate nella parte fortunata del mondo, come amaramente l’abbiamo definita, vivere i contesti più poveri di Beira è stato qualcosa di estremamente intenso.

Studiamo ingegneria da anni, abbiamo parlato ampiamente di soluzioni e gestione dei rifiuti in contesti a basso reddito, ma un conto è discuterne all’esame con il professore e un altro è vederle e toccarle con mano. Quante volte, nel corso del professor Ragazzi, si è parlato di “open burning”, di discariche incontrollate a cielo aperto, e come sembravano concetti distanti e quasi impossibili. Eppure eccole lì, davanti ai nostri occhi o sotto i nostri piedi.

La visita alla discarica di Beira è stato sicuramente uno dei momenti più intensi. Dicono che l’olfatto sia uno strumento fondamentale per la memoria, e così ci sentiamo di confermare. Non cancelleremo mai l’immagine e gli odori del camion in arrivo dal mercato del Maquinino che svuotava kg e kg di rifiuto organico putrescente quasi addosso alle persone, che vi si accalcavano intorno per cercare dei materiali ancora utili. Non scorderemo l’odore del fumo dell’inceneritore per i rifiuti ospedalieri, delle boccette di antibiotico spaccate manualmente per poi essere smaltite direttamente in fogna senza depurazione, delle casse di placente in arrivo dopo uno o due giorni di stoccaggio privo di sistemi di refrigerazione. Dall’altro canto, non scorderemo nemmeno il profumo della cucina mozambicana, l’odore della brezza marina di Ilha o di Vilankulos, le scie di profumo che si sentivano anche nei mercati più poveri e degradati quando ti passava a fianco qualcuno vestito elegantissimo dopo un bagno nella colonia.

Sembra impossibile essere già a casa dopo tre mesi che sono volati, ma che, allo stesso tempo, sono sembrati tre anni per l’intensità delle esperienze vissute. Non smetteremo mai di ringraziare il CAM per l’opportunità che ci ha dato, per l’accoglienza ricevuta in ufficio, per i contatti e i legami di amicizia che abbiamo stretto con i colleghi e con tanti altri ragazzi conosciuti a Beira. Le parole sembrano superflue e in questo vortice di emozioni post rientro sono quasi sprecate. Vorremo vivere un po’ “devagar” anche qui, riassestarci e metabolizzare bene quello che ci è successo, ma è tempo di stringere i denti e chiudere i nostri progetti di tesi. I dati portati a casa sono tanti (la capulane in valigia anche!) ma sono nulla in confronto al bagaglio di esperienze e di emozioni che mai svuoteremo.

O que achamos do Moçambique? E chi lo sa, neanche dopo tre mesi riusciamo a definirlo bene, ma è sicuramente un sentimento positivo che ci è entrato dentro e che mai ci abbandonerà. Il cammino non è ancora finito, il profilo delle tesiste è ancora aperto e pronto a riattivarsi il prima possibile per parlare di cooperazione, di partenze e di rientri, di emozioni, di tanti e diversi progetti validi, accomunati tutti da una semplice questione: le persone e il loro benessere, il Mozambico e un suo futuro sortudo, fortunato.

“Il Modello Tagesmutter: dal Trentino al Mozambico, due esperienze a confronto”

“Il Modello Tagesmutter: dal Trentino al Mozambico, due esperienze a confronto”

Mercoledì 26 maggio, dalle 17:30 alle 18:30, si svolgerà online l’evento finale del progetto “EducaMoz: Educazione prescolare inclusiva di qualità in Mozambico”. L’incontro si focalizzerà sul “Modello Tagesmutter”  che nell’ambito progetto sopra menzionato è stato oggetto di confronto e di scambio di buone pratiche tra il Mozambico e il Trentino. 

In Mozambico, le “Mães Cuidadora” o “Tagesmutter”, sono sorte in modo spontaneo e lavorano informalmente, supplendo agli scarsi servizi per la prima infanzia. Formalizzare il loro ruolo è tra gli obiettivi del progetto Progetto “EducaMoz – educazione prescolare inclusiva di qualità in Mozambico” co-finanziato dallAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e promosso da Terre des Hommes Italia, in partnership con il Consorzio Associazioni per il Mozambico (CAM) e con il Ministero degli Affari Sociali in Mozambico (MGCAS).

Il modello verrà presentato attraverso il confronto dell’esperienza trentina e quella maturata in Mozambico, con gli interventi di:

 Sofia Palandri, Delegata Terre des Hommes Italia in Mozambico

Maddalena Parolin, Responsabile Comunicazione CAM

Franca Desilvestro, Coordinatrice pedagogica Cooperativa Tagesmutter del Trentino Il Sorriso

Conclusioni di Mariangela Pantaleo, referente del progetto presso AICS (esperto esterno SOGESID)

Modera: Michela Grazzi, giornalista radiofonica

La diretta sulle pagine YouTube e Facebook di Terre des Hommes Italia e sulla pagina Facebook del CAM.

Educazione prescolare… tra le capanne in digitale!

Educazione prescolare… tra le capanne in digitale!

Da qualche settimana una importante novità organizzativa ha coinvolto le escolinhas. Grazie ad una formazione promossa in collaborazione con il progetto EducaMoz, le attività porta-a-porta, che ormai da molti mesi hanno sostituito l’attività in presenza negli asili, vengono monitorate attraverso una apposita APP, che ogni educatore utilizza.

E’ una rivoluzione tecnologica per il personale delle escolinhas: alcuni educatori hanno addirittura comprato il loro primo smartphone appositamente per poterlo utilizzare a questo scopo.

La piattaforma si chiama KoBo Toolbox, è open source, e viene utilizzata principalmente nel campo dell’emergenza, aiuto umanitario e cooperazione internazionale anche da importanti soggetti internazionali come UNHCR, UNICEF, WFP. Il team di EducaMoz ha messo a punto le schede e le funzioni legate al monitoraggio delle visite porta a porta che ha condiviso con gli educatori delle escolinhas CAM, formati con un incontri il 15 marzo.

Ogni giorno ciascun educatore incontra 5 bambini (3 nel caso degli educatori impegnati part-time). Alla fine della visita inseriscono nella app le varie informazioni sulle attività svolte e viene anche registrato il punto GPS di localizzazione della famiglia visitata.
In questo modo a fine giornata il coordinatore Martinho Celestino visualizza sulla mappa di Caia tutti i “puntini” che mostrano le famiglie visitate e può consultare un gran numero di dati raccolti dagli educatori durante la loro giornata di lavoro.

  Considerando lo scarso livello di alfabetizzazione tecnologica di alcuni educatori l’avvio di questo sistema non è stato facile, ma – come ci riferisce Martinho – chi aveva difficoltà è stato aiutato dai colleghi ed in breve tempo il sistema è andato a regime.

In più le pianificazioni di lavoro (il programma delle visite con le attività da proporre a ciascun bambino) vengono ora prevalentemente preparate su tabelle al computer e stampate negli uffici CAM in occasione dell’incontro settimanale, ed anche questo è davvero un bel progresso.

Tutta questa ottima organizzazione accompagna quindi ora le attività porta a porta. Purtroppo, nonostante il forte desiderio espresso da tutti (bambini, famiglie, istituzioni, educatori), non ci sono prospettive riguardo all’autorizzazione a riaprire per le escolinhas comunitarie. Le scuole primarie sono invece aperte da poche settimane, così come gli altri ordini scolastici. Una situazione paradossale, considerando quanto da noi le strutture di questo tipo, con le aule completamente all’aperto ed un’approccio di “educazione outdoor”, sono invocate come soluzioni per una educazione prescolare in sicurezza.

Servizio Civile Garanzia Giovani 2021: aperte le candidature!

Servizio Civile Garanzia Giovani 2021: aperte le candidature!

Mozambico e Trentino per lo sviluppo sostenibile: comunicare la cooperazione internazionale“ è il nuovo progetto di Servizio Civile del CAM nell’ambito della comunicazione.

Se hai tra i 18 e i 28 anni e non stai né studiando né lavorando, ma vuoi fare un’esperienza professionale, questo progetto potrebbe essere l’occasione giusta per te! Clicca qui per saperne di più e leggere la scheda progetto sintetica o la versione dettagliata. Hai tempo fino a domenica 9 maggio per inviarci la tua candidatura.

Il progetto avrà inizio l’1 giugno e durerà 12 mesi. Durante il corso del progetto avrai l’opportunità di essere formato sui temi della cooperazione e del volontariato, sviluppare competenze variegate (comunicazione, amministrazione, progettazione e fundraising), entrare a far parte di una rete di associazioni più ampia e prepararti ad entrare nel mondo del lavoro!

L’impegno medio richiesto è di 30 ore settimanali, con un contribuito di € 600 mensili.

ATTENZIONE! Il progetto è finanziato dal bando Garanzia Giovani, motivo per cui è necessario dichiarare di NON essere iscritto a nessun corso scolastico o universitario e di NON lavorare per tutta la durata del servizio.

Prima di candidarti ufficialmente al progetto ti invitiamo ad inviare una mail con il curriculum all’indirizzo di posta elettronica cam@trentinomozambico.org oppure contattarci telefonicamente, in modo da ricevere orientamento ed eventuale supporto nei passaggi tecnici.

Infatti per l’adesione è obbligatorio compiere due passaggi:

Ti invitiamo ad inoltrare questa informazione a tutte le persone che possono essere interessate!