Al Moltiplicazioni Festival di Rovereto una mostra ed una tavola rotonda sul progetto di gestione dei rifiuti urbani a Beira

Al Moltiplicazioni Festival di Rovereto una mostra ed una tavola rotonda sul progetto di gestione dei rifiuti urbani a Beira

Anche il CAM partecipa al Moltiplicazioni Festival, il Festival delle Idee per uno Sviluppo Sostenibile, in programma a Progetto Manifattura a Rovereto l’1 e il 2 ottobre.
Due giornate di attività incontri e laboratori co-progettati insieme alle realtà associative del territorio per raccontare l’Agenda 2030 dell’ONU in modo nuovo, leggero e divertente.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA

Sabato 1 e domenica 2 ottobre pomeriggio il CAM sarà presente con la mostra fotografica MOZAMBICO: LA SFIDA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. Un racconto del progetto a Beira con sguardi sulla situazione della gestione dei rifiuti in ambito urbano, su quella della discarica, del trattamento dei rifiuti sanitari e di quelli organici nei grandi mercati della città.

LA TAVOLA ROTONDA

Domenica 2 ottobre alle 19.30 interverremo alla tavola rotonda
MONTAGNE DI RIFIUTI: PROBLEMI, OPPORTUNITA’ E SFIDE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI DAL TRENTINO AL MOZAMBICO, con la voce della nostra vicepresidente, ingegnera Martina Ferrai, in collaborazione con La Foresta – Accademia di Comunità, Cooperativa sociale Smart Onlus, gli attori ed il regista di PrimaAscesa e con LUMEN slowjournal.
Scopri tutto il programma del Festival su https://www.moltiplicazioni.com/
Nália das Dores, un’artista Mozambicana formatasi a Trento

Nália das Dores, un’artista Mozambicana formatasi a Trento

Chi è Nália das Dores

Nália das Dores è un’artista Mozambicana, amica del CAM Trento, città dove ha vissuto otto anni. Ad un certo punto della sua professionalizzazione, ha deciso di dedicarsi ad una passione radicata, l’arte, trasformandola nella sua professione e modalità di espressione.

Classe ’90, ha studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Trento per poi professionalizzarsi nel Marketing. Noi del CAM abbiamo avuto l’opportunità di accoglierla presso la nostra sede, dove ha tenuto corsi di portoghese e collaborato per iniziative rivolte alla promozione della cultura mozambicana.

Fin da piccola le piaceva disegnare. Disegnava abiti di moda e faceva ritratti. Tuttavia, è stata scoraggiata dall’intraprendere la carriera artistica dalla rarità delle opportunità professionali in questo ambito. Dopo aver conseguito la Laurea, è tornata in Mozambico, dove ha iniziato a lavorare stabilmente. In seguito, ha iniziato parallelamente il suo percorso nel campo dell’arte.

Il percorso artistico professionale di Nália

Ha iniziato a lavorare dapprima “su commissione”. Successivamente, ha aperto una pagina su Instagram, Liah_ art3, dove ha iniziato ad esporre le sue opere.

Molte persone hanno espresso interesse nel comprare le sue opere e l’hanno supportata nel posizionamento nel mondo dell’arte.

Nel gennaio del 2020, per la prima volta, ha esposto le sue opere in una mostra collettiva presso la galleria d’arte 16Neto, a Maputo. Per Nalia è stata una esperienza unica, che l’ha fatta sentire realizzata.

Durante la mostra ha venduto sette pezzi. Avrebbe avuto altre esposizioni nei mesi successivi, ma a causa della crisi sanitaria ha annullato i prossimi appuntamenti. Nália però non si è fermata. Ritiene che la pandemia sia stata <<un catalizzatore di opportunità>>, perciò ha continuato a produrre per tutto il periodo, lavorando alla sua esposizione “A Janela da Alma Feminina”.

MozGallery – il nuovo progetto

Nel 2020 ha fondato un nuovo progetto: MozGallery, un portale e un movimento formato da talenti mozambicani, nato con lo scopo di creare connessioni, valorizzare talenti più o meno conosciuti, stimolare e vitalizzare il panorama artistico del paese.

E non sono finite qui le novità. Il 2021 si è aperto con il Daydreamer Artshow: un evento internazionale dedicato alle presentazione delle sue opere, che si è tenuto sabato 27 marzo a Maboneng, nel Sud Africa.

Il soggetto e il significato delle sue opere

Per Nália, dipingere significa entrare in un’altra dimensione, all’interno della quale si immerge profondamente, dimenticandosi del tempo che scorre.

La sua fonte di ispirazione sono le persone espressive. In modo particolare, le donne mozambicane sono il soggetto della sua pittura.

Nelle sue opere, rappresenta la complessità della donna, intesa come la molteplicità delle dimensioni espressive attraverso cui una donna esprime se stessa: sensualità, fratellanza, forza, resistenza, dolore, bellezza, accettazione dell’imperfezione, leadership.

Uno degli obiettivi della pittura plastica di Nália  è infatti quello di rompere gli schemi stereotipati della donna come baluardo della perfezione e condurre la società a valorizzare il suo ruolo pilastro nella società.

Perché vi presentiamo Nália

Le opere di Nália hanno un valore artistico e sociale profondo. Perciò abbiamo voluto presentarvela in questo articolo. Ma anche perché la sua storia fa parte di un percorso di migrazione dal Mozambico al Trentino e dal Trentino al Mozambico, che ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione di un talento giovanile. Questo per sostenere che, le migrazioni non sono una piaga da combattere, bensì una fonte di ricchezza per le persone che si spostano e i territori che le accolgono. 

Un grande in bocca al lupo a Nália!

 

Tra disegni e parole: il Mozambico come ispirazione

Tra disegni e parole: il Mozambico come ispirazione

 

Tracciato sulla carta – L’eterna estate del Mozambico.

Questo è il nome che Sara Filippi Plotegher ha dato ad una speciale raccolta di disegni: ispirata da un viaggio in Mozambico, per il quale è stata supportata dal CAM, l’artista ha realizzato dei disegni che rappresentano la quotidianità del paese. Dai suoi tratti semplici ma espressivi emergono sensazioni e storie nascoste, che Sara ha voluto catturare e condividere con noi.

Per valorizzare l’esperienza di Sara e le sue creazioni, il CAM ha deciso di collaborare nell’organizzazione di una mostra: l’inaugurazione sarà martedì 13 Novembre alle ore 18.30, presso il Centro per la Cooperazione Internazionale – Vicolo S. Marco 1, Trento.

L’evento rientra nel programma del festival Tutti nello stesso piatto, organizzato da Mandacarù Onlus e Altromercato. Inoltre l’inaugurazione sarà accompagnata da una lettura in musica dei testi scritti dall’autrice, che saranno spunto per un confronto riguardo le realtà attuali del Mozambico.

L’esposizione sarà aperta fino al 23 Novembre dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.

 

Ritornano le interconnessioni fotografiche!

Ritornano le interconnessioni fotografiche!

Interconnessioni, fotografia etica e territorialità. Ritorna la mostra del concorso Trova il Mondo in Trentino, un insieme di fotografie che cercano di rappresentare l’unione di queste tre componenti. Stimolare il pensiero critico, trasmettere emozioni e incoraggiare i cittadini ad aprirsi a nuove prospettive sul mondo. Questi sono solo alcuni degli intenti della mostra che, tramite le fotografie migliori del concorso, tenta di dare una nuova lettura alla parola “interconnessioni”: che siano ambientali, commerciali, culturali o sociali, sono parte del quotidiano, e si trovano nascoste nei luoghi più inaspettati. Vieni a scoprirle!

Durante la mostra potrai inoltre compilare una cartolina con la foto del vincitore del concorso, e inviarla a chi vuoi tu gratuitamente: contribuisci a diffondere lo spirito della fotografia etica!

Fino al 9 Novembre portai visitare la mostra presso il Centro per la Cooperazione Internazionale (Vicolo San Marco, 1 | Trento, mappa), dalle 9 alle 18.

 

Leggi anche:
  • Trova il Mondo in Trentino: ecco i vincitori! (link)
  • Trova il Mondo in Trentino: inizia la mostra (link)
  • Torna la mostra TiMiT: vieni a trovarci! (link)
Un viaggio nella quotidianità del Mozambico

Un viaggio nella quotidianità del Mozambico

“Nei miei panni – Viaggio nella quotidianità del Mozambico”. Questo è il titolo della mostra organizzata da Progetto Mozambico Onlus che, partendo dalla sua esperienza di cooperazione nel paese, ha voluto ricreare un viaggio esperienziale nella quotidianità della città di Quelimane.

Attraverso le 9 sezioni della mostra (abitare la casa, mangiare, lavorare, studiare, giocare, prendersi cura di se, vestire, credere, curare) i visitatori avranno la possibilità di avvicinarsi a spazi e percezioni, superare le distanze geografiche e mentali e toccare con mano gli oggetti presenti. La mostra è infatti composta da fotografie, video, audio e oltre 40 oggetti da toccare!

L’inaugurazione sarà venerdì 28 settembre alle ore 18, presso il Centro per la Cooperazione Internazionale – Vicolo S. Marco 1, Trento. La mostra resterà aperta fino all’8 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17. In occasione della chiusura, lunedì 8 sarà possibile prendere parte ad una visita guidata gratuita, dalle 16.30 alle 18.