Gestire i rifiuti solidi per migliorare la qualità della vita delle persone

Gestire i rifiuti solidi per migliorare la qualità della vita delle persone

“Quali attività o iniziative di maggior rilevanza verranno realizzate entro la fine dell’anno?”, “Che cosa ti da energia la mattina per affrontare una nuova giornata di lavoro?”.

Queste sono alcune domande che abbiamo fatto ad Alfredo Zunguze, project manager del CAM per il progetto Limpamos, gestione dei rifiuti solidi nelle città di Beira e di Nampula.

Se avete piacere di ascoltare una testimonianza sul campo in merito alle attività del progetto e volete anche esercitarvi con la lingua portoghese (pur con i sottotitoli in italiano), abbiamo realizzato, in collaborazione con i nostri colleghi mozambicani di Comunika, questa video-intervista proprio con Alfredo, per avere aggiornamenti riguardo al progetto e scoprire come il Limpamos contribuisce alla salute delle persone e dell’ambiente.

Le partnership trentine al supporto dei municipi di Beira e Nampula nella gestione dei rifiuti

Le partnership trentine al supporto dei municipi di Beira e Nampula nella gestione dei rifiuti

Un momento di incontro, aggiornamento, confronto rafforza il tavolo di collaborazione che sta portando avanti un percorso ricco e fruttuoso

A due anni dal kick-off meeting che ha sancito l’avvio del progetto si è tenuto venerdì 22 luglio 2022 un incontro tra tutti i partner in Italia di Limpamoz, un programma di intervento nelle città di Beira e di Nampula in appoggio alle municipalità nella sfida al grande problema dello smaltimento dei rifiuti cittadini.

Ospiti presso la sede di Dolomiti Energia, partner tecnico, l’incontro si è aperto con un pensiero al presidente del Gruppo Dolomiti Energia Holding, Massimo De Alessandri, scomparso improvvisamente da qualche giorno.

Come rammentato da Mario Mancini, presidente di Progettomondo, l’ONG di Verona capofila del progetto finanziato da AICS, i due anni trascorsi dal precedente incontro in questo stesso luogo sono stati connotati da una pandemia che ha letteralmente stravolto il mondo. Portare avanti un progetto così complesso in tale contesto non è stata una sfida facile, ma le cose realizzate sono state molte e tante sono le persone da ringraziare per aver contribuito a tutti i risultati già raggiunti.

Nella parte tecnica di approfondimenti sul progetto Federico Berghi (capo progetto a Beira) e Dario Guirreri (responsabile tecnico a Nampula), hanno sintetizzato tutto il lavoro fatto finora nelle due città, aggiornando i partecipanti sullo stato attuale del progetto, sui tanti risultati già raggiunti nel supporto tecnico ai municipi di Beira e Nampula, nell’educazione ambientale, nel sostegno alle microimprese di raccolta e differenziazione dei rifiuti nonché rispetto a due ambiti cruciali: la gestione dei rifiuti sanitari e della frazione organica.

Il Professor Marco Ragazzi e Ada Castellucci del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento hanno riferito delle attività di divulgazione e disseminazione che culmineranno con due pubblicazioni scientifiche. Le tematiche del progetto sono già state presentate ad un convegno nazionale a Napoli e ad un convegno internazionale del Wessex Institute, a cui sono seguite due pubblicazioni su due riviste scientifiche. Si sono inoltre presi i contatti con il CETAMB di Brescia per collaborazioni future. Nei prossimi mesi, oltre a Ada Castellucci, che inizierà un dottorato su questi temi, altre tre giovani dell’Università di Trento saranno a Beira per progetti di ricerca.

Carlo Realis, già dirigente presso Dolomiti Energia, ha portato la propria testimonianza raccontando della sua missione di ottobre 2021 a Beira. Interessanti considerazioni tecniche emergono approcciandosi alle problematiche della gestione dei rifiuti urbani di un paese in via di sviluppo partendo dall’esperienza del Trentino e del progressivo sviluppo di un sistema, ora all’avanguardia, che però ha una storia molto recente: non molti decenni fa la situazione era paragonabile a quella di Beira. Uno dei nodi principali messi in risalto è la sfida della sostenibilità economica per le imprese municipalizzate. Tante sono comunque le difficoltà specifiche del contesto, difficili da comprendere dall’esterno.

Una di queste difficoltà è quella di cui ha riferito Paolo Rosatti, presidente del CAM, discussa in occasione della missione a Beira realizzata a maggio 2022 con Isacco Rama: problemi di stabilità nel terreno dove è prevista la costruzione del centro di compostaggio. Si tratta di uno degli imprevisti tecnici e finanziari più complicati per il progetto finanziato da AICS, che ha di fronte a sé un ultimo anno di attività.

Nella tavola rotonda finale Donata Dalla Riva di Progettomondo ed Isacco Rama di CAM hanno portato la riflessione alle prospettive future del progetto raccogliendo l’entusiasmo di tutti i partner a continuare nel percorso identificando anche nuove modalità di finanziamento ed opportunità di collaborazione. Anche Silvia Silvestri del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach e Loris Dallago di ISER srl hanno riaffermato il desiderio di continuare su questa strada anche oltre la conclusione del finanziamento principale, valorizzando la partnership attuale e con la possibilità di ampliarla ulteriormente.

I PARTECIPANTI ALL’INCONTRO

  • Mario Mancini, Donata Dalla Riva, Federico Berghi, Dario Guirreri – Progettomondo
  • Maddalena Parolin, Ada Castellucci, Paolo Rosatti, Isacco Rama – Consorzio Associazioni con il Mozambico
  • Marco Ragazzi – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento
  • Carlo Realis, Andrea Miorandi – Dolomiti Energia Holding SpA – Dolomiti Ambiente
  • Luisa Casonato – MLAL Trentino
  • Silvia Silvestri – Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach
  • LorisDallago – ISER srl
Intervista a Dario Guirreri: alla scoperta di Nampula con il CAM!

Intervista a Dario Guirreri: alla scoperta di Nampula con il CAM!

In questo articolo vi presentiamo la città di Nampula e le attività del CAM in questa sede, attraverso gli occhi di Dario Guirreri. Arrivato a Beira per la sua tesi di laurea nel 2017 (vedi l’articolo) sul tema del compostaggio, Dario è ora Responsabile Tecnico a Nampula del Progetto LimpaMOS MOÇambique: Programma per il Rafforzamento della Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani nelle Città di Beira e Nampula” Un progetto finanziato da AICS e di cui il CAM è partner insieme a Progettomondo.mlalCTT-FEM – Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach, DICAM-UNITN – Dipart imento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica, Mlal Trentino Onlus, Dolomiti Energia Holding SpA e le controparti locali Municipio di Nampula e Municipio di Beira.

Abbiamo intervistato Dario per farci raccontare della sua esperienza e di come questa sia cambiata con l’emergenza del COVID-19.

Parlaci della città di Nampula. In cosa è diversa da Beira, la città mozambicana che gli amici del CAM conoscono meglio?

Nampula è la terza città più grande del Mozambico. Capitale della omonima Provincia, rappresenta  un principale nodo commerciale regionale. La centralità economica di Nampula si riflette nella dimensione della città, resa affollata e caotica dai camion, dai treni e dai viandanti che si muovono per le sue strade, mostrando un’affascinante compresenza di formalità e informalità. Come tutte le città urbanizzate, Nampula è una città dove bisogna imparare a starci per trovare la propria dimensione.

In cosa consiste il tuo lavoro?

In quanto Responsabile Tecnico del Progetto “LimpaMOS MOÇambique, mi occupo di articolare, gestire e supervisionare l’operato tecnico del progetto (coordinamento tecnico delle attività e dell’equipe locale, analisi e supporto alle soluzioni tecniche e tecnico-finanziarie, gestione relazioni con consulenti esterni, partner tecnici, interlocutori operativi e istituzionali, supporto ad aspetti amministrativo-contabili, redazione di rapporti narrativi e finanziari con particolare attenzione alla componente tecnica ed operativa, etc.). Tuttavia il mio ruolo non si esaurisce qui, ma coinvolge una componente relazionale molto forte. Una parte fondamentale del mio lavoro consiste nel tessere e rafforzare i rapporti istituzionali con le parti locali: amministrazioni pubbliche, imprese privati, attori del settore informale e la popolazione beneficiaria in generale.

Quali sono le sfide più ambiziose del progetto a Nampula?

Il progetto Limpamos mira all’affermazione del diritto dei cittadini e delle cittadine di Beira e Nampula a vivere in ambiente salubre e sano. Lo sviluppo di una entità tecnica di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani è solo uno dei risultati che si perseguono. Curare le relazioni attraverso una costante attività di intermediazione tra le parti è invece l’essenza per la solidità dell’intervento e la buona riuscita dello stesso, ma anche la sfida più grande e l’attività che richiede maggior impegno e perseveranza. Per questo motivo, il progetto adotta un approccio integrato attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • supporto all’apparato istituzionale nella definizione e implementazione di strumenti normativi ed amministrativi efficienti;
  • sviluppo di apparati e strumenti tecnico-operativi appropriati alla gestione sostenibile dei rifiuti urbani;
  • coinvolgimento del settore privato nella Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani;
  • sensibilizzazione delle comunità, soprattutto donne e bambini attraverso e momenti di  attività di educazione ambientale nelle scuole. 

Un target importante di questo ultimo risultato è poi il settore informale, caratterizzato dai cosiddetti catadores informais nelle discariche a cielo aperto di Nampula. L’obiettivo è quello di individuarli, formarli e coinvolgerli cercando di costruire migliori condizioni lavorative rispetto a quelle attuali.

 Com’è vivere in Mozambico durante l’emergenza sanitaria globale?

Quando si è iniziato a parlare dell’emergenza del nuovo coronavirus a livello globale, il Mozambico non ha sviluppato piena consapevolezza delle possibili conseguenze. Come in tutto il resto dell’Africa, confrontarsi con le malattie, qui è la regola.

Con l’adozione di normative restrittive, il progetto RSU ha subito dei rallentamenti, abbiamo chiuso la sede a Nampula ed io sono stato trasferito a Beira. Lasciare Nampula, anche se per poco, mi è dispiaciuto molto perché sono oramai molto legato a questa realtà. Tuttavia, sono stato bene a Beira. Ho avuto la possibilità di interagire con altre figure di Progetto e ritornare in una città alla quale sono molto affezionato, in quanto il mio primo approccio con l’Africa.

Durante questi mesi il Mozambico non è mai andato il lockdown totale. Inizialmente le restrizioni sono state più severe. A partire da questa estate si è cercato di ritornare alla vita di prima, pur adottando le dovute precauzioni per tutelarsi e tutelare gli altri. Anche io, da luglio, sono ritornano a Nampula e a quanto, contestualmente parlando, avevo lasciato in sospeso. Le attività RSU sono state lentamente riavviate ed in questi mesi stiamo ottenendo i primi risultati positivi dopo la chiusura. Il rischio persiste, ma attraverso un comportamento rispettoso delle norme è possibile e doveroso gestirlo. Anche se non sempre è facile per i mozambicani mantenere la distanza. Il saluto ‘ravvicinato’ è un tratto culturale (a cui può esser difficile rinunciare) così come lo stile di vita (pensando ai mercati popolari); non per ultima anche la forma d’economia presente, di cui una grande parte è informale, quindi di strada, non permette di avere una approccio uguale a quello adoperato in contesti occidentali.

Al via Limpamoz, un programma che unisce l’Italia e il Mozambico nell’ambito della Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani

Al via Limpamoz, un programma che unisce l’Italia e il Mozambico nell’ambito della Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani

Stamattina nella sede di Dolomiti Energia a Trento è stata firmata la convenzione che dà il via alla collaborazione sul progetto Limpamoz, che vede il CAM e Progettomondo.mlal uniti per un ampio intervento nelle città di Beira e di Nampula in appoggio alle municipalità nella sfida al grande problema dello smaltimento dei rifiuti cittadini.

Il progetto, con finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, vedrà coinvolte tre istituzioni significative della Provincia di Trento: Dolomiti Ambiente, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento e il Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Parteciperà all’azione anche Mlal Trentino Onlus.

Il progetto, con finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, vedrà coinvolte tre istituzioni significative della Provincia di Trento: Dolomiti Ambiente, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento e il Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Parteciperà all’azione anche Mlal Trentino Onlus.

>Presenti al momento di firma della convenzione e alla conferenza stampa i rappresentanti delle istituzioni partner di progetto: Marco Merler, Amministratore Delegato di Dolomiti Energia Holding SpA, Mario Mancini, Presidente Progettomondo.mlal, Paolo Rosatti, Presidente Consorzio Associazioni con il Mozambico, Silvia Silvestri, Responsabile Dipartimento Ambiente e Agricoltura di Montagna del CTT – FEM e Marco Ragazzi, professore ordinario presso il DICAM – UniTn.

Il programma LimpaMoz, si svilupperà tra il 2020 e il 2022 nelle città di Beira e Nampula. Il progetto del valore complessivo di 2.074.009 euro co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS per 1.800.000 euro, dal titolo“Limpamos Moçambique – Programma per il Rafforzamento della Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani nelle Città di Beira e Nampula”, lavorerà su 4 componenti: il rafforzamento tecnico e gestionale degli uffici municipali; il miglioramento nella gestione della frazione organica e deposizione finale del rifiuto; il coinvolgimento del settore privato quale attore attore fondamentale della filiera e infine la sensibilizzazione della cittadinanza e la diffusione di buone pratiche.

Nampula Viva! CAM e MLAL insieme nel settore ambientale

Nampula Viva! CAM e MLAL insieme nel settore ambientale

E’ partita operativamente a giugno la collaborazione tra CAM, MLAL Trentino onlus e ProgettoMondo Mlal, che porteranno avanti un programma di attività nella città di Nampula con l’obiettivo di supportare la municipalità nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani. Una collaborazione su questo tema sulla quale i CAM e MLAL lavorano da quasi un anno, durante il quale è stata definito un programma di lavoro comune di medio-lungo periodo.

Il progetto trae ispirazione dall’esperienza di Beira, dove in quasi tre anni di lavoro il CAM ha realizzato importanti passi avanti nell’organizzazione della raccolta e nel rafforzamento della struttura municipale per la gestione dei rifiuti solidi (cfr anche la scheda progetto e questi articoli).

Il supporto finanziario è attualmente garantito dalla Provincia Autonoma di Trento, attraverso il progetto “Nampula Viva: un modello integrato e partecipativo per la gestione dei RSU” e da un finanziamento della Commissione Europea diretto al municipio di Nampula, selezionato nel bando Promoção do desenvolvimento socioeconómico através de uma sociedade mais justa, inclusiva e tolerante. Per le caratteristiche del settore ed il tipo di obiettivi strategici che CAM, MLAL Trentino onlus e ProgettoMondo Mlal si sono dati, la prospettiva è quella di cercare ulteriori fondi con un piano di intervento triennale.

La città di Nampula è capoluogo della provincia omonima, conta più di seicentomila abitanti ed è uno dei centri urbani più grandi ed importanti del Mozambico. É posta a nord di Beira, dalla quale dista circa quasi 1000km e circa due ore di volo. Le problematiche ambientali ed in particolare quelle nel settore dei rifiuti solidi urbani sono simili a quelle delle altre città del paese, che il CAM conosce bene grazie all’esperienza a Beira, anche se Nampula a differenza del capoluogo di Sofala può già contare su una azienda municipalizzata (EMUSANA) che affianca l’ufficio tecnico del comune nell’organizzazione della raccolta dei rifiuti.

Il ruolo del CAM è quello di fornire orientamento e supporto tecnico attraverso il responsabile di settore in Italia e con il coinvolgimento dell’equipe tecnica di Beira, mentre MLAL Trentino onlus e ProgettoMondo Mlal si occuperanno, oltre che degli aspetti politico-istituzionali e amministrativi, delle azioni di educazione ambientale e del coinvolgimento della comunità locale. Per il coordinamento del progetto in loco è stato selezionato António Machava, il quale sarà supportato nel suo lavoro da Hélder Domigos, responsabile di progetto a Beira. Il gruppo di lavoro di Antonio è composto da José Jùnior e Ana Macamo, due giovani ingegneri. Si tratta del primo progetto che il CAM affronta fuori dalla provincia di Sofala, un’occasione per mettere a disposizione esperienza e conoscenze tecniche in un territorio nuovo, dove però già dal 2000 MLAL Trentino onlus e ProgettoMondo Mlal sono presenti con progetti di supporto ad entità locali e, dal 2006, con progetti sui diritti umani in carcere che hanno visto anche lo sviluppo di iniziative nell’ambito della responsabilità sociale di impresa, tema molto rilevante rispetto alla questione dei rifiuti urbani.

La sede del progetto a Nampula è condivisa anche con la ONG Terres de Hommes, con la quale CAM lavora nell’ambito del progetto  triennale EducaMoz – per una educazione prescolare inclusiva e di qualità in Mozambico (vedi anche la scheda progettoquesto articolo).