Il Cam con i ragazzi dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige

img_7044Nella mattinata di ieri, il Cam è stato ospite dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. In occasione dell’assemblea studentesca di fine anno, Isacco Rama e Anna Turco hanno avuto l’opportunità di portare agli studenti la testimonianza del loro lavoro sul campo in Mozambico.

I numerosi studenti delle terze, delle quarte e delle quinte classi dell’istituto sono stati immersi per qualche ora nel mondo della cooperazione: Isacco e Anna infatti hanno dato alcune infoimg_7036rmazioni riguardo il che cos’è la cooperazione, quali sono gli attori coinvolti, per poi passare a focalizzarsi sulle attività che svolge la Provincia di Trento in ambito di cooperazione allo sviluppo. E’ stato inoltre presentato il Cam e le sue attività, sia a Caia che a Beira, le partnership che sono state strette per il settore rurale con Cefa e la lunga partnership che vede coinvolti la Fondazione Edmund Mach e il Cam in diversi progetti in Mozambico. img_7046Sicuramente di grande interesse sono stati i racconti delle esperienze personali di  Anna e di Isacco… e anche di Guido Manneschi che in un breve e simpatico video  ha raccontato il suo lavoro di project manager in un progetto agricolo. 

img_7047Ai ragazzi sono stati dati infine dei piccoli suggerimenti per intraprendere questo tipo di lavoro: con il supporto di Marco Oberosler e Francesco Mongera, collaboratori del Centro di Formazione alla Solidarietà internazionale, si è fatta una veloce panoramica dei siti e dei percorsi formativi che si possono considerare per poter costruire la propria carriera lavorativa nell’ambito della cooperazione internazionale.

img_7028L’incontro, veramente interessante, è stata l’occasione per il Cam di portare ancora una volta sul territorio trentino il Mozambico, e di essere un promotore di curiosità nelle menti giovani dei ragazzi e di portare una testimonianza concreta del lavoro che si sta facendo nella provincia di Sofala.

Al link la presentazione proposta ai ragazzi dell’Istituto Agrario: presentazione-alla-fem

Nuovo Direttore alla Scuola Agraria di Caia

Nuovo Direttore alla Scuola Agraria di Caia

DSC_0161-1La scuola professionale di agraria (EPAC) a Caia ora ha un nuovo direttore: si tratta di Benedetto Júlio Dias, che ha iniziato il suo mandato nel mese di novembre.

In occasione della missione a Caia, Anna, rappresentante istituzionale del CAM e CEFA in Mozambico, ha avuto l’opportunità di incontrare il nuovo direttore, con cui ha avuto un piacevole confronto sulle attività della scuola e le possibili opportunità di sviluppo della stessa. Durante l’incontro, il Direttore ha spiegato che l’EPAC sta crescendo in modo significativo e sta dando possibilità di futuro ai numerosi ragazzi che si diplomano all’interno della scuola. Attualmente, la scuola accoglie 176 alunni, i quali seguono numerosi corsi professionali agricoli.

Di grande interesse è stata anche la visita alla scuola: il direttore ha accompagnato Anna e lo staff Cam nelle diverse aree della zona tra cui le aule, i dormitori, i laboratori, i campi sperimentali e le residenze dei professori. E’ stato molto interessante vedere i risultati raggiunti e, di gran lunga più importante, essere stati inseriti nella visione strategica che il nuovo direttoreIMG-20130911-WA0007 ha per il futuro dell’istituzione e della scuola. Più e più volte sono state espresse parole positive circa l’importante lavoro di sostegno fornito dal Cam, dalla nascita della scuola ad oggi.

Auguriamo quindi un in bocca al nuovo Direttore e al suo lavoro !

Nuovo ufficio CAM presso il Municipio di Beira

Nuovo ufficio CAM presso il Municipio di Beira

E’ stato inaugurato il nuovo ufficio CAM all’interno del Municipio di Beira.

Il progetto/studio per crep_20161118_151317are una filiera di recupero e valorizzazione del rifiuto solido urbano (RSU) per la città di Beira continua a registrare grandi risultati! Come già scritto in altri articoli, in questi mesi di lavoro, tra le molte altre cose, il team del Cam (composto da Stefania Rossetto, Leopoldina Jesus Fernandes Pereira e Achiton Ismael Sulemane Cassamo) assieme al Municipio di Beira, è riuscito a  quantificare il rifiuto prodotto in tutta la città e sapere quanto viene prodotto per ciascuna classe: “umido”, plastica, vetro, metalli, legno ed altre.

La stretta collaborazione tra il CAM e il Municipio di Beira si è concretizzata ancora di più con l’inaugurazione dell’ufficio del “progetto rifiuti” del CAM: uno spazio dato dal Municipio di Beira, proprio accanto alla sede della Vereação de gestão urbana e equipamentos e meio ambiente (VGUEMA), l’assessorato con cui il CAM collabora in questo progetto. Il nuovo ufficio permetterà un dialogo più efficace e costante con il Municipio e darà la possibilità di fornire un appoggio tecnico, velocizzando il lavoro da fare assieme.

il-signore-con-la-camicia-azzura-e-il-vereadorAll’inaugurazione erano presenti il Vereador, Jose Domingo Manuel, i ragazzi del gruppo di lavoro del Cam di cui fanno parte anche Tania Fernandes Pereira e Domingo Fola come supporto alle attività sul campo, Anna Turco, la Rappresentante Paese di Cam e Cefa Onlus e vari rappresentanti del Municipio.
Il taglio della torta da parte di Stefania e del Vereador ha dato il via ai festeggiamenti.

Fra somosas, bevande varie e una splendida torta al cioccolato, l’inaugurazione è stata un successo.

Non ci resta che augurare loro buon lavoro!

Tavolo Trentino con il Mozambico: una serata di confronto

catturaSi è tenuto venerdì 25 novembre l’incontro annuale del Tavolo Trentino con il Mozambico, un insieme di soggetti (singoli volontari, associazioni, enti) che da oltre 15 anni promuovono un programma di scambio tra il Trentino e la Provincia di Sofala in Mozambico, con il coordinamento tecnico del Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus e l’accompagnamento politico-finanziario dell’Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia Autonoma di Trento.

Nell’incontro è stata presentata la valutazione tecnica del programma sviluppato nel Distretto di Caia, curata da Fondazione Punto.Sud, un lavoro ampio e complesso, considerando che ha dovuto prendere in esame anni ed anni di progetti in diversi settori di intervento: agricoltura, salute, educazione, microcredito, pianificazione e gestione del territorio… Al centro dell’analisi valutativa la domanda chiave su quanto un intervento così articolato e lungo sia riuscito a rafforzare la capacità del territorio (istituzioni e società civile) di autogovernarsi. In altre parole di rafforzare la “governance”, intesa come capacità di gestione (previsione, management e risultati efficaci) dei problemi affrontati.

Per l’analisi sono stati presi in esame quattro diversi parametri: benefici riscontimg_6885rati, servizi implementati, organizzazioni comunitarie rafforzate e politiche specifiche acquisite/adottate dall’amministrazione di Caia. Secondo questa chiave di lettura i progetti a Caia in ambito sociale (socio-educativo e socio-sanitario) hanno ricevuto una valutazione molto positiva, pur non avendo questi raggiunto l’autosostenibilità finanziaria. Per altri settori/progetti, quali il microcredito e la pianificazione territoriale, valutazioni ottime in particolare su alcuni parametri, più basse su altri. Il settore dove sono state rilevate le principali criticità è quello agricolo, per la complessità del progetto e per una serie di ragioni, anche politiche. Nel settore agricolo peraltro, data la sua centralità strategica per l’effettivo sviluppo del distretto, rimarrebbe, a parere della valutazione, la necessità di lavorare anche in futuro. Dalla valutazione emerge infatti un risultato in parte inatteso: la considerazione che, pur dopo 15 anni di lavoro, sarebbe importante rimanere a lavorare nel distretto per consolidare alcuni risultati che altrimenti rischiano di non durare.

Una seconda ampia parte dell’incontro è stata poi dedicata ad aggiornare sui programmi del CAM in Mozambico, e sui cambiamenti significativi che hanno caratterizzato l’annualità 2016, durante la quale diversi progetti a Caia sono continuati in autonomia mentre sono sorte nuove progettualità anche fuori dal distretto. Il lavoro tra Trentino e Mozambico continua quindi con impegno, nonostante una situazione politica e di sicurezza molto problematica: il Mozambico sta vivendo un periodo di instabilità sia politica, dovuta al riaccendersi di tensioni tra FRELIMO e RENAMO, che economica, dovuta da un aumento vertiginoso dell’inflazione della moneta locale. Per la sua posizione geografica, il distretto di Caia ha registrato numerosi episodi di violenza, tale contesto di insicurezza del Distretto ha limitato gli spostamenti e la mobilità dei collaboratori del CAM rallentando talvolta le attività progettuali.

Tra i nuovi programmi vanno ricordati un progetto/studio per creare una filiera di recupero e valorizzazione del rifiuto solido urbano (RSU) per la città di Beira, un progetto con gli agricoltori del distretto di rafforzamento delle cattura3colture di sesamo, ortaggi e miele, di cui è capofila l’ONG CEFA, partner del CAM anche per un nuovo ambizioso programma, a Beira, sulla filiera del latte.

Accanto ai progetti “storici” da consolidare e ai nuovi progetti partiti da poco è stato dato spazio anche ad una serie di riflessioni strategiche sull’identità del Consorzio Associazioni con il Mozambico e della relazione istituzionale tra Trentino e Mozambico, sulla sfida del lavoro con il mondo “profit” per finalità “non profit” e su altri cambiamenti nell’organizzazione e nel lavoro, che si profilano nel futuro.

Numerosi gli interventi al termine delle presentazioni, a testimonianza sia dell’interesse per la valutazione e per le considerazioni emerse, sia di come il “Tavolo”, anche in questa occasione molto partecipato, possa fungere da agorà di dibattito stimolante per orientare le future strategie del CAM.

Per chi fosse interessato ecco la presentazione che è stata mostrata durante l’incontro.

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Momenti di formazione: Coopermondo a Caia

Momenti di formazione: Coopermondo a Caia

img_1312Si é conclusa recentemente la missione di Camilla Carabini e di Alessio Vici, collaboratori di Coopermondo – Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Internazionale, partner nel progetto SOMiCA.

Grazie al lavoro di Camilla ed Alessio,  l’equipe del SOMiCa e le equipe del CAM, dello SDAE (Serviço Distrital de Atividade Económicas) e del CDAC (Centro de Desenvolvimento Agro-pecuário de Caia) hanno avuto l’opportunità di essere i destinatari di momenti di formazione in associazionismo e cooperativismo. Alla formazione sono stati invitati, inoltre, altri attori locali che lavorano con organizzazioni di produttori, come l’Istituto per la promozione delle piccole e medie imprese (IPEME), il responsabile per l’emissione delle licenze e altre organizzazioni operanti a Caia. Sicuramente un momento importante di confronto e approfondimento! img_1221

“Sono stati due giorni molto intensi, di discussioni molto partecipate, dai quali siamo usciti tutti più consapevoli del nostro lavoro. Abbiamo parlato di come far sì che i gruppi si formino sulla base della fiducia tra i membri, di come assisterli nella definizione dei loro obiettivi e nel cammino per la loro organizzazione interna.

Queste le parole di Elisa, collaboratrice del progetto SOMiCA, entusiasta del lavoro svolto assieme ai colleghi di Coopermondo.

“Il lavoro da fare è molto: è stato evidente durante la formazione che la maggior parte dei partecipanti non ha delle conoscenze chiare sul mondo associativo/cooperativo in Mozambico, sul concetto di associazione, di come ci sia la pressione a legalizzare i gruppi come associazioni senza comprendere al 100% se sia la migliore soluzione. In questi mesi devo dire che questa pressione l’ho vissuta sulla mia pelle, mentre cercavo di capire il quadro normativo per la legalizzazione dei gruppi di beneficiari, ma soprattutto la realtà con cui avevo a che fare, gli obiettivi e le possibilità dei produttori locali. 

img_1358Durante questi giorni di formazione è emerso che forse l’associazione in sé non é la forma legale piú conveniente per i produttori agricoli, ma sarebbe preferibile come forma legale quella della cooperativa. Ma questo sarà un percorso da costruirsi nel tempo durante il quale gli stessi agricoltori potranno maturare la consapevolezza della necessità di impostare un lavoro strutturato, che getti le radici sul territorio e faccia si che i risultati, quando arriveranno, siano sostenibili!
Personalmente sono molto contenta di come sia andata la formazione, giudicata positivamente da tutti i partecipanti, perché per me é stata un’occasione di grande confronto e la conferma che quanto fatto finora va nella direzione giusta, per il meglio dei nostri beneficiari!”