20 ANNI DEL CAM – una storia fatta di PERSONE

20 ANNI DEL CAM – una storia fatta di PERSONE

Vocazione, professionalità e continuità

Un “piccolo miracolo trentino”, così è stata definita la storia di rinnovamento e resistenza del Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM) da Lorenzo Dellai, che nel periodo in cui è stato presidente della PAT ha accompagnato il sistema della cooperazione internazionale trentina nella sua fase più ricca, con una forte integrazione tra società civile e amministrazione locale. Intervenuto alla festa per i 20 anni dell’associazione, domenica 4 dicembre, l’ex presidente PAT ha sottolineato come il CAM abbia saputo interpretare nel modo migliore quella che era l’idea del Trentino e della sua autonomia nell’operare in ambito di cooperazione, ovvero una “specie di politica estera comunitaria”, senza la quale un territorio rischia di essere chiuso ed arido. Ed il CAM è esempio di come tre valenze della cooperazione internazionale in parallelo possano dare un spessore rilevante anche ad interventi non promossi da grandi donatori internazionali: la prima è la vocazione, la rete di attori, di cui il Trentino è storicamente ricco, che mettono il cuore negli interventi, la seconda è la professionalità e la terza è l’organicità e la continuità degli interventi.

Il CAM è riuscito ad oltrepassare la criticità della chiusura del progetto di partenariato territoriale tra Trentino e Mozambico, ovvero dei finanziamenti diretti della PAT al programma, cercando di non disperdere il grande patrimonio di relazioni, competenze, esperienza. Lo ha fatto, come ha evidenziato nella relazione iniziale il presidente Paolo Rosatti, scegliendo di continuare a lavorare solo in Mozambico, ma allargando l’intervento ad un territorio più ampio, creando competenze, riconoscimento e partnership per lavorare con nuovi finanziatori, come l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Unione Europea.

Il Mozambico tra instabilità e voglia di cambiamento

Ad accompagnare la riflessione durante il momento di incontro, che ha visto riuniti circa un centinaio di soci, simpatizzanti, ex operatori, rappresentanti di enti ed associazioni partner, anche l’intervento da Maputo del giornalista e commentatore politico Fernando Lima, al quale è stato chiesto di “fotografare” il Mozambico di oggi. Il ritratto che emerge è complesso, e non può che partire dal testimoniare la situazione di violenza e di forte instabilità che sta causando migliaia di morti e di sfollati nel nord del Mozambico, un conflitto che purtroppo si sta ampliando. Tra i vari elementi che contribuiscono ad alimentare le tensioni, Lima ha voluto sottolineare la mancanza di prospettive economiche e di sviluppo per le popolazioni locali, che fa sì che la forte insoddisfazione da parte dei giovani (una componente numericamente molto forte della società, a differenza dell’Europa) crei terreno fertile per le proposte di fanatismo e lotta armata. E il ritratto del Mozambico si è concluso poi ricordando che gli sforzi di sviluppo, per la sovranità alimentare di un paese enorme e fertile, non possono che partire dall’agricoltura e dall’allevamento.

La cooperazione che parte dal rispetto

Altre testimonianze si sono poi avvicendate per ricordare il CAM del passato e cosa di quel percorso si è portato nel presente: Jenny Capuano, tra le fondatrici del CAM, coordinatrice del progetto a Caia tra il 2003 e il 2007 ed oggi nel consiglio direttivo, ha ripercorso le parole chiave del Manifesto, un documento scritto vent’anni fa ma che ancora oggi riflette i valori cui l’associazione si richiama. Valori come l’amicizia, l’ascolto, il rispetto, il dialogo e il confronto, raccontati con una ricchezza di aneddoti che hanno riportato con il cuore a Caia i moltissimi tra i presenti che hanno avuto occasione di vivere, anche solo qualche giorno, nel distretto rurale Mozambicano, dove si può vedere sventolare la bandiera del Trentino e i bambini applaudono esultanti l’inno d’Italia. I ricordi vanno però anche a situazioni di difficoltà, alla strage di giovani e adulti causata dall’aids nei primi anni duemila, prima che l’accesso ai farmaci antiretrovirali fosse più continuo, agli errori e alle lezioni apprese nel fare cooperazione.

Padre Cesare Reghellin, missionario veneto che ha vissuto a lungo a Sena nel distretto di Caia, “vicino di casa” del CAM, ha voluto sottolineare i grandi cambiamenti avvenuti nel distretto, dove 20 anni fa non c’erano nemmeno i fiammiferi e si scambiavano il fuoco con i tizzoni. Ma il cambiamento più importante è quello che deve avvenire nell’”autostima” delle popolazioni, nel credere di avere la possibilità di cambiare. La possibilità di “raddrizzarsi e cambiare la propria vita” è un messaggio che lui ha visto testimoniato nel modo di operare del CAM, nell’impegno a “mettere possibilità nelle mani della gente”.

Molto commosso è stato il ricordo di Giorgia Depaoli, operatrice della cooperazione internazionale ed esperta in tematiche di genere scomparsa improvvisamente a giugno 2022. Giorgia era stata presente negli anni di avvio del progetto in Mozambico, e poi nuovamente in anni più recenti. In suo ricordo partirà prossimamente un progetto che vuole dare spazio (uno spazio fisico, costruito, ma anche uno spazio di espressione e lavoro) ad un piccolo gruppo di attiviste per i diritti delle donne, formate nel 2018 a Caia ad opera di Giorgia stessa.

Infine alcuni videosaluti dal Mozambico hanno permesso la “partecipazione” di una rappresentanza del personale mozambicano e del sindaco di Beira, Albano Carige, municipio che ha recentemente siglato un accordo di collaborazione con la città di Trento, volto a portare avanti progetti comuni e continuare l’amicizia tra due territori.

Una storia fatta di persone

In questi 20 anni l’associazione, che oggi vanta un bilancio annuale di oltre un milione di euro, ha coinvolto 28 persone nel consiglio direttivo, 12 operatori in Italia, 42 operatori espatriati in Mozambico, 15 giovani in Servizio Civile, 200 operatori mozambicani, 68 studenti per tesi e stage. Numeri davvero impressionanti, che aiutano a spiegare come mai l’elenco dei progetti portati avanti  tra Trentino e Mozambico è così ricco e come mai l’organizzazione, nonostante le difficoltà economiche, politiche, sanitarie a livello locale, nazionale ed internazionale, continui a crescere, portando avanti il suo lavoro con la stessa passione di 20 anni fa, ma qualche anno di esperienza in più.

 

Maddalena Parolin
ufficio comunicazione CAM

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20 ANNI DEL CAM – festa a Trento domenica 4 dicembre

20 ANNI DEL CAM – festa a Trento domenica 4 dicembre

Amiche e amici del CAM con gioia condividiamo l’invito ad una iniziativa alla quale teniamo molto: la festa per i 20 anni della nostra associazione.
Un pomeriggio nel quale ritrovarsi tutti, chi ha fatto parte del percorso del Trentino in Mozambico di recente oppure tanti anni fa, chi è nostro socio ora o ha sostenuto il CAM in altri momenti del suo lungo cammino.

L’invito è per domenica 4 dicembre dalle 14.30 alle 18 presso Villa Sant’Ignazio a Trento.
Di seguito il programma:

  • 14.30 Uno sguardo su vent’anni di cooperazione tra Trentino e MozambicoPaolo Rosatti presidente CAM
  • 15.00 Il Mozambico tra guerra e sviluppo, a trent’anni dagli accordi di paceFernando Lima giornalista direttore del settimanale Savana (in collegamento da Maputo)
  • 15.45 Intervallo musicale
  • 16.00 L’esperienza mozambicana nel ricordo di alcuni testimoni della storia del CAM
  • 17.00 Merenda, musica e quattro chiacchiere insieme

Con la partecipazione del musicista Jo Choneca
Troverete anche qualche idea solidale per i regali di Natale: ci sarà infatti la possibilità di acquistare capulane, fotografie ed oggetti africani…

E’ gradita la conferma di presenza scrivendo a info@trentinomozambico.org.

Nota: si ricorda per i soci CAM la convocazione dell’assemblea, alle ore 14, per l’adeguamento dello statuto alla normativa del Terzo Settore

Le piantine di aloe: bellezza, solidarietà, pace e salute in un solo gesto!

Le piantine di aloe: bellezza, solidarietà, pace e salute in un solo gesto!

Le volontarie dell’associazione A Scuola di Solidarietà in occasione della ricorrenza del 4 ottobre – a 30 anni dalla firma dell’Accordo di Pace siglato Roma, che ha segnato la fine della lunga e sanguinosa guerra civile in Mozambico, raccoglieranno offerte per i progetti educativi promossi a Maputo, nel quartiere di Mavalane, proponendo delle piantine di Aloe vestite a festa.

Sarà possibile “adottare” le piantine, rivestite da una stoffa proveniente dal Mozambico e corredate da una scheda che presenta gli innumerevoli utilizzi di salute e benessere dell’Aloe, contattando il cam info@trentinomozambico.org o partecipando all’evento di sabato 8 ottobre a Castel Pergine (link all’iniziativa).

Pace si può...

Accordo generale di pace

tra il governo Mozambicano, guidato dal Fremlino e la Resistenza Nazionale Mozambicana (Renamo) 

4 ottobre 1992

Celebrare un evento significa tramandarne il ricordo

 

Al Moltiplicazioni Festival di Rovereto una mostra ed una tavola rotonda sul progetto di gestione dei rifiuti urbani a Beira

Al Moltiplicazioni Festival di Rovereto una mostra ed una tavola rotonda sul progetto di gestione dei rifiuti urbani a Beira

Anche il CAM partecipa al Moltiplicazioni Festival, il Festival delle Idee per uno Sviluppo Sostenibile, in programma a Progetto Manifattura a Rovereto l’1 e il 2 ottobre.
Due giornate di attività incontri e laboratori co-progettati insieme alle realtà associative del territorio per raccontare l’Agenda 2030 dell’ONU in modo nuovo, leggero e divertente.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA

Sabato 1 e domenica 2 ottobre pomeriggio il CAM sarà presente con la mostra fotografica MOZAMBICO: LA SFIDA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. Un racconto del progetto a Beira con sguardi sulla situazione della gestione dei rifiuti in ambito urbano, su quella della discarica, del trattamento dei rifiuti sanitari e di quelli organici nei grandi mercati della città.

LA TAVOLA ROTONDA

Domenica 2 ottobre alle 19.30 interverremo alla tavola rotonda
MONTAGNE DI RIFIUTI: PROBLEMI, OPPORTUNITA’ E SFIDE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI DAL TRENTINO AL MOZAMBICO, con la voce della nostra vicepresidente, ingegnera Martina Ferrai, in collaborazione con La Foresta – Accademia di Comunità, Cooperativa sociale Smart Onlus, gli attori ed il regista di PrimaAscesa e con LUMEN slowjournal.
Scopri tutto il programma del Festival su https://www.moltiplicazioni.com/
SCUP al CAM!

SCUP al CAM!

SCUP AL CAM! Selezioniamo tre giovani per due nuovi progetti di servizio civile in partenza a settembre presso la sede di Trento.

  •  Un/a giovane per il progetto “Avvicinamento al Ciclo di Progetto nella Cooperazione Internazionale – seconda edizione“ da svolgersi nell’ambito della Progettazione. Qui la versione integrale e di sintesi del Progetto.
  • Due giovani per il progetto “Dal Trentino all’Africa: imparare facendo rete – seconda edizione” da svolgersi nell’ambito dell’amministrazione e rendicontazione di progetti e comunicazione in partnership con CUAMM TrentinoQui la versione integrale e di sintesi del Progetto.

Sei interessato/a alla Cooperazione Internazionale e ti piacerebbe scoprire di più sul Mozambico? Con un’esperienza di servizio civile al CAM potrai farlo! Se hai tra i 18 e i 28 anni potrebbe essere l’occasione giusta per te!

Il progetto avrà inizio l’1 settembre e durerà 12 mesi. Durante il corso del progetto avrai l’opportunità di essere formato/a sui temi della cooperazione e del volontariato, sviluppare competenze variegate (comunicazione, amministrazione, progettazione e fundraising), entrare a far parte di una rete di associazioni più ampia e prepararti ad entrare nel mondo del lavoro!

L’impegno medio richiesto è di 30 ore settimanali, con un contribuito di € 600 mensili.

Hai tempo fino a domenica 18 luglio per inviarci la tua candidatura.

Prima di candidarti ufficialmente al progetto ti invitiamo ad inviare una mail con il curriculum all’indirizzo di posta elettronica cam@trentinomozambico.org oppure contattarci telefonicamente, in modo da ricevere orientamento ed eventuale supporto nei passaggi tecnici.

Inoltre ricordati di aderire allo SCUP tramite l’identità digitale SPID. Maggiori informazioni su come fare sono disponibili sulla pagina dedicata del Servizio Civile Universale Provinciale.

Ti invitiamo ad inoltrare questa informazione a tutte le persone che possono essere interessate!

testimonianze

Un anno fa, in questo periodo, iniziavo il mio periodo di servizio civile al CAM. Finita l’università, ho sentito il bisogno di “mettere le mani in pasta”, di concretizzare la mia voglia di mettermi in gioco nel mondo della cooperazione internazionale.
Ad un anno di distanza posso dire di aver intrapreso un percorso di crescita personale e sviluppo professionale in cui il CAM è stato uno dei miei migliori maestri e, tra gli alti e i bassi, uno dei miei maggiori alleati.

Sofia Rinaldi

Ufficio di Progettazione

“La mia esperienza di Servizio Civile con il CAM è stata soddisfacente perché ha risposto alle mie aspettative originarie di crescita e sviluppo personale. L’associazione mi ha permesso di svolgere il mio percorso nel migliore dei modi: lasciandomi sperimentare, agire e sbagliare in autonomia rimanendo tuttavia al mio fianco per qualsiasi tipo di supporto. E’ stata l’esperienza che cercavo: un contatto concreto con il mondo del lavoro.

Marika Sottile

Ufficio Comunicazione

Ho scelto il progetto “Dal Trentino all’Africa: imparare facendo rete” perchè mi piaceva molto l’idea di collaborare con due enti e scoprire l’Africa insieme a loro. Con CAM e CUAMM Trentino sto imparando tanto e non smetto di imparare cose nuove ogni giorno. Sono una persona che ama fare cose diverse e questo progetto mi sta permettendo di mettermi in gioco ed imparare cose che riguardano sia l’area amministrativa, ma anche quella della comunicazione.

Erlinda Sinani

Ufficio di Amministrazione e Comunicazione , CAM e CUAMM