
Concerto Solidale a Monzambano

AGGIORNAMENTO 9 MAGGIO 2023 – A CAUSA DELLE PREVISIONI METEO MOLTO BRUTTE L’EVENTO VIENE RIMANDATO A SETTEMBRE! A BREVE COMUNICHEREMO LA NUOVA DATA
Dopo le bellissime esperienze della prime tre edizioni, con grande piacere riproponiamo a maggio la camminata-picnic in compagnia di soci, volontari, staff e amici del CAM, per ritrovarsi e stare insieme.
CHI – L’invito è per tutti i soci, amici, volontari, simpatizzanti e “curiosi” del CAM: familiari e amici sono i benvenuti!
QUANDO – Domenica 14 maggio. In caso di meteo incerto l’iniziativa verrà confermata (è possibile pranzare al coperto), in caso di forte maltempo l’evento sarà rimandato a settembre.
DOVE – Malga Busa Verle: ritrovo al parcheggio di Passo Vezzena alle ore 11 per chi vuole partire col gruppo.
Il Passo Vezzena (m 1.402) è raggiungibile dalla Valsugana, attraverso la strada panoramica Kaiserjägerstrasse/Menadór (nb. ci sono dei punti esposti e stretti), oppure dall’Altopiano di Lavarone.
Malga Busa Verle si trova nel percorso verso la cima Pizzo di Levico ed è raggiungibile con una agevole camminata di mezz’oretta.
Se qualcuno avesse difficoltà nella camminata e volesse partecipare al pranzo arrivando in macchina ce lo segnali in modo da organizzare il permesso di accesso alla strada forestale.
MENÙ – Visto il successo dell’anno scorso, anche quest’anno il pasto, modalità buffet, sarà gentilmente preparato dai volontari e dalle volontarie del CAM e si terrà, tempo permettendo, nello spazio esterno della malga. Chiediamo, nell’ottica di una minor produzione possibile di rifiuti, di venire attrezzati con coperta da pic-nic, borraccia e stoviglie personali per consumare il pranzo.
RACCOLTA FONDI – Per l’iscrizione è previsto un contributo minimo di 15 € (per i bambini 5 €) che verrà raccolto all’arrivo alla Malga. Il ricavato dei contributi sarà impiegato per supportare le attività di educazione prescolare delle Escolinhas e le attività di assistenza domiciliare e sensibilizzazione dell’associazione Mbaticoyane nelle comunità rurali di Caia.
PRENOTAZIONI – Entro martedì 9 maggio scrivendoci all’indirizzo email info@trentinomozambico.org specificando eventuali allergie o intolleranze alimentari.
Vi aspettiamo!
Grazie a Gruppo Castel Selva per la collaborazione!
Siamo lieti di annunciare il nostro primo evento in collaborazione con il bar Bookique di Trento in cui presenteremo tutte le opportunità che il CAM offre ai giovani per rendersi attivi nella cooperazione internazionale. L’evento è rivolto soprattutto ai giovani interessati alle tematiche di sviluppo e cooperazione internazionale. Si parlerà di ricerca tesi, dottorato, servizio civile, tirocinio e collaborazioni che i giovani possono attivare con noi, sia nella nostra sede di Trento sia nelle varie sedi sul territorio mozambicano.
Inoltre, ascolteremo le testimonianze di alcune studentesse dell’Università di Trento che hanno collaborato con noi e che condivideranno le loro esperienze di studio e ricerca che hanno svolto sul territorio. Il loro intervento rappresenta un’opportunità per tutti gli interessati di porre domande ed approfondire alcuni aspetti dello sviluppo e della cooperazione internazionale legati in particolare al Mozambico.
Alla chiusura dell’evento verrà offerto un rinfresco.
Vi aspettiamo numerosi giovedì 16 marzo alle ore 18:30 in via Torre D’Augusto 29, proprio dietro il Castello del Buonconsiglio.
Un progetto nato dai giovani in servizio civile per sensibilizzare la comunità su temi ambientali, diseguaglianze e diritti
Il servizio civile è tante cose, tra cui una possibilità di conoscere altri giovani con interessi comuni e/o background diversi, che possono fare squadra dando il meglio da queste loro affinità e diversità. Tale intreccio si è manifestato nell’autunno 2022 con la creazione di M.A.P. – Minacce Alla Pace, un progetto finalizzato alla sensibilizzazione della comunità su temi collegati alla pace e alla sua sostenibilità.
Una decina di ragazzi e ragazze in servizio presso il Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM), il Gruppo Trentino Volontariato (GTV), il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, il Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI) e Impact Hub Trento si sono riuniti ed hanno costruito ed ideato un percorso collaborativo da sviluppare in autonomia, supportati nella formazione anche da un fondo ottenuto attraverso la call for projects 2022 del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani “Preparare la Pace: i mezzi e i fini”.
Il progetto consiste in una serie di podcast ed un evento finale. L’obiettivo è quello di mostrare come le minacce alla pace abbiano spesso un fattore in comune, ovvero le diseguaglianze. MAP è quindi un viaggio ed ogni episodio è segna una tappa che racconta alcune delle minacce a ciò che si considera “clima di pace”, che è lo scenario finale a cui si aspira. Per questo, i ragazzi offrono anche spunti di riflessione con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità su tali temi.
Oggi è uscita la terza di cinque puntate, e le ultime saranno pubblicate i prossimi due venerdì. Si possono ascoltare su Spotify, Deezer e Spreaker. Seguendo la pagina Instagram del progetto potete conoscere le giovani e i giovani che hanno preso parte al percorso e scoprire di più sull’evento finale che stanno organizzando per il mese prossimo!
Buon ascolto!
Stiamo per iniziare una nuova edizione del corso di lingua portoghese A2, con nuove modalità e opportunità!
Il corso inizierà lunedì 6 e mercoledì 8 febbraio.
Il corso prevede 12 lezioni da febbraio a maggio, e si svolgerà ogni lunedì o mercoledì dalle 18.00 alle 19:15 con un docente di lingua, Nicola Baggiani.
Il corso si terrà interamente online, così da permettere a chi si trova lontano di partecipare. La piattaforma utilizzata sarà Google Meet.
Il costo del corso è di:
Il corso rimane di livello base ma questa volta si passerà al livello successivo rispetto a quello precedente, e si pone l’obiettivo di approfondire l’apprendimento della lingua non solo attraverso lezioni frontali di grammatica ma anche di conversazione con madrelingua.
PER REGISTRARSI basta completare il modulo di iscrizione.
Per ogni dubbio o maggiore info, contattare info@trentinomozambico.org
Un “piccolo miracolo trentino”, così è stata definita la storia di rinnovamento e resistenza del Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM) da Lorenzo Dellai, che nel periodo in cui è stato presidente della PAT ha accompagnato il sistema della cooperazione internazionale trentina nella sua fase più ricca, con una forte integrazione tra società civile e amministrazione locale. Intervenuto alla festa per i 20 anni dell’associazione, domenica 4 dicembre, l’ex presidente PAT ha sottolineato come il CAM abbia saputo interpretare nel modo migliore quella che era l’idea del Trentino e della sua autonomia nell’operare in ambito di cooperazione, ovvero una “specie di politica estera comunitaria”, senza la quale un territorio rischia di essere chiuso ed arido. Ed il CAM è esempio di come tre valenze della cooperazione internazionale in parallelo possano dare un spessore rilevante anche ad interventi non promossi da grandi donatori internazionali: la prima è la vocazione, la rete di attori, di cui il Trentino è storicamente ricco, che mettono il cuore negli interventi, la seconda è la professionalità e la terza è l’organicità e la continuità degli interventi.
Il CAM è riuscito ad oltrepassare la criticità della chiusura del progetto di partenariato territoriale tra Trentino e Mozambico, ovvero dei finanziamenti diretti della PAT al programma, cercando di non disperdere il grande patrimonio di relazioni, competenze, esperienza. Lo ha fatto, come ha evidenziato nella relazione iniziale il presidente Paolo Rosatti, scegliendo di continuare a lavorare solo in Mozambico, ma allargando l’intervento ad un territorio più ampio, creando competenze, riconoscimento e partnership per lavorare con nuovi finanziatori, come l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Unione Europea.
Ad accompagnare la riflessione durante il momento di incontro, che ha visto riuniti circa un centinaio di soci, simpatizzanti, ex operatori, rappresentanti di enti ed associazioni partner, anche l’intervento da Maputo del giornalista e commentatore politico Fernando Lima, al quale è stato chiesto di “fotografare” il Mozambico di oggi. Il ritratto che emerge è complesso, e non può che partire dal testimoniare la situazione di violenza e di forte instabilità che sta causando migliaia di morti e di sfollati nel nord del Mozambico, un conflitto che purtroppo si sta ampliando. Tra i vari elementi che contribuiscono ad alimentare le tensioni, Lima ha voluto sottolineare la mancanza di prospettive economiche e di sviluppo per le popolazioni locali, che fa sì che la forte insoddisfazione da parte dei giovani (una componente numericamente molto forte della società, a differenza dell’Europa) crei terreno fertile per le proposte di fanatismo e lotta armata. E il ritratto del Mozambico si è concluso poi ricordando che gli sforzi di sviluppo, per la sovranità alimentare di un paese enorme e fertile, non possono che partire dall’agricoltura e dall’allevamento.
Altre testimonianze si sono poi avvicendate per ricordare il CAM del passato e cosa di quel percorso si è portato nel presente: Jenny Capuano, tra le fondatrici del CAM, coordinatrice del progetto a Caia tra il 2003 e il 2007 ed oggi nel consiglio direttivo, ha ripercorso le parole chiave del Manifesto, un documento scritto vent’anni fa ma che ancora oggi riflette i valori cui l’associazione si richiama. Valori come l’amicizia, l’ascolto, il rispetto, il dialogo e il confronto, raccontati con una ricchezza di aneddoti che hanno riportato con il cuore a Caia i moltissimi tra i presenti che hanno avuto occasione di vivere, anche solo qualche giorno, nel distretto rurale Mozambicano, dove si può vedere sventolare la bandiera del Trentino e i bambini applaudono esultanti l’inno d’Italia. I ricordi vanno però anche a situazioni di difficoltà, alla strage di giovani e adulti causata dall’aids nei primi anni duemila, prima che l’accesso ai farmaci antiretrovirali fosse più continuo, agli errori e alle lezioni apprese nel fare cooperazione.
Padre Cesare Reghellin, missionario veneto che ha vissuto a lungo a Sena nel distretto di Caia, “vicino di casa” del CAM, ha voluto sottolineare i grandi cambiamenti avvenuti nel distretto, dove 20 anni fa non c’erano nemmeno i fiammiferi e si scambiavano il fuoco con i tizzoni. Ma il cambiamento più importante è quello che deve avvenire nell’”autostima” delle popolazioni, nel credere di avere la possibilità di cambiare. La possibilità di “raddrizzarsi e cambiare la propria vita” è un messaggio che lui ha visto testimoniato nel modo di operare del CAM, nell’impegno a “mettere possibilità nelle mani della gente”.
Molto commosso è stato il ricordo di Giorgia Depaoli, operatrice della cooperazione internazionale ed esperta in tematiche di genere scomparsa improvvisamente a giugno 2022. Giorgia era stata presente negli anni di avvio del progetto in Mozambico, e poi nuovamente in anni più recenti. In suo ricordo partirà prossimamente un progetto che vuole dare spazio (uno spazio fisico, costruito, ma anche uno spazio di espressione e lavoro) ad un piccolo gruppo di attiviste per i diritti delle donne, formate nel 2018 a Caia ad opera di Giorgia stessa.
Infine alcuni videosaluti dal Mozambico hanno permesso la “partecipazione” di una rappresentanza del personale mozambicano e del sindaco di Beira, Albano Carige, municipio che ha recentemente siglato un accordo di collaborazione con la città di Trento, volto a portare avanti progetti comuni e continuare l’amicizia tra due territori.
In questi 20 anni l’associazione, che oggi vanta un bilancio annuale di oltre un milione di euro, ha coinvolto 28 persone nel consiglio direttivo, 12 operatori in Italia, 42 operatori espatriati in Mozambico, 15 giovani in Servizio Civile, 200 operatori mozambicani, 68 studenti per tesi e stage. Numeri davvero impressionanti, che aiutano a spiegare come mai l’elenco dei progetti portati avanti tra Trentino e Mozambico è così ricco e come mai l’organizzazione, nonostante le difficoltà economiche, politiche, sanitarie a livello locale, nazionale ed internazionale, continui a crescere, portando avanti il suo lavoro con la stessa passione di 20 anni fa, ma qualche anno di esperienza in più.
Maddalena Parolin
ufficio comunicazione CAM