catturaSi è tenuto venerdì 25 novembre l’incontro annuale del Tavolo Trentino con il Mozambico, un insieme di soggetti (singoli volontari, associazioni, enti) che da oltre 15 anni promuovono un programma di scambio tra il Trentino e la Provincia di Sofala in Mozambico, con il coordinamento tecnico del Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus e l’accompagnamento politico-finanziario dell’Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia Autonoma di Trento.

Nell’incontro è stata presentata la valutazione tecnica del programma sviluppato nel Distretto di Caia, curata da Fondazione Punto.Sud, un lavoro ampio e complesso, considerando che ha dovuto prendere in esame anni ed anni di progetti in diversi settori di intervento: agricoltura, salute, educazione, microcredito, pianificazione e gestione del territorio… Al centro dell’analisi valutativa la domanda chiave su quanto un intervento così articolato e lungo sia riuscito a rafforzare la capacità del territorio (istituzioni e società civile) di autogovernarsi. In altre parole di rafforzare la “governance”, intesa come capacità di gestione (previsione, management e risultati efficaci) dei problemi affrontati.

Per l’analisi sono stati presi in esame quattro diversi parametri: benefici riscontimg_6885rati, servizi implementati, organizzazioni comunitarie rafforzate e politiche specifiche acquisite/adottate dall’amministrazione di Caia. Secondo questa chiave di lettura i progetti a Caia in ambito sociale (socio-educativo e socio-sanitario) hanno ricevuto una valutazione molto positiva, pur non avendo questi raggiunto l’autosostenibilità finanziaria. Per altri settori/progetti, quali il microcredito e la pianificazione territoriale, valutazioni ottime in particolare su alcuni parametri, più basse su altri. Il settore dove sono state rilevate le principali criticità è quello agricolo, per la complessità del progetto e per una serie di ragioni, anche politiche. Nel settore agricolo peraltro, data la sua centralità strategica per l’effettivo sviluppo del distretto, rimarrebbe, a parere della valutazione, la necessità di lavorare anche in futuro. Dalla valutazione emerge infatti un risultato in parte inatteso: la considerazione che, pur dopo 15 anni di lavoro, sarebbe importante rimanere a lavorare nel distretto per consolidare alcuni risultati che altrimenti rischiano di non durare.

Una seconda ampia parte dell’incontro è stata poi dedicata ad aggiornare sui programmi del CAM in Mozambico, e sui cambiamenti significativi che hanno caratterizzato l’annualità 2016, durante la quale diversi progetti a Caia sono continuati in autonomia mentre sono sorte nuove progettualità anche fuori dal distretto. Il lavoro tra Trentino e Mozambico continua quindi con impegno, nonostante una situazione politica e di sicurezza molto problematica: il Mozambico sta vivendo un periodo di instabilità sia politica, dovuta al riaccendersi di tensioni tra FRELIMO e RENAMO, che economica, dovuta da un aumento vertiginoso dell’inflazione della moneta locale. Per la sua posizione geografica, il distretto di Caia ha registrato numerosi episodi di violenza, tale contesto di insicurezza del Distretto ha limitato gli spostamenti e la mobilità dei collaboratori del CAM rallentando talvolta le attività progettuali.

Tra i nuovi programmi vanno ricordati un progetto/studio per creare una filiera di recupero e valorizzazione del rifiuto solido urbano (RSU) per la città di Beira, un progetto con gli agricoltori del distretto di rafforzamento delle cattura3colture di sesamo, ortaggi e miele, di cui è capofila l’ONG CEFA, partner del CAM anche per un nuovo ambizioso programma, a Beira, sulla filiera del latte.

Accanto ai progetti “storici” da consolidare e ai nuovi progetti partiti da poco è stato dato spazio anche ad una serie di riflessioni strategiche sull’identità del Consorzio Associazioni con il Mozambico e della relazione istituzionale tra Trentino e Mozambico, sulla sfida del lavoro con il mondo “profit” per finalità “non profit” e su altri cambiamenti nell’organizzazione e nel lavoro, che si profilano nel futuro.

Numerosi gli interventi al termine delle presentazioni, a testimonianza sia dell’interesse per la valutazione e per le considerazioni emerse, sia di come il “Tavolo”, anche in questa occasione molto partecipato, possa fungere da agorà di dibattito stimolante per orientare le future strategie del CAM.

Per chi fosse interessato ecco la presentazione che è stata mostrata durante l’incontro.

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