A Caia il colera è un problema che si presenta ciclicamente.  Con l’arrivo della stagione delle piogge, si verifica un sostanziale aumento dei casi dovuti al peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Nel corso del 2021 l’epidemia ha colpito in modo particolarmente duro il distretto, con più di 700 ricoveri e alcuni decessi, e ha causato grande preoccupazione, aggravata dalla contemporanea e costante minaccia del COVID-19.

A fronte di una situazione di emergenza e con l’importante contributo della Provincia Autonoma di Trento, il CAM sta contribuendo allo sforzo collettivo di contenimento  della diffusione della malattia, mirando anche al miglioramento delle capacità delle autorità locali di rispondere alle esigenze derivanti dall’attuale emergenza.

La malattia

Il colera è una tossinfezione dell’intestino tenue da parte di alcuni ceppi del batterio Vibrio cholerae, o vibrione. La condizione può svilupparsi senza alcun sintomo, in forma lieve o grave. Il sintomo classico è la diarrea profusa, che può essere così grave da portare in poche ore ad una grave disidratazione. I batteri si sviluppano per lo più in acqua o cibo che è stato contaminato con feci umane contenenti a loro volta il batterio. I fattori di rischio per la malattia comprendono una scarsa igiene e un’insufficiente disponibilità di acqua potabile. Il colera colpisce circa da 3 a 5 milioni di persone in tutto il mondo.

      Fonte immagine: Wikipedia

Nonostante il rischio di morte tra le persone infettate sia solitamente inferiore al 5%, tale valore può arrivare anche al 50% in gruppi di persone che non hanno accesso alle cure.

Cosa si sta facendo a Caia

A partire dal 26 luglio 2021, nel distretto di Caia è in corso un’epidemia di colera causata principalmente dalla pratica della defecazione all’aperto, dal consumo di acqua torbida non trattata, dalla mancanza in alcune zone di pompe e fontane e dalla scarsa igiene alimentare e ambientale. Tutti i partner sanitari sono stati chiamati a fornire aiuto e sostegno in termini di risorse umane e finanziarie, al fine di contenere la situazione di emergenza.

Durante gli ultimi mesi dei 2021, gli attivisti dell’Associazione Mbaticoyane hanno svolto numerose attività di sensibilizzazione in diversi quartieri del distretto.

Attività:
  • Incontri con i leader comunitari e religiosi e con la popolazione;
  • Realizzazione di riunioni quotidiane per fare il punto sulle attività tra tecnici, medici e partner sanitari;
  • Formazione di gruppi di sostegno per la sensibilizzazione porta a porta della comunità sul tema del risanamento ambientale (costruzione di latrine, dispense, smaltimento dei rifiuti ecc.);
  • Distribuzione di cloro alle persone e presso le pompe per il trattamento dell’acqua;
  • Raccolta di campioni per l’analisi delle acque;
  • Accompagnamento dei pazienti dimessi e disinfezione tramite cloro delle loro case per evitare la trasmissione della malattia alle loro famiglie e ai vicini;
  • Sondaggio giornaliero sul numero di pazienti con sintomi riconducibili alla malattia e segnalazione della loro residenza per le operazioni di disinfezione;
  • Attività di sensibilizzazione comunitaria sulla prevenzione e incoraggiamento della popolazione a corrette prassi igienico-sanitarie.

Tutte queste attività sono svolte da tecnici sanitari, medici e attivisti. Oltre a questo, il CAM ha messo a disposizione un auto e personale tecnico dell’area sanitaria su base giornaliera, oltre alla costante disponibilità degli attivisti per il lavoro di sensibilizzazione della comunità e le altre attività pianificate dal “Serviço Distrital de Saύde, Mulher e Acção Social” del distretto di Caia.