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Nell’augurare buone feste a tutti gli amici del CAM, ai collaboratori vecchi e nuovi, al personale di Caia, a finanziatori, volontari, sostenitori, partner, compagni di strada… vogliamo condividere le riflessioni dello scrittore Mia Couto che qualche anno fa hanno colpito particolarmente un membro del nostro direttivo, Giovanna Ceol, tanto che ha voluto tradurre il testo dal portoghese e metterlo a disposizione di tutto il CAM (vedi sotto come richiedere la pubblicazione).

Estratto da una lectio magistralis dello scrittore mozambicano Mia Couto del 2005, “Le sette scarpe sporche” è un testo che parla di riscatto, di fiducia, di orgoglio, ma anche di consapevolezza, rispondendo alla domanda: “Cosa serve per il cambiamento dentro e fuori dall’Africa?”.

Il CAM assieme a tanti amici, collaboratori, partner, volontari, lavora da anni con e per l’Africa. Ci siamo sempre sforzati, innanzitutto, di conoscere e cercare di capire la diversità con cui ci rapportavamo e poi di rinforzare, attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze e di modalità del fare, la fiducia nelle capacità personali e l’orgoglio dell’autonomia. Condividiamo questo testo come riflessione stimolante per tutti noi e per il nostro impegno.

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Scrive Couto: Non possiamo che essere ottimisti e fare quello che i brasiliani chiamano “alzarsi, scuotere la polvere e partire per la vetta”. E di cime in Trentino ne sono state scalate tante. Buona continuazione allora a noi e ai nostri compagni di strada mozambicani nello scalare vette insieme.

Trento, dicembre 2013

Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus

Il testo – fascicoletto di 37 pagine con testo originale portoghese e traduzione italiana – è disponibile negli uffici CAM (a partire dal 7 gennaio) oppure su richiesta via mail nel formato pdf.