Nei mesi di settembre e ottobre, numerosi membri dello staff di coordinamento del CAM in Italia ed in Mozambico hanno dedicato il loro tempo ad approfondire, attraverso corsi online o in presenza, una tematica molto delicata: quella della Prevenzione contro lo Sfruttamento ed Abuso Sessuale (PSEA è l’acronimo inglese). Che ci crediate o meno, nessun ambiente, lavorativo o quotidiano che sia, è totalmente esente dall’insorgere di illeciti di questo tipo: una corretta informazione è la prima arma di prevenzione.

Seguendo l’esempio delle grandi ONG internazionali, anche il CAM ha deciso di fare la propria parte e di impegnarsi al massimo per aumentare la consapevolezza dei propri dipendenti, collaboratori e beneficiari. Con il prezioso aiuto dello staff di UNICEF, è stato attivato un percorso che mira a formare ed informare sulla tematica gli operatori, i partner implementatori, i fornitori e tutti coloro che beneficiano direttamente ed indirettamente delle azioni dell’associazione. 

Con un lavoro di squadra multi-livello, il CAM si è inoltre dotato di due policy interne: una che delinea le norme e le linee guida adottate dal team a prevenzione, identificazione e condanna di soprusi sul lavoro; l’altra a tutela dei Whistleblower, ovvero tutti coloro che, in buona fede ed in via confidenziale, segnalano casi sospetti di sfruttamento e/o abuso sessuale. Infine, sono stati rafforzati o creati nuovi strumenti di comunicazione rivolti ad operatori e beneficiari (poster, contatti email e telefonici dedicati) per favorire eventuali processi di denuncia o segnalazione.

 

Talvolta, l’omertà non è frutto del poco coraggio, bensì di visioni culturali differenti o consuetudini consolidate che rendono questi atti “normali. Le formazioni sono state occasioni per aumentare la consapevolezza e per dimostrare che illeciti di questo tipo possono compromettere non solo l’integrità delle persone, ma anche i risultati ottenuti in questi anni grazie al duro lavoro del CAM.

In ultimo, ma non meno importante, si è cercato di convogliare il messaggio fondamentale che denunciare o segnalare un illecito, per quanto difficile, rimane senza alcun dubbio la soluzione migliore per preservare un sano ambiente lavorativo. Nel caso delle vittime di abuso o sfruttamento la denuncia non è soltanto una grande prova di coraggio, ma è anche un atto di grande resilienza personale e sociale.

Per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ci impegniamo a diffondere questa campagna di comunicazione internamente al CAM, convinti che la violenza si combatte ogni giorno a partire dai luoghi che frequentiamo abitualmente.

                                                                                           Sofia Rinaldi