La passata di pomodoro  è un ottimo sistema di conservazione del pomodoro in esubero. È uno dei semplici sistemi per fare in modo che l‘aumento di produzione agricola, ottenuta grazie all’impiego di migliori tecnologie, possa tradursi in reale aumento di disponibilità dei prodotti.

In una realtà come quelle di  Caia, la passata non è ancora molto usata e si consumano soprattutto pomodori freschi (il consumo di pomodoro è stato introdotto nell’area solo di recente). Per  assenza di sistemi di frigo-conservazione, quindi, la maggior parte dei prodotti orticoli invenduti viene mandata al macero. La passata permette, invece, di essere venduta e consumata nei mesi in cui il clima non consente la produzione ottimale di orticole, in genere verso novembre.

Quest’anno a seguito di una forte produzione di pomodoro fresco, l’azienda CDAC – Centro de Desenvolvimento Agro-Pecuario de Caia –  gestita dal CAM ha varato il progetto di trasformazione e conservazione del pomodoro, producendo circa 300 bottiglie (si sono riutilizzate bottigliette di birra raccolte nel distretto).

Intervistiamo Matteo Angri, responsabile del settore rurale del CAM.

Domanda: Come si è svolto il progetto e che risultati ha prodotto?

Risposta: Il progetto ha cercato di utilizzare semplici strumentazioni di tipo casalingo, come passatrici manuali e tappabottiglie a corona, in modo da rendere facilmente accessibile tale tipo di attività e diffondere tale pratica presso la comunità locale. La produzione del pomodoro in salsa è un sistema ancora nuovo, ma si sta diffondendo a poco a poco, soprattutto con il nostro impegno nella formazione attraverso lezioni e work-shop comunitari. La popolazione inizia a rendersi conto dell’importanza e dei benefici della conservazione dei prodotti.

Domanda: Qual è la produzione di pomodori del CDAC?

Risposta: I pomodori utilizzati per la passata sono stati tutti autoprodotti nell’azienda CDAC, che si trova a Murraca. Fin dal 2008, anno di fondazione dell’azienda, si è cominciato a produrre pomodori con volumi di produzione via via maggiori. La raccolta di quest’anno, iniziata a fine giugno e protratta per quasi tutto il mese di luglio, è stimata per circa 2000 kg di pomodori, su una superficie di circa un ettaro, ovvero un terzo dell’area totale dell’azienda adibita ad orticole.

Domanda: Come avviene la distribuzione e commercializzazione della conserva?

Risposta: La distribuzione verrà fatta con i mezzi in dotazione verso il mese di ottobre-novembre e per ora solo nel distretto di Caia, prendendo in considerazione prevalentemente mercati e qualche ristorante.

Domanda: Come viene utilizzata la passata dalla comunità?

Risposta: Il pomodoro oggi si sta diffondendo molto in cucina per dare colore e sapore, quindi la passata viene impiegata per la preparazione di piatti tipici come surrogato del pomodoro fresco.

Ecco un esempio di una squisita ricetta tipica: Caril de Frango – Curry di pollo
Ingredienti per 4 persone:
1 pollo
3 cucchiaini di polvere di curry
olio di semi o di oliva (ma nella cucina indiana non si utilizza l’olio di oliva!)
1 cipolla tritata
1 cucchiaio di polpa di pomodoro
2 dl di latte di cocco
1 spicchio di aglio
coriandolo
sale

Preparazione:
Tagliare a pezzi il pollo, togliere la pelle e insaporirlo con un cucchiaino di polvere di curry. Soffriggere la cipolla tritata nell’olio. Quando la cipolla inizia a dorarsi aggiungere il pollo e mescolando far dorare tutto insieme. Spargere sopra il resto del curry e la polpa di pomodoro e mescolare. Tritare l’aglio e il coriandolo insieme al sale grosso e aggiungerli al curry. Lasciare cucinare a fuoco molto lento, coperto e senza aggiungere acqua: l’acqua della cipolla e dello stesso pollo dovrebbe essere sufficiente. Quando la carne sarà cotta, aggiungere il latte di cocco e lasciare cuocere altri 5 minuti.
Aggiustare di sale o di aromi e servire caldo!

Bom Apetite!

Utilizzando questa ricetta come base si può fare il “caril” (curry) di tutto: gamberetti, pollo, granchio, agnello… Non abbiate paura di sperimentare!

E’ importante utilizzare una buona miscela di curry: generalmente quelli che si trovano nei negozi etnici sono meglio di quelli proposti dalle classiche marche di spezie. In Mozambico è molto utilizzata la marca “Rajah”.

E per accompagnamento, la cosa migliore è il riso basmati oppure il pane papadum indiano!