da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 26 Ago 2016 | Progetti in Mozambico
In questi mesi estivi, la popolazione di Caia ha accolto con grande piacere due figure istituzionali importanti: la Governadora di Sofala Maria Helena Taipo, e il Presidente Mozambicano Filipe Jacinto Nyusi. Ecco il racconto delle giornate scritto dal nostro Julai. Buona Lettura!
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La Governadora Maria Helena Taipo è stata accolta nella cittadina di Caia dalla popolazione, da diversi membri del governo del distretto e dai rappresentanti sia del Consorzio Associazioni con il Mozambico sia del progetto SOMiCA. Dopo un caloroso benvenuto come la tradizione mozambicana vuole, la Governadora si è diretta a Murraça dove ha parlato con la popolazione e ha attribuito alle comunità locali il DUAT (diritto ad utilizzare e beneficiare dei terreni). In una sua seconda visita, avvenuta nel mese di luglio, la Governadora Taipo, assieme ad alcuni direttori provinciali, ha avuto l’occasione di visitare nuovamente la città di Caia e, soprattutto, i campi agricoli dell’associazione Juvenil di Sombreiro, gruppo agricolo coinvolto nel progetto SOMiCA.
Il Presidente Mozambicano Filipe Jacinto Nyusi, invece, ha fatto visita alla cittadina di Caia nei giorni 23 e 24 agosto. Anche in questa occasione la folla era tanta!
Dopo la visita del Centro de Investigação e Transferência de Tecnologias Agrárias e la Escola Profissional Agropecuária de Caia (EPAC) a Murraça, il Presidente ha parlato alla popolazione sottolineando che a Caia ci sono tutte le condizioni per avviare la produzione e la fornitura di prodotti ad altri mercati provinciali, grazie alle competenze tecniche agricole della popolazione e la ricchezza delle fonti idriche (vedi il fiume Zambesi). Per incrementare ancora di più la competenza tecnica e agricola, alcuni giorni prima della visita del Presidente, il governo aveva donato un macchinario agricolo all’ EPAC, con l’obiettivo di incrementare il contributo di tale istituto all’ istruzione e alla formazione di tecnici agricoli per promuovere sia la produzione che la produttività.
Non è mancata, anche in questa occasione, una visita ai campi sperimentali del progetto SOMiCA nella zona di Sombreiro, seguiti dall’associazione Juvenil. Dopo la visita, il Presidente si è detto soddisfatto del lavoro, e ha incoraggiato il gruppo a continuare con le attività, stimolandoli a proporre nuove iniziative quali l’acquacoltura.”
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 29 Lug 2016 | Progetti in Mozambico
Durante i primi giorni di Luglio, le prime motobombas sono state consegnate ai gruppi di contadini del progetto SOMiCa, ed Elisa ci racconta la giornata! Buona lettura!
Ad inizio luglio, ho avuto un incontro con le donne del gruppo Nbatiphataneni (che in chisena significa “uniamoci”). In genere qualche giorno prima faccio un colpo di telefono per ricordare il nostro appuntamento, e questa volta era stato un po’ complicato perché mi avevano lasciato il numero di un tipo che non aveva ben capito il mio messaggio.
Quindi arrivo al punto di incontro alle 8 del mattino e non trovo nessuno. La Rainha di Sombuleiro (autoritá locale) spiega ad Elias, mio collega del CAM, che le donne sono andate al campo a prendere dei tubi, per portarmeli. Ma io non glieli avevo chiesti! Mah… decidiamo di andare loro incontro e infatti le troviamo per la strada. Montano tutte nel cassone, per tornare al nostro punto di ritrovo. E iniziano a cantare!! Ogni volta lo fanno, e ogni volta mi trasmettono un’emozione, un’energia che fa bene! Mi rendo conto che cantano il mio nome, e afferro la parola motore. Mah… magari sono contente di farsi un giro in macchina, cosa rara, e stanno cantando che sto dando loro un passaggio.
Quando scendono dalla macchina continuano con i canti e iniziano anche a ballare. E’ un festa!!!
Chiedo ad Elias di tradurmi cosa stanno cantando, perché colgo il mio nome, tubi e motore, ma non afferro il rebus musicale e lui mi dice che stanno cantando “Dona Elisa, ecco, abbiamo i tubi, ora ci manca solo la moto pompa” (il motore!!!)
Sono morta dal ridere!
Questo gruppo é parecchio debole, ha risorse scarsissime e difficoltá a gestirle, queste donne tendono a chiedere tanto aiuto per qualsiasi cosa, e sempre di piú, ma al tempo stesso dimostrano molto interesse, presenza… e soprattutto originalitá e simpatia nella formulazione di un bisogno!! Non so se l’abbiano fatto perché ho chiesto loro di insegnarmi la danza tipica di qui, quindi hanno capito che mi interessano molto la musica e le loro tradizioni. Fatto sta che mi son piaciute!
Gli agricoltori di tutto il distretto stanno soffrendo a causa della secca, ci sono seri problemi per l’irrigazione e Guido, il nostro Capo progetto, ha sudato sette camicie per studiare una soluzione che potesse far fronte a questa necessitá. E mentre ero con le donne canterine, lui da Beira aveva appena fatto arrivare via treno merci le moto pompe! Ullallá! Ho colto l’occasione per dare loro questa bella notizia canticchiandola sulla loro stessa melodia, e allora si che si é respirato un clima di festa!!
Festa ufficializzata il 12 e il 13 luglio, giorni importantissimi per i gruppi di produttori di Murr
aça e Sombuleiro che hanno ricevuto, in cessione, le famose moto pompe. Abbiamo riunito tutta l’equipe SOMiCa, al completo anche di tecnici agricoli e mobilizzatori sociali, e siamo andati assieme a fare la consegna, previa spiegazione ai beneficiari delle regole di gestione per l’uso delle pompe e firma del contratto di uso. É stato molto bello vedere gli sguardi concentrati dei contadini, intenti ad ascoltare gli accordi, attenti nell’osservare le pompe, vedere i sorrisi all’avvio delle pompe, sentire gli applausi e le tipiche urla di gioia delle donne. Ci sono cose che non si spiegano molto a parole, bisogna viverle, o almeno vederle…
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 11 Lug 2016 | Progetti in Mozambico
Un breve aggiornamento da Caia! a voi gli aggiornamenti dalla nostra collaboratrice Elisa. Buona lettura!
“É quasi passato un mese dalla missione dei nostri referenti in Italia, Luciano e Claudia, e non sembra vero! Quando si é occupati il tempo vola, e qui a Caia nell’ultimo mese oserei dire che siamo stati piú che occupati.
Per quel che mi riguarda, sono iniziate le attività di rafforzamento delle realtá associative dei gruppi di produttori che hanno preso parte del progetto e che stanno coltivando ortaggi. Nei semenzai i pomodori, i fagiolini, le rape, i cavoli e gli altri ortaggi son giá germinati, la maggior parte é giá stata trapiantata nei campi arati ed erpicati dal CDAC, uno dei nostri partner locali, quindi é il momento sondare il terreno con i gruppi, capire quanto salde sono le loro radici, quale linfa vi scorre dentro e di cosa hanno bisogno per crescere ancora di piú.
Per i primi incontri mi sta accompagnando Elias, il responsabile del settore socio-sanitario del CAM qui a Caia. É una presenza utilissima per me, perché ha una grandissima esperienza con le comunitá e parla fluentemente chisena, il dialetto locale, quindi puó farmi da interprete. Io sto studiando eh?
Per i primi incontri mi son imparata almeno le domande chiave in lingua locale, in modo da rompere un po’ il ghiaccio, e i giorni della settimana, cosí ad ogni fine attivitá possiamo decidere insieme quando rivederci.

Il primo incontro é uguale con ogni gruppo, invito tutti i partecipanti (proprio tutti, so essere un gran rompiscatole) a rispondere a tre domande base: chi siamo? Dove vogliamo arrivare, quali sono i nostri obiettivi? Cosa ci serve per raggiungerli?
Eh, tre domande base, identiche, ma son domande che fanno affiorare di tutto e di piú.
Ogni incontro inizia nello stesso modo, ma apre un mondo diverso, si sviluppa in modo diverso, aprendo prospettive, evidenziando a volte delle opportunitá, altre volte delle criticitá, o un bel mix di tutto.
C’é chi ha le idee ben chiare, obiettivi alti e sogna di diventare un impresario, e c’è chi mi guarda e mi chiede che senso ha porsi degli obiettivi troppo grandi se poi puó succedere, come negli ultimi mesi, che le piogge scarseggiano e si perde la produzione. C’é chi non sa come definirsi, come definire il gruppo di cui fa parte, ma piú per una questione di non essersi mai posto la domanda. C’é chi nel bel mezzo delle chiacchiere realizza sorridente che é interessante farsi queste domande, capire il presente, sognare il futuro e disegnare insieme il cammino per raggiungere un meta comune.

Non é sempre facile, perché sto molto attenta a non influenzare le risposte, a far si che quello che metto blu su bianco sia veramente ció che i partecipanti degli incontri mi raccontano, e a volte mi trovo davanti persone talmente prove di risorse che non riescono a pensare a come gestirle, caso riuscissero ad averle a lungo termine. Ma siamo qui per questo no? Ogni criticitá é uno stimolo, per la serie “non esistono problemi, solo soluzioni” e quando le soluzioni son ragionate assieme e cucite sulla realtá, sono piú a portata di mano, e sostenibili nel tempo.
Un’altra cosa interessantissima a cui ho presto parte in questo ultimo mese é stata una dimostrazione culinaria promossa dal CAM, rivolta alle mamme della comunitá, in cui si insegnava come fare delle pappe usando come base una sorta di polenta. É stato molto interessante, e fondamentale per capire come impostare le attivitá di educazione alimentare, che son giá in fase di preparazione in collaborazione con la Direzione di Salute di Caia. E sono in cantiere anche le azioni micro finanza, visto che un obiettivo presentato da tutti i gruppi finora é la creazione di un fondo.
La prossima settimana entreranno ufficialmente nell’equipe Ana e Francisco, che mi affiancheranno nelle attivitá sociali. Hanno giá partecipato a qualche incontro, per iniziare a vedere nella pratica che tipo di attivitá realizzare con i gruppi di produttori.
Che dire? Stay tuned perché qui di novitá ce ne sono quotidinamente ;)”
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 6 Nov 2015 | Progetti in Mozambico
Martedì 3 novembre a Bologna, presso la sede di Granarolo, si è tenuta una riunione con l’obiettivo di iniziare a costituire una “alleanza” di soggetti privato-pubblico-associazioni finalizzata al delineare e poi accompagnare un progetto di supporto alla filiera allevamento e trasformazione lattiero-casearia a Beira (Mozambico).
Numerose le realtà presenti: la Vicepresidente dell’Assemblea parlamentare paritetica Acp-Ue Cecile Kyenge, l’assessore della Regione Emilia Romagna all’agricoltura Simona Caselli, un’ampia rappresentanza di Granarolo tra cui il presidente Gianpiero Calzolari, l’Associazione Italiana Allevatori con il direttore Paolo Scrocchi, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura con il presidente Massimo Goldoni, Confcooperative/Coopermondo con il direttore Danilo Salerno, il vicepresidente di CEFA onlus Luciano Sita e CAM onlus con il presidente Paolo Rosatti, nonché diversi altri collaboratori di tutti i soggetti rappresentati.
L’iniziativa nasce da un intreccio di relazioni, collaborazioni ed amicizie che uniscono gli attori: in particolare dalla lunga esperienza di collaborazione tra Granarolo e CEFA che ha portato al bellissimo progetto vincitore delle best practice di Expo (cfr. articolo su Africa Milk Project), poi dalla nuova collaborazione per il lavoro in Mozambico tra CEFA e CAM che ha portato già all’approvazione di un nuovo progetto sul supporto ai contadini nella produzione di sesamo, ortaggi e miele nel distretto di Caia, infine dalla positiva esperienza di FEDERUNACOMA per la fornitura di mezzi agricoli per un centro di meccanizzazione in Congo.
Dopo l’incontro i prossimi passi saranno la costituzione di un tavolo tecnico e poi la strutturazione del progetto specifico che lavorerà con gli allevatori a Beira e con la cooperativa di raccolta, trasformazione e commercializzazione Copoleite, nato dopo una missione di pre-fattibilità di CEFA-AIA-CAM a luglio scorso.
Vedi anche l’articolo di Coopermondo.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 16 Ott 2015 | Progetti in Mozambico
Dopo 5 anni dalla sua creazione, la “Caixa Financeira de Caia” (CFC) continua a raccogliere grande successo tra i membri della comunità di Caia. Numerosi, infatti, sono i pareri positivi espressi non solo dai rappresentanti istituzionali ma anche dai commercianti del distretto di Caia.
“Uma autêntica história de sucesso” Queste sono le parole di Doussone Npungo, commerciante di accessori e pezzi di ricambio per motocicli. Inizialmente venditore di abiti usati, grazie ai finanziamenti della CFCaia è riuscito a dedicarsi alla vendita di accessori per moto dato l’aumento della domanda in questo ambito, diventando un agente economico di successo nel distretto di Chemba. Grazie ai suoi profitti e grazie ai prestiti dati dalla CFCaia, il signor Npungo è riuscito a costruire un’abitazione in muratura e a comprare un furgoncino che utilizza per la sua nuova attività commerciale di trasporti da Chemba al resto della provincia, aiutando cosi altri membri della sua comunità negli spostamenti.
Anche Nito Lambane, commerciante di Lambane distretto di Chemba, ha sottolineato il cambiamento positivo della sua comunità con l’avvento della CFCaia. I finanziamenti che la CFCaia offre, hanno dato la possibilità di incrementare le attività di allevamento di bestiame e la produzione alimentare con un conseguente aumento del reddito delle famiglie. I profitti ricavati, infatti, vengono utilizzati sia per ampliare le aree da coltivare sia per ridurre la vulnerabilità delle famiglie.
Le attività della CFCaia sembrano non essere solo prettamente finanziarie. Secondo il signor Lambane, infatti, le attività di CFCaia hanno portato grandi insegnamenti a Chemba. Dello stesso parere è il signor Nito Luis Nota, commerciante di abbigliamento.
Raccontando la sua personale esperienza, il signor Nota ha raccontato di aver trovato notevoli difficoltà nel rimborsare il credito che gli era stato dato, non solo perché le attività di vendita nel suo negozio erano diminuite, ma anche perché assieme ad alcuni commercianti della zona ritenevano che i termini di rimborso del credito erano abbastanza ristretti, e l’assenza della assicurazione sul credito in caso di morte del mutuatario ancora insolvente, o addirittura in caso di fallimento confermato risulta essere un grande problema, a cui si potrebbe apportare dei miglioramenti. Tuttavia, attraverso le azioni di pignoramento in caso di inadempimento, si è arrivati a migliorare la selezione dei soggetti per l’assegnazione dei prestiti e ad un impegno maggiore nel rispetto dei piani personali di ammortamento.
Inoltre, i servizi finanziari di CFCaia hanno aiutato a combattere la fame attraverso il finanziamento nel settore agrario e commerciale. Grazie ai finanziamenti della CFCaia, il signor Nota ha visto aumentare il volume della fornitura di merce e di conseguenza le vendite, dandogli la possibilità di acquistare una motocicletta che lo agevola negli spostamenti per raggiungere i suoi clienti o portare la sua famiglia all’ ospedale in caso di necessità. Infine, i finanziamenti di CFCaia hanno contribuito al miglioramento delle costruzioni delle attività commerciali, passando dalle precedenti capanne in paglia, alle costruzioni in muratura coperte da lamiere zincate.
Vedi anche:
Una giornata con la Caixa Financeira (aprile 2014)
5 anni con la Caixa Financeira de Caia (agosto 2015)
5 anni con la Caixa Financeira de Caia: le testimonianze – parte 1 (settembre 2015)
5 anni con la Caixa Financeira de Caia: le testimonianze – parte 3 Giancarlo Finazzer, membro del Conselho fiscal (novembre 2015)