In occasione della recente edizione del Corso di Lingua Portoghese e Cultura Mozambicana, abbiamo fatto una chiacchierata con Feleciano Januário, collaboratore del progetto InovAção Circular a Beira, facendoci raccontare ciò che fa e qual è il panorama delle startup della città.
Tra il 2014 e il 2015 Feleciano, allora ventiduenne, ha fondato la sua impresa, Feluja, che offre vari servizi informatici. In seguito ha conosciuto altri giovani imprenditori, incontrati soprattutto in occasione di fiere ed eventi, che hanno sentito la necessità di unirsi e da lì è nato l’incubatore di impresa Hub Link, nel 2017. Hublink, che oggi conta 5 membri fondatori, ha lo scopo di aiutare altri giovani imprenditori ad avviare, ed “accelerare” la loro attività, ponendo attenzione agli aspetti di sostenibilità sociale ed ambientale.
Uno delle iniziative più belle promosse dalla rete nei suoi primi anni di attività sono state le “connessioni”, eventi di scambi di esperienza dove si raccontano testimonianze di successo. La rete di “giovani di Beira per Beira” lavorava bene, all’epoca non erano ancora legati a progetti nazionali o con riferimento alla capitale Maputo, ma avevano intenzione di espandersi nelle vicine province di Chimoio, Tete, Zambese. Poi a marzo 2019 è arrivato il terribile ciclone Idai, che ha devastato la città di Beira, gli uffici, le infrastrutture. Per quasi un mese è mancata l’acqua corrente, la benzina, molte volte l’elettricità e la rete internet. Questa tragedia ha impattato molto sul lavoro di piccoli imprenditori. Alcuni sono riusciti a resistere e in qualche caso a trasformarsi puntando molto sulle piattaforme digitali, e in molti casi sono arrivati anche supporti finanziari ed operativi dall’estero, nei progetti di intervento post-ciclone, ma poi nel 2020 è arrivata la pandemia da covid-19 danneggiando molte attività che erano faticosamente ripartite.
Incoraggiamo l’imprenditorialità tra i giovani per ridurre significativamente la disoccupazione giovanile e la povertà, sostenendo iniziative che contribuiranno a sradicare le disuguaglianze in Mozambico, in particolare a Beira.
Feleciano è un giovane che non si ferma mai, oltre alla sua impresa, alla collaborazione con il CAM per il progetto InovAção Circular (IAC), ad essere parte di Hub Link e a lavorare per l’Università Zembeze di Beira è anche delegato provinciale dell’associazione nazionale giovani imprenditori. Attraverso quest’ultimo impegno cerca di agire per dare delle opportunità in provincia di Sofala e in altre zone del centro-nord del Mozambico, visto che la maggior parte degli eventi, delle formazioni, delle opportunità a livello nazionale si tengono a Maputo. La capitale è decentrata e distante per tantissimi giovani imprenditori di altre zone del paese.
Il progetto InovAção Circular, all’interno del quale Feleciano si occupa sopratutto del rafforzamento dei due incubatori e acceleratori di impresa beneficiari del progetto, nei quali ha seguito anche la fase di creazione, e ha tra i suoi obiettivi anche il supporto alle reti femminili di impresa. Non disponiamo di dati affidabili sulle imprese gestite da donna, ma Feleciano racconta che ci sono alcune realtà dinamiche e in crescita con cui il progetto IAC collabora, attive in ambiti quali la produzione e processamento di alimenti (ad esempio una piccola imprenditrice produce e commercializza burro di arachidi), catering, importazione e commercio di pesce, realizzazione di oggetti di riciclo creativo con le lattine.
Buon lavoro a Feleciano, con l’augurio che il 2023 sia un anno di crescita positiva per le tante realtà ad impatto sociale che lui, gli amici di Hub Link e il progetto IAC supportano!