Un asilo per crescere – sostegno a distanza dei bimbi delle escolinhas!

100_2702Dopo il “gemellaggio” tra l’escolinha Lar Dos Sonhos, nel quartiere di Chirimba I a Caia con l’associazione APIBIMI, un’altra delle nostre quattro “scuolette” viene adottata da una associazione partner, potendo così appoggiare le attività, i costi per gli insegnanti, per le merende, la manutenzione e i materiali.

CEFA onlus ha deciso di sostenere, attraverso il meccanismo del Sostegno a Distanza ed il coinvolgimento di 50 famiglie, l’escolinha di Amilcar Cabral che ospita 167 bambini.

Il CEFA da molti anni gestisce un programma di Sostegno a Distanza in diversi Paesi in cui opera, programma che si integra con i progetti realizzati in loco beneficiando le comunità nelle quali i progetti sono attivi. Il processo di collaborazione iniziato tra CEFA e CAM nel corso del 2014 ha portato alla proposta di progetti agricoli da realizzare nell’area di Caia e parallelamente si è deciso di iniziare gradualmente ad intervenire insieme anche in altri settori. Un nuovo passo è quindi la decisione di utilizzare parte dei fondi del SAD finora investiti in Sud Sudan – un progetto che è ora autonomo finanziariamente – per supportare uno dei Centri per le attività pre-scolari del progetto “Escolinhas”. Al momento il CEFA non opera ancora con proprio personale in Mozambico, per cui si farà riferimento alla struttura operativa del CAM a Caia per portare avanti le attività dal punto di vista operativo e amministrativo.

Come funziona il Sostegno a Distanza? Si tratta di avvicinare al progetto delle famiglie italiane che si impegnano con un sostegno mensile o annuale a supportare i costi di funzionamento di una struttura educativa. Ad ogni famiglia viene abbinato un bambino, trasmettendo delle informazioni su di lui e sul suo percorso scolastico. Non si tratta di un sostegno economico diretto a quel bambino, una questione di difficile gestione e che creerebbe disparità: il bambino riveste quindi più un ruolo di “testimone” del progetto e racconta una storia di come si vive in quella comunità.

Al sostenitore vengono inviati da CAM/CEFA due report all’anno dai volontari sul campo e periodicamente una newsletter che racconta le attività e i progressi del progetto. La quote proposta per l’appoggio al progetto è di 320 € l’anno.

In Trentino è anche possibile sostenere le escolinhas attraverso APIBIMI con la modalità “sostegno ad un progetto” che non è abbinata ad un singolo bambino ma all’intera escolinha Lar Dos Sonhos.

Scheda PDF Lar 2014SAD Mozambico

Per informazioni:
CEFA http://www.cefaonlus.it/
sadcefa@cefaonlus.it
Tel. 051 520285
CEFA Onlus – Via Lame 118, 40122 Bologna

APIBIMI http://www.apibimi.org/
apibimi@unimondo.org
Tel. 0464 412200
APIBIMI onlus – Via Ponta 49, 38060 Volano (TN)

10 anni di escolinhas – chiusura del progetto PPS: due serate di incontro e festa a Trento

Il CAM Trento invita tutti gli amici e i volontari a due serate speciali, dedicate ai settori socio-educativo e socio-sanitario lunedì 29 e martedì 30 giugno, per festeggiare insieme i 10 anni del progetto escolinhas e la chiusura ufficiale del Progetto di Promozione della Salute comunitaria PPS.
A seguire i due inviti:

Carissimi amici!

IMG_2356 (Small)A conclusione del percorso ricco, creativo e interessante, del progetto sperimentale di Promozione della Salute Comunitaria (PPS) vorremmo incontrarci per condividere l’esperienza, ascoltare le testimonianze, vedere le immagini e conoscere dati e risultati.

Con l’occasione faremo anche il punto sulle attività dell’intero settore socio-sanitario a Caia, che in queste settimane iniziano una nuova avventura: proseguire nell’autonomia senza l’appoggio di un “consulente” espatriato CAM.

Vi aspettiamo lunedì 29 giugno alle 18 presso la sede del CAM (Maso Visintainer – CLA) per salutare Claudia che conclude la sua collaborazione con il CAM, per incontrarci e festeggiare insieme!

L’invito è esteso a quanti in questi anni hanno, a vario titolo, seguito i progetti del settore, ma anche a tutti i simpatizzanti CAM e a coloro che desiderano conoscere per la prima volta questi progetti.

E’ gradita conferma della partecipazione.

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Carissimi amici!

1giu14Nel 2005 aveva inizio ufficialmente l’avventura del “Lar dos Sonhos na sombra dos Embondeiros”, il focolare dei sogni all’ombra dei baobab: la prima escolinha avviata dal CAM a Caia, cui presto sono seguite altre tre in differenti bairros della cittadina. Nel 2015, dieci anni dopo, le escolinhas più “mature e rafforzate” si apprestano ad affrontare una nuova sfida: proseguire il lavoro con maggiore autonomia – e responsabilità -.

In occasione del rientro in Italia di Claudia Aloisio vi invitiamo ad una serata dedicata alle escolinhas, con foto, video, testimonianze e con un resoconto di 10 anni di attività.

Vi aspettiamo martedì 30 giugno alle 18 presso la sede del CAM (Maso Visintainer – CLA) per incontrarci e festeggiare insieme!

L’invito è esteso a quanti in questi anni hanno, a vario titolo, seguito i progetti del settore, ma anche a tutti i simpatizzanti CAM e a coloro che desiderano conoscere per la prima volta questi progetti.

E’ gradita conferma della partecipazione.

Paulino all'Università… bom trabalho e boa sorte!

Paulino all'Università… bom trabalho e boa sorte!

P 5Ce l’ha fatta! Un nuovo educatore delle escolinhas di Caia è ora all’università. Da aprile, inizio dell’anno accademico mozambicano, Paulino José Rodrigues è il secondo educatore che, grazie ad una nuova borsa di studio finanziata da amici e parenti di una ex lavoratrice del Consorzio, si iscrive ad un corso ‘a distanza’ presso l’Universidade Catolica de Moçambique (UCM) di Beira.

Paulino è un tipo tranquillo, lavoratore, serio e addirittura un po’ serioso, però con una vena di giocondità che tiene dignitosamente nascosta ma che lascia scorrere nel gioco, o quando si occupa dei suoi due piccolissimi figli. Da cinque anni è ‘responsabile amministrativo’ delle quattro escolinhas create dal Consorzio a Caia – e non è un lavoro da poco: nel 2014 si è trattato di gestire circa 20.000 euro l’anno (esclusi i salari) per il funzionamento dei quattro asili, che accolgono circa 700 bambini. E’ un lavoro di responsabilità soprattutto adesso che il CAM si prepara a lasciare il progetto all’autonomia locale, e che il personale delle escolinhas ha deciso di creare una associazione locale con l’obiettivo di continuare a gestirle in proprio.

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Gli educatori confezionano dei cappellini per il 1° giugno 2014

Lavorare come educatore non è più, oggi, un qualcosa da fare ‘intanto che…’: nonostante le incertezze sul futuro, i giovani educatori sono riusciti a radicare le escolinhas e a creare un saldo legame con la comunità. Questo è qualcosa che dà molta soddisfazione: con l’aiuto del Consorzio, questi ragazzi hanno migliorato le loro prestazioni e si sono creati una professionalità che non avrebbero potuto raggiungere altrimenti. Anche solo fare un corso per diventare maestro elementare implica che chi si iscrive deve lasciare la famiglia per frequentarlo; quanto all’educazione prescolare, l’amministrazione pubblica non riesce a farsene carico se non nelle città, e le scuole per educatori esistono solo nella capitali provinciali. Così, dopo la scuola secondaria che la maggior parte di loro ha frequentato, che fare? Il lavoro nelle escolinhas era un biscate, un ripiego in attesa che si presentasse un’occasione migliore, magari un’occasione per mollare Caia, andare via, a Beira, in città… Quanto ad iscriversi all’università… beh, restava un sogno, un sogno ben al di là di chi campa di lavoretti e di quello che semina nella propria machamba – che comunque deve servire per tutta la famiglia, fratelli e parenti più poveri inclusi.

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2009, nell’escolinha di Chirimba: bambini e educatori partecipano alla festa del 1° giugno, Giornata del Fanciullo Africano, una festa molto sentita in Mozambico

Eppure era un peccato che i molti talenti di questi ragazzi non potessero svilupparsi, che non avessero gli strumenti per inquadrare l’importanza di quello che stavano facendo, non conoscessero le teorie pedagogiche e i suoi sviluppi, e non potessero essi stessi contribuirvi sulla base della propria pratica; la stessa proposta di associazione potrebbe avere tutt’altra forza se fosse sorretta da maggiori conoscenze teoriche, e le idee e le soluzioni inventate da ciascun educatore e da ciascuna educatrice avrebbero risonanza e considerazione critica maggiori. Così è maturata l’idea di creare delle borse di studio universitarie in studi di pedagogia per chi non solo fosse meritevole da un punto di vista accademico, ma fosse anche assiduo e creativo nel lavoro e avesse buoni rapporti e capacità di comunicazione con gli altri educatori.

Ha cominciato per primo Martinho, il giovane ‘responsabile pedagogico’ delle escolinhas, da subito individuato per l’eccezionale talento naturale per l’insegnamento: Martinho aveva inizialmente declinato la proposta, ancora non ben formulata, per timore di non riuscire a mantenere la madre e i fratelli dopo la morte del padre; due anni fa tuttavia, essendo emersa la possibilità di frequentare i corsi ‘a distanza’ dell’Università Cattolica del Mozambico e quindi di poter continuare col suo lavoro di responsabile pedagogico, egli ha accettato l’offerta privata di una visitatrice dei progetti del Consorzio, e si è iscritto al corso di Pedagogia per l’Insegnamento della Biologia presso il Centro de ensino a distancia della UCM.

Paulino e i colleghi stanno organizzando la procedura per pesare i bambini nella giornata del controllo nutrizionale

 Lo scorso anno invece è stato messo in atto un processo diverso: dopo molta discussione, durante un ‘viaggio della nostalgia’ della ex lavoratrice del Consorzio è stata aperta una sorta di concorso interno a cui hanno partecipato quattro educatori: alla fine è stato selezionato Paulino, il quale, sempre nella modalità ‘a distanza’, ha scelto il corso di Pedagogia per l’Insegnamento di Geografia. Questi corsi, per la loro particolare struttura, hanno durata di quattro anni anziché i tre di un corso di laurea presenziale.

Così ora, sulla strada per Muanza, un distretto tra Caia e Beira dove la UCM ha creato una sede decentrata per i corsi a distanza, Martinho e Paulino vanno insieme, su uno di quei pulmini sovraccarichi di persone, galline, capretti e bagagli che sfrecciano lungo lo sterrato, o sul treno, che trasporta fino a Beira il carbone di Moatize e che, per quanto lentissimo, offre un’alternativa in più ai due studenti delle escolinhas. O meglio, quando è possibile si mettono d’accordo per risparmiarsi un viaggio a vicenda, affidando all’amico i propri elaborati da consegnare o altre incombenze burocratiche da espletare.

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Il programma del primo semestre 2015 appeso in bacheca

Paulino ha davanti a sé l’esempio, e la guida, di Martinho, che nei due anni di frequenza ha avuto un brillante successo accademico pur mantenendo tutti gli impegni della direzione delle escolinhas. Anche alla nuova matricola dunque l’augurio di bom trabalho e boa sorte!, con l’impegno di garantirgli anche nei prossimi quattro anni il sostegno che gli ha permesso di cominciare.

Ricordiamo che il Fondo Borse Studio continua ad essere ‘ospitato’ nel conto corrente del Consorzio Associazioni col Mozambico, il cui numero è: IBAN IT34 P080 1301 8070 0010 0302 139. Indicare la causale e scrivere il proprio indirizzo per avere la ricevuta per gli sgravi fiscali.

Grazie!

Elena Medi

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Al Centro con Martinho

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Paulino all’università con il suo supervisore

Vedi anche l’articolo del 2013 sugli studi universitari di Martinho.

Progetto escolinhas – relazione attività 2014

Progetto escolinhas – relazione attività 2014

RelazioneEscol14Nella relazione annuale del progetto escolinhas, potete trovare la descrizione delle attività seguite durante il 2014, il numero di bambini che hanno frequentato gli asili di Caia, il coinvolgimento delle famiglie, la formazione degli educatori, i costi del progetto… il tutto con tante fotografie e con le testimonianze dei responsabili Martinho e Claudia.

Con l’occasione vogliamo ringraziare tutti i sostenitori che appoggiano il progetto, in particolare l’associazione APIBIMI, Consorzio Lavoro Ambiente e cooperative socie, la Scuola Materna di Miola di Pinè e la Provincia Autonoma di Trento.

DSC00922Stiamo cercando altre scuole materne trentine interessate ad avviare percorsi di “gemellaggio” ospitando attività di cultura Mozambicana (percussioni, fiabe, racconti della vita dei bambini in Mozambico) e che aiutino con piccole raccolte fondi nel sostegno economico degli asili di Caia. Contattateci per saperne di più.

Leggi la relazione (pdf).

C'era una volta – Era uma Vez

C'era una volta – Era uma Vez

Book cover_1Segnaliamo questo progetto del nostro amico e collaboratore mozambicano Amarildo Valeriano Ajasse, che attraverso la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal basso” sta raccogliendo i fondi per pubblicare un libro illustrato di poesia per bambini, in versione bilingue portoghese-italiano.

I fondi raccolti saranno usati per la stampa di 300 copie del libro “C’era una volta – Era uma vez” di cui 50 saranno distribuite gratuitamente in diverse scuole elementari del Mozambico… e anche a Caia!

Il libro sarà pubblicato da Aviani & Aviani editori nella collana “Time For Africa”. Si tratta del secondo libro per l’autore. Il primo – “Conversazioni impossibili” – è stato pubblicato nel 2008 dall’Unione Nazionale degli Scrittori del Mozambico (UNE) e distribuito in Mozambico e in Italia.

Il libro
Autore Amarildo Ajasse
Illustrazioni Alessia Panfili
Traduzione dal portoghese a cura di Alessandra Cerioli
Termine ultimo per le donazioni (pre-acquisto) 4 Maggio 2015

ProduzioniDalBassoVai a questo link per sostenere il progetto pre-acquistando il libro, che sarà presentato sabato 16 maggio 2015 al 28° Salone Internazionale del Libro di Torino all’interno dello Spazio Mozambico.

Nb. per chi risiede in Trentino sarà possibile ritirare il libro prenotato presso la sede del CAM!