L’educazione prescolare in Mozambico… si incontra in Trentino!

20150119_153506Testimonianza di un gradito incontro e confronto, tra teoria e pratica, sul tema dell’educazione prescolare in Mozambico, nelle note di Giovanna Ceol, referente per il direttivo CAM del settore socio-educativo.

Grazie alla collaborazione con l’associazione “Progetto Mozambico onlus” abbiamo avuto l’opportunità di un veloce ma interessante incontro con la delegazione composta da sei professori e stagisti Università Pedagogica di Quelimane. Il gruppo era ospite a Trento la scorsa settimana per approfondire il tema dell’educazione prescolare e visitare una seri di servizi rivolti a bambini della fascia d’età 3-6 anni – scuole dell’infanzia, in primis – e per alcune lezioni tenute da docenti dell’Università di Trento. La visita è inserita nel progetto “Giochiamo e apprendiamo insieme” cofinanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e che prevede, tra gli obiettivi, di sviluppare un modello pedagogico per l’infanzia da implementare nella regione della Zambezia.

L’incontro con alcuni componenti del CAM, da noi richiesto, è stata una preziosa occasione di conoscenza reciproca e di richiesta di futura collaborazione. Infatti il gruppo di docenti presenti a Trento, in collaborazione anche con l’Unicef, sta approfondendo il tema della educazione prescolare per disegnare un modello di scuola dell’infanzia idoneo ad agire in Mozambico, confrontandosi anche con la nuova legislatura scolastica del Paese che prevede, nel sistema scolastico, l’anno prescolare all’inizio della scuola primaria.

Potendo noi disporre di un’esperienza sperimentale di scuola dell’infanzia – le 4 escolinhas in 4 bairros di Caia – di ben 11 anni, abbiamo offerto la possibilità di utilizzare questa preziosa esperienza sviluppata in un ambiente rurale e, contemporaneamente, abbiamo richiesto aiuto per una collaborazione di consulenza al nostro lavoro sul campo. Un supporto che potrà essere sia per quanto riguarda i contenuti “educativi” utilizzati, che per quanto riguarda l’organizzazione del servizio, che per la valutazione dei risultati rispetto al successivo inserimento della scuola primaria. La relativa vicinanza tra il territorio di Caia e la città di Quelimane (anche se localizzati in due province diverse) sembra poter favorire questo scambio.

I professori hanno espresso interesse per l’opportunità e impegno a sviluppare, con reciproco vantaggio, la futura collaborazione. Bello!

Giovanna Ceol – 28 gennaio 2015

Un grazie ad Elia Salvetta e Maria Grazia Emanuelli di PMO per la collaborazione.
Cfr. anche l’articolo sul blog di Progetto Mozambico onlus

Natale 2014 – sostieni le escolinhas di Caia o il programma di assistenza sanitaria

Se in occasione del Natale come famiglia, associazione, singolo, ditta… desiderate aiutarci a sostenere i progetti attivi nel settore sociale, qui sotto trovate delle schede che raccontano e illustrano i progetti e delle proposte di appoggio per scegliere eventualmente a quale attività specifica destinare il contributo.

Ricordiamo che le donazioni sono detraibili/deducibili e che per chi lo desidera invieremo durante l’anno qualche aggiornamento sull’andamento dei progetti.

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Per sostenere il nostri progetti: IBAN IT34 P080 1301 8070 0010 0302 139 – indicare nella causale l’eventuale destinazione specifica.

Per devolvere il cinque per mille al Consorzio Associazioni con il Mozambico: Codice Fiscale – 01810670222

Consorzio Lavoro Ambiente per il Mozambico

Consorzio Lavoro Ambiente per il Mozambico

Mostra 1Dal 10 dicembre sui corridoi di Consorzio Lavoro Ambiente, che ospita la sede del CAM fin dalla sua nascita, sono esposte le immagini del Mozambico e del progetto escolinhas per l’iniziativa “CLA para Moçambique” – Volti paesaggi ed emozioni che raccontano i progetti promossi del distretto di Caia dal CAM anche grazie al sostegno concreto di Consorzio Lavoro Ambiente.

La mostra è composta da 25 fotografie a colori o in bianco e nero scattate dai volontari CAM Martina, Isacco e Gianpaolo Rama, tra il 2005 e il 2011. Un modo per ringraziare CLA per tutti questi anni di sostegno, raccontando in immagini i progetti di cooperazione in Mozambico a colleghi, amministratori, visitatori.

Per chi lo desidera le fotografie possono essere acquistate (con ristampa).

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La Casa della Salute – un luogo dinamico di formazione e sensibilizzazione

La Casa della Salute – un luogo dinamico di formazione e sensibilizzazione

CasaSaudeTeatroPer raccontare una delle componenti del programma CAM a Caia nel settore socio-sanitario, le attività della Casa della Salute, vi proponiamo un estratto dalla relazione trimestrale di Claudia Aloisio, che opera come consulente e facilitatrice nel settore. Oltre alla Casa della Salute, le attività dell’area socio-sanitaria comprendono un programma di assistenza domiciliare nel quale operano 22 attivisti, attività di incontro e dialogo con i praticanti la medicina tradizionale, l’appoggio all’associazione Mbatikoyane, composta da volontari, operatori e attivisti impegnati su queste attività ed un programma di educazione comunitaria alla salute.

I corsi proposti presso la Casa della Salute, compresi quelli introdotti nel mese di febbraio, proseguono normalmente con una buona partecipazione. Ricordo che si tratta di iniziative diverse, ma tutte hanno l’obiettivo di attrarre persone (bambini, giovani, donne) a formarsi ricevendo contemporaneamente messaggi di prevenzione sanitaria.

CasaSaudeCulinaria2Durante una discussione avuta con il responsabile locale di settore Elias ho fatto presente la necessità che si facciano per il futuro delle scelte ponderate e coerenti con l’obiettivo di mantenere in vita la Casa della Salute. Ho spiegato che sarà necessario fare delle scelte sulla prosecuzione dei corsi pensando di mantenere attivi solo alcuni di essi, selezionandoli in funzione alla possibilità reale che questi siano parzialmente remunerativi e che possano quindi aiutare la sopravvivenza della Casa della Salute. Elias, probabilmente già sensibile all’argomento in seguito ad una visita tenutasi nel mese di maggio da parte di una delegazione della Provincia di Sofala, ha subito ben compreso le necessità di ridimensionamento e ha già impostato un piano delle attività per l’anno prossimo che riduce alcune attività, considerando quelle che meno rispondono agli obiettivi posti al momento dell’avvio e della mancanza di un ritorno economico. […]

Tra le attività valutate valide e che si desidera mantenere c’è il Corso di Sartoria, avviato quest’anno, che si rivolge ai bambini orfani che quindi non pagano una quota partecipativa ma i capi realizzati durante il Corso vengono venduti e costituiscono pertanto un’entrata di cassa.
Anche il Corso di Inglese è una attività che garantisce delle buone entrate. Gli studenti sono sempre numerosi, tanto da spingerci di anno in anno ad aumentare le lezioni. L’idea per il 2015 è di chiedere una quota di iscrizione a inizio anno di 50,00 Mzn e poi una quota mensile di 40,00 Mzn. Secondo Elias anche il Corso di Culinaria (cucina e nutrizione, con particolare attenzione alla preparazione di pasti per bambini e persone ammalate) dovrebbe proseguire, cambiando le modalità di realizzazione. Le lezioni non si terrebbero più alla Casa della Salute, ma direttamente nelle comunità (come già avviene negli ultimi mesi dell’anno durante il periodo di divulgazione del Corso), sarebbero in questo caso le donne delle comunità a offrire gli alimenti necessari alla preparazione restando a carico della Mbatikoyane e/o del Consorzio il costo della formatrice, Dona Madalena, e di alcuni prodotti di base.
Permarrebbe tra le attività della Casa della Salute anche la piccola biblioteca, che è frequentata dai ragazzi della zona e non è oggetto di grosse spese (se non che bisognerebbe, con il 2015, provvedere all’acquisto di nuovi libri di testo). Anche l’attività di Informazione sui temi dell’HIV/AIDS verrebbe mantenuta in quanto elemento fondamentale delle attività della Casa della Salute e non prevede grosse spese. Anche il Gruppo di Teatro Mbatikoyane continuerebbe con la sua attività, data l’importante impatto che ha nella sensibilizzazione nelle comunità e la presenza di un gruppo forte e affiatato che sarebbe un peccato perdere.

CasaSaudeCulinariaNel mese di Maggio uno dei nostri guardiani della Casa della Salute si è gravemente ammalato, malattia che lo ha portato a perdere la vita nel mese successivo. E’ stato scelto di corrispondere quello che avrebbe dovuto essere il salario del mese di giugno come aiuto alla famiglia in questo triste momento per far fronte alle spese dovute alla malattie e infine ai funerali. Anche i membri dell’associazione Mbatikoyane hanno partecipato con una raccolta fondi per aiutare la famiglia, dal momento che il guardiano era membro dell’associazione. Il lavoro della guardia della Casa della Salute è stato svolto da un collega che si era occupato fino a quel momento di custodire la Machessa della Paragem da Beira. Discutendo con Elias e con il Coordinatore è stato deciso di mantenere anche per il futuro questo stato di cose, la Machessa non ha più un reale bisogno di una guardia fissa, trattandosi ormai di strutture in cui non vengono realizzate attività (dato che gradualmente si sono spostate alla Casa della Salute), si provvederà unicamente a tenere gli spazi puliti dalla spazzatura e dalle erbacce. Il guardiano della Machessa è stato quindi spostato definitivamente alla Casa della Salute. […]

Primo giugno – Giornata internazionale dell'Infanzia – la festa delle escolinhas a Caia

1giugnoDalla tradizionale festa del primo giugno, celebrata sempre con tanto entusiasmo nelle escolinhas del CAM, un reportage da Caia a cura di Julai Jone, del coordinamento locale.

Bambini che spuntano di qua e di là da tutte le parti, giochi, scherzi, canti e danze, colori e bellezza: una vera festa con divertimenti a misura di bambino nelle escolinhas Lar dos Sonhos, Kukomerua, Amílcar Cabral e Daf.

La giornata è stata resa possibile grazie ad una preparazione realizzata congiuntamente tra il coordinamento delle escolinhas e i consigli, questi ultimi composti da genitori/incaricati dell’educazione dei bambini di ciascuna scuola. La festa è dedicata ai bambini ma con la partecipazione di tutti: oltre ai piccoli anche gli educatori e le famiglie hanno condiviso un momento di allegria tutti riuniti nei cortili di ciascuna escolinha.

Un bilancio positivo, considerando la soddisfazione mostrata dai bambini e dalle famiglie” – ha affermato Martino Celestino, Coordinatore delle Escolinhas del CAM a Caia, che quel giorno, oltre a lavorare instancabilmente per la supervisione e l’organizzazione pratica della festa, si è anche unito ai bambini nei festeggiamenti.

Grazie alla creatività degi educatori sono stati realizzati dei graziosi cappellini per tutti i bambini, utilizzando materiale riciclato come giornali e riviste. A dire il vero, non sono stati solo i bimbi ad indossare i cappellini, ma anche i famigliari e tutti gli invitati. Riguardo a questa trovata Martiho ha commentato: “oltre che abbellire la festa, la presenza dei cappellini è servita per insegnare ai bambini che è possibile realizzare delle cose carine riciclando vari materiale”.

Nell’escolinha DAF, la festa è stata particolarmente animata, grazie all’esibizione del gruppo di musica tradizionale “Utse”, composto per la maggioranza da donne del regulado (quartiere) Sacatúcua, delle quali molte sono mamme di bambini che frequentano proprio quella escolinha.

I festeggiamenti sono durati in tutte le scuole fino alle 16, poi il CAM in collaborazione con le famiglie, ha organizzato un pranzo/cena per tutti i bambini, un totale di oltre 700 piccoli!!

Nel frattempo, nel centro della cittadina di Caia, si è tenuta nella mattinata la tradizionale sfilata del primo giugno, cui ha preso parte una rappresentativa di 20 bimbi e genitori dell’escolinha DAF, assieme ad altri gruppi provenienti dalle scuole elementari. Come da tradizione è stata deposta una corona di fiori nella piazza dei lavoratori e sono state organizzate varie attività ricreative per i bambini.

Julai Jone, traduzione di Maddalena Parolin

Sulla festa del primo di giugno e sulle escolinhas vedi anche: l’articolo dell’anno scorso e la relazione 2013.