Aperte le candidature al Servizio Civile Provinciale con noi a Trento

Aperte le candidature al Servizio Civile Provinciale con noi a Trento

Il Mozambico in Trentino: un’esperienza da vivere e comunicare.
A partire da oggi e fino al 30 aprile è possibile inviare la propria candidatura per una esperienza di Servizio Civile con il CAM a Trento, che prevede un impegno di un anno, a partire dal 1 giugno. Si tratta di una proposta diretta ai giovani che non hanno ancora compiuto i 29 anni, promossa grazie al progetto Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP) della Provincia Autonoma di Trento.

In un anno con il CAM si potrà: ricevere una formazione sul CAM e sulle attività che realizza in Mozambico e in Trentino, “imparare facendo”, accompagnando soprattutto le attività dei progetti nei settori microcredito ed energie rinnovabili, partecipare ai progetti di sensibilizzazione della cittadinanza trentina, collaborare nell’organizzazione di eventi sul territorio, e molto altro!

Il progetto del CAM può essere scaricato a questo link (versione sintetica) o qui (versione completa). Per aderire e partecipare ad un progetto Scup è obbligatorio aver attivato la CPS (Carta Provinciale dei Servizi) o avere un’account Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID (scopri qui come attivarli).

Per maggiori informazioni sul progetto potete contattarci direttamente, se invece volete saperne di più sul funzionamento del SCUP e su come candidarsi online, fate riferimento all’Ufficio Servizio civile – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia.

Il Servizio Civile è un’opportunità per…
…avvicinarsi al mondo del lavoro
…diventare cittadino attivo
…sperimentarsi dentro un progetto e con una associazione
…apprendere da professionisti del settore
…acquisire un’ampia formazione
…garantirsi una minima autonomia economica

Qui tutti di dettagli sul funzionamento del Servizio Civile Unico Provinciale.

Per informazioni contattateci cam @ trentinomozambico.org!

Servizio Civile Provinciale: un anno con il CAM a Trento

Servizio Civile Provinciale: un anno con il CAM a Trento

Per tutti i giovani che non hanno ancora compiuto i 29 anni una bella opportunità di impegno e formazione: un anno di Servizio Civile nell’ufficio CAM Trento!


Il Servizio Civile, un’opportunità per…
…avvicinarsi al mondo del lavoro
…diventare cittadino attivo
…sperimentarsi dentro un progetto e con una associazione
…apprendere da professionisti del settore
…acquisire un’ampia formazione
…garantirsi una minima autonomia economica

In un anno con il CAM si potrà: ricevere una formazione sul CAM e sulle attività che realizza in Mozambico e in Trentino, “imparare facendo”, accompagnando soprattutto le attività dei progetti nei settori microcredito ed energie rinnovabili, partecipare ai progetti di sensibilizzazione della cittadinanza trentina, collaborare nell’organizzazione di eventi sul territorio, e molto altro!

Il progetto, secondo il calendario delle scadenze del Servizio Civile Unico Provinciale, sarà pubblicato online il 10 aprile e dopo il periodo di candidature, selezioni, formazione delle graduatorie partirà il 1 giugno per un impegno di un anno.
Qui tutti di dettagli sul funzionamento del Servizio Civile Unico Provinciale.

 
Per informazioni contattateci cam @ trentinomozambico.org!

Al lavoro per la salute di Caia

Al lavoro per la salute di Caia

Una testimonianza di Lucia Romani, da novembre in Mozambico per un progetto di Servizio Civile con CEFA e CAM, che racconta le attività del settore sanitario a Caia supervisionate dal responsabile locale Elias Lanquene.

In qualità di volontaria servizio civile, mi trovo a Caia, coinvolta nelle progettualità di Cefa e Cam, e alterno la mia settimana partecipando e lavorando alle attività di queste due ong.

Cam, presente e attivo nel distretto da molti anni, ha promosso diversi programmi per la promozione dello sviluppo e del benessere della comunità. Io, psicologa di formazione e di passione, mi sono subito interessata al servizio di Saude e Cuidados Domiciliares e felicemente ho ritrovato lo stesso interesse nella collaborazione da parte del responsabile del servizio, il senhor Elias Laquene. Questo progetto è di fondamentale importanza per Caia, e fatico ad immaginarmi quale potrebbe essere il panorama osservabile in sua assenza.

Il servizio nasce a partire dall’associazione Mbaticoyane e dagli attivisti che ne fanno parte, in risposta alla concreta necessità di poter promuovere salute e benessere all’interno del distretto; si articola e organizza intorno alla figura di Elias stesso che, grazie a una impeccabile leadership, coordina più di venti attivisti e intreccia relazioni e collaborazioni con chi nel distretto si occupa di salute.

 

Ognuno all’interno della propria comunità di residenza, gli attivisti agiscono e giornalmente si preoccupano di monitorare la presenza e la presa in carico di malati; di condurre delle formazioni su nozioni basiche di igiene personale, alimentare e abitativa; di gestire diatribe sociali e familiari. Per spiegare brevemente a chi non conosce il contesto, le comunità a cui ci si riferisce sono localizzate il più delle volte chilometri distanti dal centro urbano, e le persone che vi risiedono non hanno la disponibilità di acquistare alcun mezzo di locomozione, per cui l’accesso ai servizi è molto complicato se non impossibile; ci sono ancora abitazioni sprovviste di latrine; i malati, a causa di credenze erronee sull’attribuzione e previsione di malattia, sono spesso discriminati e abbandonati dalle stesse famiglie di appartenenza. Si può intuire quindi come il lavoro dell’associazione sia particolarmente sensibile in questo contesto. I casi di pazienti che, per livello di gravità e per grado di responsabilità, non possono essere di sola competenza dell’associazione, sono segnalati al sistema sanitario nazionale. Come accennato sopra, infatti, Elias collabora e dialoga costantemente con la direttrice dell’ospedale distrettuale, il medico referente, la psicologa e il tecnico psichiatra, la direttrice del servizio di assistenza sociale. A quest’ultima si sta facendo appello in questi giorni, per esempio, per un caso di una ragazzina Hiv positiva discriminata dalla famiglia e alla quale si deve trovare una valida alternativa di vita. Il team di salute mentale ha da poco condotto una formazione per gli attivisti sul riconoscimento di disturbi mentali. Non solo con la medicina moderna, Elias collabora attivamente anche con i medici praticanti medicina tradizionale, i curandeiros.

 

Questi sono particolarmente rispettati all’interno della società, e, vista anche la difficile accessibilità ai servizi e la scarsità di personale medico e infermieristico, sono le prime figure a cui ci si rivolge in caso di malattia, operando come medici di famiglia. L’esercizio, da parte loro, di buone pratiche, è quindi fondamentale per la promozione del benessere nella comunità. Per questo sono stati organizzati dall’associazione Mbaticoyane degli incontri formativi ciclici durante i quali, sotto la guida di Elias stesso, sono affrontate e discusse tematiche calde per il benessere della comunità, come la prevenzione della diffusione di Hiv/Aids, l’importanza di fare riferimento alle strutture ospedaliere nei casi che di non competenza dei curandeiros, il cercare di smantellare certe credenze erronee su determinate patologie, come la possibilità di contagio dell’epilessia. A questi incontri sono invitati a partecipare anche i rappresentati della medicina moderna, per sottolineare ancora di più come una stretta collaborazione sia fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

 

È mirabile vedere come Elias riesca abilmente a confrontarsi e a collaborare con entrambe le parti e con che spirito propositivo porti avanti tutte le attività dell’associazione, che non sono limitate a quelle solo brevemente accennate sopra, e di cui magari ci sarà occasione di riportare in futuro. Io sono stata gradualmente inserita in questo gruppo di lavoro, presentata ai vari attori attivi, coinvolta nelle visite dei pazienti nelle comunità, costantemente aggiornata e interrogata circa il mio parere sui vari casi. È un lavoro intenso, mi ritrovo ad alternare sentimenti di impotenza e scoraggiamento a grandi speranze sull’esito delle cure dei pazienti. Molto ancora ho da osservare e cercare di capire, il contesto non è neanche paragonabile a quello europeo o italiano, e mi chiedo se un anno sarà sufficiente per avere una giusta comprensione. Molto ho imparato e sto imparando, ed è di facile previsione che così continuerà per i prossimi mesi. Le sfide sono molte e le progettualità future anche. Immagino che nei prossimi mesi si passerà per me da questa fase, che è stata più che altro di osservazione del complesso contesto, a una più attiva. Ogni tanto devo contenere la frustrazione di non essere già in quel momento. In tutto questo sono felice e soddisfatta di potermi confrontare e far riferimento ad Elias, sicura di poter trovare un valido esempio e riferimento, un uomo paziente e attivo.


 

Aperto il bando per il Servizio Civile 2017: 2 posti per Caia!

Aperto il bando per il Servizio Civile 2017: 2 posti per Caia!

CAM e CEFA, tramite FOCSIV, cercano 2 ragazzi pronti a partire per un’esperienza di Servizio Civile in Mozambico. Il SCN è un importante occasione per le ragazze e i ragazzi tra i 18 e i 29 anni (non ancora compiuti alla data di presentazione della domanda) di completamento della propria formazione e un’opportunità per avviare un percorso professionale nell’ambito della cooperazione internazionale. Nell’ambito del progetto si chiede ai ragazzi di supportare le attività di sviluppo agricolo e di educazione infantile che le due associazioni stanno portando avanti nel distretto di Caia (per maggiori informazioni qui trovi la proposta progettuale completa). La partenza è prevista ad ottobre e la durata è di 12 mesi.

Se avete voglia di fare il servizio civile ma il Mozambico non è in cima alla vostra lista, CEFA ha aperto le candidature anche per altri progetti: Kenya, Marocco, Tanzania, Guatemala, Tunisia, Ecuador e Italia per un totale di 21 posti! Per vederli clicca qui.

Per tutti i progetti la scadenza per le candidature è alle ore 14.00 del 26/06/2017. La domanda deve essere intestata e presentata a CEFA (via delle Lame 118 – 40122 Bologna), in carta semplice seguendo le indicazioni previste dal bando. Per ogni ulteriore informazione relativa ai progetti di servizio civile promossi da CEFA si può contattare l’ufficio selezione e formazione personale (tel. 051 520285 o inviare una mail a info@cefaonlus.it, specificando nell’oggetto: “informazioni servizio civile 2017”).

Aperto il bando per il Servizio Civile 2017: 2 posti per Caia!

Servizio Civile 2016: la data di presentazione della domanda è stata prorogata!!!

1156it-logo-servizio-civile-nazionaleCam e CEFA, sede FOCSIV, aderiscono al servizio civile nazionale e internazionale!
CEFA accoglie candidature per progetti da svolgersi nelle sedi di Nairobi in Kenya, di Matembwe in Tanzania, Beni Mellal in Marocco, Lago Agrio in Ecuador, Santa Cruz del Quiché in Guatemala, sede di Caia in Mozambico, Tabarka in Tunisia e la sede di Bologna in Italia.
Come negli anni precedenti, i progetti rientrano nel programma complessivo di servizio civile presentato da FOCSIV.
La domanda per partecipare alla selezione deve essere presentata entro il 08/07/2016 (ore 14.00) e dovrà essere intestata e presentata a CEFA (via delle Lame 118 – 40122 Bologna), in carta semplice seguendo le indicazioni previste dal bando.
Per il bando e relativa documentazione ufficiale clicca qui.