Grazie agli amici della sCAMpagnata solidale!

Grazie agli amici della sCAMpagnata solidale!

Un GRAZIE di cuore a tutti gli amici che sabato 19 settembre hanno partecipato alla sCAMpagnata solidale!

Lo staff del CAM è stato felice di rivedervi, conoscere nuovi amici e raccontare le ultime novità del Mozambico. Organizzare un evento in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo non è facile. Ma voi avete partecipato in gran numero e questo per noi è stato prezioso.

Le vostre donazioni saranno impiegate a supporto delle attività portate avanti quest’anno a Caia dagli educatori e dai volontari di Mbaticoyane per la prevenzione del Covid-19. Vi ringraziamo anche per questo gesto che ci ha espresso tutta la vostra vicinanza.

Vi lasciamo di seguito le foto ricordo di questa giornata. A presto!

 

 

 

 

 

Aumentano i casi di COVID-19 in Mozambico e sale la preoccupazione per i servizi sanitari

Aumentano i casi di COVID-19 in Mozambico e sale la preoccupazione per i servizi sanitari

Vi proponiamo di seguito un aggiornamento sul COVID-19 in Mozambico. Si tratta di un articolo che è stato redatto in lingua inglese da Joseph Hanlon* e pubblicato sulla Newsletter “MOZAMBIQUE News reports & clippings 501”. Noi lo abbiamo tradotto in italiano per voi.

 

Una crescita esponenziale del COVID-19 minaccerebbe i servizi sanitari

“Stiamo andando verso il collasso del nostro sistema di salute” ha avvertito la deputata della Direzione Nazionale della Salute Pubblica, Benigna Matsinhe, durante una conferenza stampa (14 settembre). Dopo un lento incremento, dal primo caso nel mese di marzo, le ultime due settimane hanno visto un salto.  Afferma che gli ultimi quindici giorni hanno visto:

  • +28% del totale dei numeri dei casi;
  • il doppio delle ospedalizzazioni;
  • +il 34% dell’incremento nel totale del numero dei morti.

C’è un reale incremento nelle infezioni, e non un mero riflesso dell’incremento del numero delle persone che si sottopongono al test, ha detto il direttore delle surveys dell’Istituto Nazionale della Salute, Sergio Chicumbe, alla conferenza stampa.
Più della metà dei nuovi casi e più della metà dei casi totali sono nell’area della capitale – nelle città di Maputo e Matola.

Il tasso dei casi in Mozambico è ancora basso, con 182 casi per milione di abitanti e 1 morto su un milione. Questo dato è comparato agli 11.000 casi e 261 morti per milione in Sud Africa, 6.400 e 184 per il Portogallo, 200.000 e 600 per gli Stati Uniti e il Brasile. Ma l’aumento consistente delle ultime due settimane ha causato seria preoccupazione.

“Dalle nostre analisi epidemiologiche, noi crediamo che non abbiamo ancora raggiunto il picco”, ha detto Chicumbe, aggiungendo che contenere il picco è essenziale per ridurre la pressione sui servizi di salute Mozambicani.

Matsinhe ha avvertito: “Possiamo essere sicuri che, a meno che non vi sia un radicale cambiamento nel comportamento di tutti noi, un investimento nella prevenzione e nell’eliminazione di tutti i fattori di rischio che contribuiscono alla diffusione della malattia, stiamo andando nella direzione di un collasso del nostro sistema di salute”.

*Joseph Hanlon è un giornalista, scienziato sociale e professore presso l’Open University, nel Regno Unito. E’ considerato il principale esperto di lingua inglese sul Mozambico, paese dove ha vissuto a lungo e rispetto al quale svolge attività di ricerca e informazione.

 

L’infografica tratta dal sito del Ministério da Saúde (MISAU) presenta un aggiornamento dei dati al 17 settembre 2020. 

Benvenuti a Vila de Caia! Una visita virtuale in un giorno speciale!

 

La Vila de Caia viene riconosciuta come città l’11 settembre del 1954.

Quest’anno festeggiamo il 66° anniversario.

Per l’occasione, vi proponiamo una visita virtuale attraverso le strade della città per conoscere quei luoghi di cui probabilmente finora avete solo sentito parlare a proposito delle attività del CAM nella Provincia di Sofala.

Dal 1954 ad oggi, nuove strutture, servizi e punti di ritrovo sono sorti sulle tracce di un passato che rimane sullo sfondo.

Scopri com’è cambiata Caia nel corso del tempo. Guarda il video sopra.

Buona visione!

Partecipa alla sCAMpagnata solidale!

Partecipa alla sCAMpagnata solidale!

Una camminata dal Passo Redebus a Malga Cambroncoi, dove si mangerà insieme. Un modo per ritrovarsi tra amici e simpatizzanti del CAM dopo tanti mesi di distanza.

CHI – L’invito è per tutti gli amici e simpatizzanti del CAM, passati attuali o… futuri! Sono benvenuti amici, familiari, cani…

QUANDOsabato 19 settembre, in caso di brutto tempo l’escursione verrà spostata alla settimana successiva, sabato 26 settembre.

DOVE – Ritrovo al parcheggio di Passo Redebus alle ore 10.30 per chi vuole partire col gruppo, in ogni caso si camminerà in piccoli gruppi, quindi chi vuole può partire prima o dopo per ritrovarsi poi tutti a Malga Cambroncoi.
Il Passo Redebus (m 1453) è raggiungibile dalla valle dei Mocheni – valle che s’imbocca a Pergine Valsugana – deviando sulla sinistra poco prima del paese di Palù/Palai. Oppure risalendo l’altopiano di Pinè fino a Centrale, quindi a destra si sale al Passo Redebus transitando per la località Regnana.
Il percorso a piedi per raggiungere la malga (nb. su strada forestale poiché il sentiero è inagibile) è percorribile in un’oretta, il dislivello è circa 240 mt. Per chi lo desidera, prima o dopo il pranzo, si può raggiungere Cima Costalta con una camminata di un’altra oretta.
Se qualcuno avesse difficoltà nella camminata e  volesse partecipare al pranzo arrivando in macchina è possibile fare richiesta per un permesso di accesso alla strada forestale.

MENU – il menu indicativamente sarà composto da un piatto completo con gnocchi di ricotta, polenta, salsicce, formaggio fuso, funghi e crauti. E’ possibile comunque fare variazioni in base alle esigenze, oppure ordinare dal menu della Malga.
Per chi lo desidera, se il tempo lo consente, si potrà mangiare sui tavoli all’aperto.

RACCOLTA FONDI – il ricavato delle offerte raccolte sarà impiegato per le attività di sensibilizzazione che l’associazione Mbaticoyane realizza sul Covid-19 nelle comunità rurali di Caia. L’offerta minima consigliata, incluso il costo del pranzo, è 20 € (per i bambini concordare in base a ciò che ordinano per pranzo), che verrà raccolta all’arrivo alla Malga.

PRENOTAZIONI – entro il 10 settembre alla mail cam@trentinomozambico.org o maddalena.parolin@trentinomozambico.org

PS – alla malga si possono comprare i formaggi di produzione propria!!!

(foto tratta da www.iltrentinodeibambini.it)

Programma UNDP “Insieme per un recupero resiliente” – al via i lavori a Beira

Programma UNDP “Insieme per un recupero resiliente” – al via i lavori a Beira

Nelle ultime settimane del mese di agosto siamo entrati nel vivo delle attività del Programma di UNDP Mozambique “Mozambique Recovery Facility – Insieme per un recupero resiliente” promosso dal CAM a Beira.
Questo programma, declinato a Beira nel progetto “Recupero dei mezzi di sussistenza ed empowerment economico delle donne” si propone molteplici obiettivi:

  • coinvolgere 2000 persone, in prevalenza donne, in lavori di utilità pubblica (tra cui raccolta primaria di rifiuti urbani, separazione del materiale che può esser venduto e riciclato, pulizia dei canali di drenaggio, cura del verde urbano) a fronte di un reddito minimo;
  • fornire ai nuovi lavoratori la possibilità di forme di auto-impiego, indirizzandoli in attività di lavoro autonomo, a partire dall’identificazione delle loro necessità, affinché alla fine del progetto siano in grado di avere un’attività di rendita con la quale sostenere le loro famiglie.

Un altro obiettivo è quello di incentivare pratiche di risparmio, risparmio collettivo e investimenti collettivi per alcuni tipi di attività.
Un quadro approfondito del Programma viene offerto in questo precedente articolo: CAM e UNDP: insieme per la resilienza delle comunità.

In queste settimane, sono prima state selezionate le famiglie che beneficeranno del progetto nei quartieri di Macuti e Munhava, due quartieri in cui la densità popolata è molto elevata e in cui i servizi di utilità pubblici sono molto scarsi. Le famiglie sono state scelte tramite delle interviste semi-strutturate, volte a conoscere il contesto socio-economico e le loro aspirazioni. In genere, si tratta di situazioni precarie: persone senza lavoro o con lavori saltuari, alla giornata, che permettono a malapena il sostentamento alimentare. Una precarietà, questa, peggiorata dall’ondata di cicloni dello scorso anno e dal prolungato stato di emergenza sanitaria di quest’anno. 

Sono poi stati consegnati gli attrezzi per il lavoro e infine, il 24 agosto, sono iniziate le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani nei mercati, nelle fosse di drenaggio, strade e intorno ai cassonetti nei quartieri di Macuti e Munhava.