Ancora una volta, nella stagione delle piogge, il Mozambico è colpito da cicloni ed eventi estremi che causano sofferenze e danni. Sabato 11 marzo il ciclone Freddy, proveniente dall’Australia, si è abbattuto sul Mozambico, Malawi e Madagascar.Ad essere colpito maggiormente è stato il Malawi, ma anche la provincia di Zambesia in Mozambico ed altre zone del nord del paese. I danni alle abitazioni sono ingenti, così come il bollettino dei morti provvisorio di circa 200 morti in Malawi e 10 in Mozambico (fonte Reliefweb 15 marzo).

La situazione meteorologica al momento è ancora molto instabile, con forti venti e soprattutto costanti piogge ed allagamenti. Il ciclone ha causato la piena dei fiumi Melosa e Chirre, in Malawi, che hanno riversato acqua nel fiume Zambesi del Mozambico, il quale divide la provincia di Sofala dalla provincia di Tete.

La situazione a Caia

A Caia moltissimi quartieri sono allagati. La sede del CAM ha subito danni nella notte tra il 14 ed il 15 marzo, con il crollo del tetto della machessa nel cortile (spazio coperto utilizzato come sala-riunioni). E’ crollato il tetto di una delle strutture all’escolinha Lar dos Sonhos, ci sono altri danni minori ai tetti di altri asili ed i cortili sono ancora allagati.

Moltissime persone di vari quartieri di Caia sono sfollate presso scuole o altri edifici sicuri e le linee elettriche sono interrotte.

Dati ufficiali del Governo del Distretto di Caia indicano 7.585 persone sfollate presso 18 centri di accoglienza, 4 strade interrotte, migliaia di abitazioni danneggiate o interamente distrutte. 3 unità sanitarie, 24 scuole hanno subito pesanti danni.

La prima fase

Emanuela De Vivo, medico operante a Caia dove è impegnata con il nuovo progetto di salute Follow the SUN riferisce:

“per fortuna non ci sono feriti, ma la situazione è difficile, tante persone hanno perso tutto quello che avevano, abitazioni, negozi, attività nelle quali avevano investito.

Ora si contano i danni e si cerca di recuperare ciò che può essere salvato dalle case inondate.

Al CAM stiamo cercando di capire come muoverci per la prima assistenza e poi ci sarà da pensare alla ricostruzione, a cosa dare priorità. Molte scuole dovranno rimanere chiuse ancora a lungo, perché utilizzate come centri di accoglienza per gli sfollati. Elias Lanquene (coordinatore a Caia e responsabile delle attività in area sanitaria) mi ha riferito che molte di quelle scuole erano già carenti di latrine, le situazione ora è sicuramente difficile.”

Eventi estremi e gestione delle emergenze

Come riportato nel bollettino del Governo di Caia, la forte inondazione del distretto non è dovuta solo alle piogge e ai venti, ma anche all’apertura della grande diga di Cahora Bassa, situata a nord, il più grande impianto idroelettrico dell’Africa Meridionale.

 Il ciclone Freddy aveva già colpito Mozambico e Madagascar alla fine di febbraio ed è ritornato in Africa meridionale, seguendo un percorso ad anello raramente osservato dai meteorologi. Freddy sembra pertanto destinato a diventare il ciclone più duraturo mai registrato.

 Negli ultimi anni, tempeste tropicali e cicloni stanno diventando fenomeni sempre più frequenti e distruttivi lungo la costa sud-orientale del continente africano, per effetto del cambiamento climatico.

Il CAM è vicino ai famigliari delle vittime e vuole esprimere la sua solidarietà verso tutte quelle persone che hanno perso la loro casa. Força e coragem.

 

AGGIORNAMENTO 23 MARZO

 Il CAM attraverso il gruppo degli assistenti domiciliari sta fornendo kit di emergenza (alimenti e beni di prima necessità) e sta partecipando al gruppo di coordinamento dell’emergenza a Caia (COE, con le autorità governative, IOM, Unicef e WFP) per restare aggiornati sull’evoluzione della situazione e i bisogni. Alla data di giovedì 23 i centri di accoglienza erano 31 (arrivati a 55 con 51.658 persone e 11.235 famiglie, 1.093 orfani, 814 anziani), numeri che variano frequentemente, poiché i luoghi di ricovero vengono smantellati e creati in base alla situazione delle inondazioni. Il fiume Zambesi è ancora 1 metro sopra il suo livello normale. 

 


 

Leggi anche:

 Nella galleria fotografica foto scattate a Caia tra il 13 e il 15 marzo