da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 8 Nov 2012 | Progetti in Mozambico
All’escolinha “Lar dos Sonhos”, il primo dei quattro piccoli asili che il CAM ha avviato a Caia, abbiamo chiesto a due genitori della comunità del quartiere Chirimba 1, di parlare della loro esperienza.
Anabela Rafael Paulo, ha 35 anni e 6 figli, due dei quali hanno frequentato l’escolinha. Pensa che l’escolinha “segua bene i bambini, vengono insegnate loro cose importanti, giocano, cantano e dopo viene data una piccola merenda”. “E’ importante che vengano educati bene, così quando entrano a Scuola non avranno problemi. Le mie figlie che hanno frequentato l’escolinhas sono molto diverse da quelle che non l’hanno fatto. Non so come spiegare. La differenza è nel comportamento e nell’apprendimento a Scuola. I bambini che non sono stati all’escolinha sono molto in ritardo nelle varie materie, quelle che invece sono state all’escolinha imparano molto meglio. Escono dall’escolinha com delle conoscenze che facilitano l’ingresso a scuola. Questo aiuta molto la comunità.”
Tomé Bernardo Gogo, 39 anni, ha 4 figli, tutti hanno frequentato l’escolinha, uno è ancora nella turma (gruppo) dei pulcini, i “medi”. E’ molto soddisfatto perchè gli insegnanti della scuola elementare gli hanno detto che i suoi bambini sono molto bravi e avanzati nelle conoscenze rispetto agli altri.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 27 Set 2012 | Progetti in Mozambico, Storie
Martinho Celestino è un giovane di 25 anni, nato e cresciuto nel distretto di Caia, Provincia di Sofala, dove ha studiato. Nel 2008, mentre stava concludendo la scuola secondaria, ha iniziato a lavorare part-time come educatore infantile nella escolinha DAF, appena inaugurata dal CAM che, dopo una ricerca, aveva registrato nel quartiere la presenza di un gran numero di bambini orfani ed alti tassi di abbandoni scolastici nelle prime classi della scuola. Da quel momento ha sempre partecipato alle varie attività organizzate del CAM per formare gli educatori. A conclusione degli studi secondari e grazie al suo buon impegno nel lavoro, dopo una selezione ed una formazione ha assunto la responsabilità del coordinamento pedagogico delle quattro escolinhas di Caia.
La sua volontà è però sempre stata anche quella di poter proseguire gli studi, desiderio che ora si sta realizzando grazie all’appoggio finanziario di una famiglia trentina, che gli permetterà di studiare Psico-pedagogia seguendo un corso a distanza dell’Università Católica de Moçambique di Beira. Ecco una breve intervista nella quale gli abbiamo chiesto di questa nuova tappa della sua vita.
L’opportunità
“In Mozambico, a causa delle distanze delle università e dei costi, è spesso un sogno porter frequentare un corso speriore. L’università può dare accesso a nuove conoscenze ed insegnare anche ad utilizzare ciò che si possiede già. Nel mio caso, questa opportunità mi permetterà di crescere e di migliorare nel lavoro e nella vita privata e di aiutare la comunità. Fare l’università per me significa questo.”
Il suo lavoro
“Poter studiare significherà evoluzione e miglioramento del mio lavoro e forse porterà anche dei cambiamenti, perché dopo il corso verranno fatte delle condivisioni con gli altri educatori. E’ una dinamica nuova, che è diversa da quella che c’è stata in passato quando qualcuno del gruppo si è iscritto all’Università.”
L’impatto e il futuro
“L’impatto è già grande per il solo fatto che una persona della nsotra comunità avrà maggiori conoscenze. Faccio parte di una associazione giovanile, nella quale facciamo delle attività che potranno essere migliorate grazie agli studi che farò, in questo modo ne beneficerà anche tutta la mia comunità. Inoltre tutti potranno vedere le capacità e lo sviluppo del “figlio del tale”, che è nato, cresciuto e vive con loro. Vedendo che è riuscito ad arrivare all’università possono capire che anche altri della nostra comunità possono arrivarci e che non sono solo le persone da fuori che possono farlo.
In futuro vorrei continuare con il mio lavoro migliorando ancora, e magari continuare gli studi: dopo la laurea ci sono il master o il dottorato e il mio desiderio di continuare è grande. Vorrei anche replicare quello che avrò appreso, sia nelle escolinhas che nella mia comunità.
Desidero ringraziare per questa borsa di studio, che è davvero una grande possibilità per me: sono il primo della mia famiglia ad avere una opportunità come questa. Per questo mi piacerebbe che si trasformasse in qualcosa non solo per me, ma anche per gli altri, in particolare per le escolinhas e vorrei che in futuro anche altri possano avere delle borse di studio. Spero davvero che il lavoro nelle escolinhas possa cambiare in meglio. Vi ringrazio molto!”

da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 4 Giu 2012 | Progetti in Mozambico

Il 1 giugno si è celebrata la Giornata Internazionale del Bambino e a Caia centinaia di bambini in festa hanno deposto una corona di fiori nella Praza Dos Trabalhadores. Un piccolo simbolo floreale che serve a rimarcare l’importanza della tutela dei diritti dei bambini del Mozambico e di tutto il mondo. All’evento sono intervenuti Dona Isabel, direttrice distrettuale della Mulher e dell’Acçao Social e il direttore della Cultura Juventude e Tecnologia, che ha sottolineato la necessità di forti tutele per i bambini con disabilità motorie e mentali.
È dal 1975, anno dell’indipendenza del Mozambico, che nel Paese è stata istituita la Giornata del Bambino, a testimonianza della centralità del ruolo dei minori nella società mozambicana. Il 1 giugno, inoltre, è il giorno del compleanno nazionale. Molti bambini, infatti, non essendo iscritti all’anagrafe, non conoscono la data del loro vero compleanno e festeggiano assieme in questo festa di tutti e per tutti.
Le escolinhas di Caia hanno partecipato attivamente organizzando per l’intera giornata giochi con finalità didattico-educative. Le competizioni più avvincenti sono state “conosci il tuo corpo?” – quiz sull’identificazione delle zone del corpo – e “conta in compagnia” – gara di matematica -.