da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 18 Feb 2022 | Progetti in Mozambico
Si rinizia!
Durante i primi giorni di febbraio si è conclusa la fase di immatricolazione dei bimbi e le bimbe di Caia alle nostre quattro Escolinhas dislocate nel distretto.
Durante la chiusura forzata durata più di un anno, sono proseguite con regolarità alcune delle attività, tra le quali controlli nutrizionali e sostegno dei bambini e delle bambine malnutriti/e, formazioni per gli insegnanti, accompagnamento dei bambini e delle bambine nelle attività pedagogiche attraverso visite domiciliari e attività di educazione parentale rivolte a genitori e tutori.
Finalmente ora 340 tra bambini e bambine suddivisi in classi da 25 possono iniziare un nuovo anno scolastico all’insegna della normalità. A causa delle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia di Covid-19, il numero degli iscritti è ridotto rispetto agli anni precedenti, durante i quali la presenza era di 700, ma è comunque un segnale positivo e di ripresa. La priorità per le attività in presenza è stata data ai bambini e alle bambine particolarmente vulnerabili, come orfani e soggetti in situazioni particolarmente critiche.
Il 14 febbraio in tutti e quattro i centri si è svolta la giornata di apertura dell’anno accademico 2022, prima nell’Escolinha DAF e a seguire in tutte le altre. La giornata ha visto la partecipazione dei responsabili delle scuole, degli educatori, dei genitori e dei tutori dei bambini e delle bambine. Le attività in presenza sono poi iniziate il giorno seguente.
Ma i bimbi e le bimbe di Caia saranno felici di tornare all’asilo?
Glielo abbiamo chiesto!
Vivo nel barrio Amilcar Cabral, frequento l’Escolinha Miriam. Quando la mia mamma mi ha detto che l’indomani sarei andato a scuola, ero molto contento. Mi mancava fare merenda con i miei amici e mi piace mangiare il pane con il miele. A scuola imparo a cantare: la mia canzone preferita è “tenho uma boneca”
António José Alfandega, 5 anni
Sono nella classe della rondine all’Escolinha Kukomerua, vivo nel quartiere di Nhamomba e mi piace disegnare animali. Quando ero a casa giocavo con le mie sorelle e il papà mi raccontava delle storie ma mi è mancato molto incontrare le mie amiche Antonia e Elisa. Adesso che hanno riaperto sono felice perché posso giocare con i miei compagni.
Regina Raul Antonio, 5 anni
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 20 Gen 2022 | Attualità dal Mozambico, Progetti in Mozambico
A Caia il colera è un problema che si presenta ciclicamente. Con l’arrivo della stagione delle piogge, si verifica un sostanziale aumento dei casi dovuti al peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Nel corso del 2021 l’epidemia ha colpito in modo particolarmente duro il distretto, con più di 700 ricoveri e alcuni decessi, e ha causato grande preoccupazione, aggravata dalla contemporanea e costante minaccia del COVID-19.
A fronte di una situazione di emergenza e con l’importante contributo della Provincia Autonoma di Trento, il CAM sta contribuendo allo sforzo collettivo di contenimento della diffusione della malattia, mirando anche al miglioramento delle capacità delle autorità locali di rispondere alle esigenze derivanti dall’attuale emergenza.
Il colera è una tossinfezione dell’intestino tenue da parte di alcuni ceppi del batterio Vibrio cholerae, o vibrione. La condizione può svilupparsi senza alcun sintomo, in forma lieve o grave. Il sintomo classico è la diarrea profusa, che può essere così grave da portare in poche ore ad una grave disidratazione. I batteri si sviluppano per lo più in acqua o cibo che è stato contaminato con feci umane contenenti a loro volta il batterio. I fattori di rischio per la malattia comprendono una scarsa igiene e un’insufficiente disponibilità di acqua potabile. Il colera colpisce circa da 3 a 5 milioni di persone in tutto il mondo.
Fonte immagine: Wikipedia
Nonostante il rischio di morte tra le persone infettate sia solitamente inferiore al 5%, tale valore può arrivare anche al 50% in gruppi di persone che non hanno accesso alle cure.
Cosa si sta facendo a Caia
A partire dal 26 luglio 2021, nel distretto di Caia è in corso un’epidemia di colera causata principalmente dalla pratica della defecazione all’aperto, dal consumo di acqua torbida non trattata, dalla mancanza in alcune zone di pompe e fontane e dalla scarsa igiene alimentare e ambientale. Tutti i partner sanitari sono stati chiamati a fornire aiuto e sostegno in termini di risorse umane e finanziarie, al fine di contenere la situazione di emergenza.
Durante gli ultimi mesi dei 2021, gli attivisti dell’Associazione Mbaticoyane hanno svolto numerose attività di sensibilizzazione in diversi quartieri del distretto.
Attività:
- Incontri con i leader comunitari e religiosi e con la popolazione;
- Realizzazione di riunioni quotidiane per fare il punto sulle attività tra tecnici, medici e partner sanitari;
- Formazione di gruppi di sostegno per la sensibilizzazione porta a porta della comunità sul tema del risanamento ambientale (costruzione di latrine, dispense, smaltimento dei rifiuti ecc.);
- Distribuzione di cloro alle persone e presso le pompe per il trattamento dell’acqua;
- Raccolta di campioni per l’analisi delle acque;
- Accompagnamento dei pazienti dimessi e disinfezione tramite cloro delle loro case per evitare la trasmissione della malattia alle loro famiglie e ai vicini;
- Sondaggio giornaliero sul numero di pazienti con sintomi riconducibili alla malattia e segnalazione della loro residenza per le operazioni di disinfezione;
- Attività di sensibilizzazione comunitaria sulla prevenzione e incoraggiamento della popolazione a corrette prassi igienico-sanitarie.
Tutte queste attività sono svolte da tecnici sanitari, medici e attivisti. Oltre a questo, il CAM ha messo a disposizione un auto e personale tecnico dell’area sanitaria su base giornaliera, oltre alla costante disponibilità degli attivisti per il lavoro di sensibilizzazione della comunità e le altre attività pianificate dal “Serviço Distrital de Saύde, Mulher e Acção Social” del distretto di Caia.
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 27 Dic 2021 | Progetti in Mozambico
Si sono finalmente conclusi i lavori di riabilitazione degli asili Miriam e Kukomerua a Caia nell’ambito del progetto “Riabilitazione di due escolinhas a Caia” grazie al finanziamento dell’Ambasciata del Giappone in Mozambico.
L’obiettivo del progetto era quello di fornire un servizio di educazione prescolare più dignitoso ai bambini. In particolare in entrambe le strutture sono stati costruiti una recinzione, una cucina, una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e una serra. Sono stati inoltre migliorati gli edifici delle aule e dei blocchi amministrativi e sanitari.
Di seguito le foto dei lavori ultimati!
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 3 Nov 2021 | Progetti in Mozambico
È passato più di un anno da quando, in seguito allo scoppio della pandemia di Covid-19, le quattro Escolinhas che il CAM gestisce a Caia hanno sospeso le loro attività come misura per rallentare la diffusione del virus. Durante questo periodo, sì è cercato comunque di garantire supporto ai bambini e alle loro famiglie, attraverso attività di screening nutrizionale, sostegno alimentare, attività didattiche porta-a-porta e incontri di educazione parentale.
Qualcosa però è cambiato a partire dal mese di ottobre. Le Escolinhas hanno finalmente riaperto! Il Presidente della Repubblica ha autorizzato la ripresa delle attività e, in seguito a una verifica del protocollo sanitario da parte del Ministero Genere, Infanzia e Azione Sociale, gli educatori hanno potuto nuovamente accogliere i bambini, anche se in numero ridotto.
Vi lasciamo un breve video con le immagini del primo giorno di riapertura e le parole di Martinho, il nostro responsabile del Settore Socio-Educativo, che ci spiega qual è la situazione attuale in particolare nell’Escolinha DAF.
Nella speranza che presto le strutture possano tornare ad ospitare i bambini al massimo della loro capienza, rivederli ballare e giocare insieme è per noi motivo di immensa gioia!
da Consorzio Associazioni con il Mozambico - CAM | 29 Lug 2021 | Progetti in Mozambico
Il progetto Educamoz è giunto alla fine del suo percorso triennale. L’ultimo anno è stato sfidante: In seguito alla chiusura delle scuole nel marzo 2020, il CAM e Terres des Hommes Italia si sono attivati per riadattare alcune delle attività, in particolare:
- la formazione degli educatori
- le visite a domicilio
- le attività di educazione rivolte ai genitori
- l’utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox
La formazione degli educatori
Terres des Hommes Italia, in partenariato con il CAM, ha organizzato la formazione degli educatori per riadattare le attività prescolastiche alla attuale situazione. Lo scopo è quello di evitare comportamenti distruttivi dovuti a stress e depressione nei bambini costretti a rimanere a casa a causa del Covid-19. È anche un modo per garantire una stretta relazione tra il bambino e la sua famiglia rafforzando i legami affettivi.
La formazione si è svolta attraverso una metodologia di partecipazione attiva con brainstorming e simulazioni. Si è concentrata in particolare su:
- Condivisione di esperienze sulla nuova metodologia di lavoro a domicilio
- Sensibilizzazione dei genitori
- Fornitura di tecniche e strumenti per la pianificazione e la realizzazione di attività di empowerment per genitori e/o tutori.
Erano 28 i partecipanti ai due giorni di formazione tra educatori, responsabili e autorità pubbliche, e il riscontro, nonostante le sfide che la pandemia inevitabilmente impone, è stato molto positivo.
Attività a domicilio
Le visite a domicilio hanno lo scopo di responsabilizzare i genitori e/o tutori nella messa in pratica delle attività programmate ogni mese dagli educatori. Servono inoltre alla preparazione dell’ambiente per le attività con i bambini (giochi, storie, danze, indovinelli) tenendo conto delle diverse aree di apprendimento che sono matematica, lingua, conoscenza del mondo, arte, musica ed educazione motoria.
Le attività a casa sono state un successo per bambini, genitori/tutori ed educatori. Da un lato, i bambini non avevano nulla da fare a casa; dall’altro, le attività hanno minimizzato il rischio di licenziamento per gli insegnanti ai quali è stato garantito un lavoro.
I bambini coinvolti nel quadrimestre settembre-dicembre 2020 sono stati 520 e 400 nel periodo febbraio-maggio 2021.
Attività di educazione rivolte ai genitori
Nello stesso periodo sono state realizzate 32 sessioni di educazione rivolte a 815 genitori e/o tutori dei bambini. Queste attività hanno un grande impatto sulle comunità, in quanto affrontano temi rilevanti che incontrano le realtà locali.
Gli argomenti affrontati nelle varie sessioni vertevano su:
- Covid-19
- Malaria
- Nutrizione
- Rapporto tra genitori a casa durante la pandemia
- Igiene individuale e collettiva
- Violenza domestica sui minori
- Colera
Utilizzo della piattaforma KoBo Toolbox
Durante il periodo della pandemia, gli educatori sono stati formati sull’utilizzo della piattaforma Kobo Toolbox, pensata per facilitare la raccolta dei dati riguardanti le visite a domicilio. Un’iniziativa questa in collaborazione con Terres des Hommes che mira a sviluppare le capacità degli educatori di affrontare al meglio delle loro capacità il mondo della tecnologia.