Leggendo qua e là i pensieri di noti scrittori, romanzieri, ricercatori sul valore della lettura, abbiamo operato una scelta, offrendo una risposta lapidaria, ma confermata dall’esperienza, alla domanda su cui si fonda la nostra proposta:
Perché leggere?
Risponde Terzani
Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.
Risponde Luigi Pirandello
I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.
Risponde Anonimo
A differenza delle fiction, della televisione e del cinema, i libri lasciano ai lettori la libertà di costruire le proprie immagini, con gradualità e con i propri tempi.
Risponde Eco
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire…
Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell’interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita. Ma per poter procedere in questo gioco… occorre essere mossi da un profondo rispetto verso… l’intenzione del testo.
Risponde Nori
I libri, c’è da dire, non mi piacciono tanto per quello che dicono ma per come mi fanno sentire.