AFRICA PLURALE

AFRICA PLURALE

Al via l’1 ottobre il nostro programma “Africa Plurale”: due mesi ricchi di eventi a Trento per raccontare l’Africa e il Mozambico da tanti diversi punti di vista, con ospiti, mostre, musica, cucina, danza e molto altro!

A seguire il programma completo ed in costante aggiornamento, scopri in basso anche i dettagli dei singoli eventi.

Programma Africa Plurale

A seguire le locandine di tutti gli eventi previsti nel programma, seguiranno gli aggiornamenti con i dettagli delle varie iniziative man mano che ci avviciniamo!
Tutte le iniziative sono ad ingresso libero e senza necessità di prenotare, con l’eccezione dei due workshop a numero chiuso creazioni artigianali (10 ottobre) e cucina mozambicana (9 novembre).
Essendo alcuni dettagli in via di definizione il programma potrebbe subire delle modifiche rispetto a quanto indicato attualmente.

Vi aspettiamo! 

Programma finanziato da Fondazione Caritro tramite il bando Volontariato Culturale 2025.

Per info e prenotazioni scrivere a info@trentinomozambico.org.

 

NOVITA‘ puoi anche contattare il numero dell’ufficio CAM Trento via Whatsapp +39 353 4547462

Oltre le immagini: il ruolo del Responsabile della Comunicazione nelle parole di Evidêncio

Oltre le immagini: il ruolo del Responsabile della Comunicazione nelle parole di Evidêncio

“Perché essere un Responsabile della Comunicazione è importante per me?”

Dal 2023 Evidêncio lavora con il CAM come Responsabile della Comunicazione e Visibilità. In questi anni ha raccontato i nostri progetti attraverso immagini, storie e testimonianze, mettendo in luce l’impatto del nostro lavoro nelle comunità. Le sue parole mostrano come la comunicazione sia molto più di documentazione: è un modo per creare connessioni autentiche e dare voce alle persone. Vi invitiamo a leggere la sua riflessione per scoprire cosa significa, dalla sua esperienza, essere Responsabile della Comunicazione.

All’inizio pensavo che essere un Responsabile della Comunicazione significasse semplicemente scattare foto delle varie attività di un progetto o di un’organizzazione e poi pubblicarle sui social media. Quando necessario, creare poster di base su eventi, sensibilizzazione e altri materiali visivi.
Ed era esattamente quello che facevo. Ma dopo alcune settimane, forse nel mio secondo mese in questo settore, ho iniziato a osservare l’atteggiamento di altre organizzazioni e professionisti del settore. È stato allora che mi sono posto una domanda fondamentale: “Cosa significa essere un Responsabile della Comunicazione?”
Questa riflessione ha cambiato completamente la mia visione. Ho capito che questa funzione va ben oltre l’adempimento del Termine di Riferimento presentato al momento dell’assunzione. Essere un Responsabile della Comunicazione significa inserirsi nel progetto, immergersi nella comunità, comprendere l’impatto delle attività promosse e trasformarle in storie viventi. È molto più che registrare eventi; è cogliere l’essenza di ogni iniziativa.

Quando comprendiamo veramente l’impatto del lavoro di un’organizzazione, capiamo quali fotografie catturano meglio l’emozione del momento, quali manifesti comunicano il messaggio in modo chiaro e quale formato di campagna di sensibilizzazione è più adatto alla realtà di quella comunità. Per questo è essenziale “far parte della comunità”, sentire l’impatto delle iniziative e capire come le persone le percepiscono.

Nel corso del mio percorso, ho imparato lezioni preziose da persone incredibili. Vorrei condividerne due:
1. “Un servizio fotografico ben fatto è più di un insieme di immagini”. Racconta una storia con un inizio, una parte centrale e una fine, narra eventi nel tempo e nello spazio e trasmette emozioni in modo genuino.
2. “Il modo migliore per raccontare una storia è farne parte”. Comprendere la cultura, sperimentarla, viverla e mettersi nei panni delle persone che vengono fotografate o filmate crea connessioni reali e autentiche.

Oggi sento di amare ancora di più il mio lavoro. Mi piace interagire con le persone, vedere i bambini che corrono e sorridono, cogliere la gentilezza nei piccoli gesti. Amo il modo in cui vengo accolto, lo splendore negli occhi delle persone quando mostro loro le foto sulla fotocamera, i sorrisi spontanei, i dialoghi nella lingua locale, il semplice atto di mangiare con le mani e imparare a conoscere la cultura delle varie comunità.

Questo è ciò che significa per me essere un Responsabile della Comunicazione. Non si tratta solo di riportare fatti, ma di dare voce, emozione e vita alle storie che devono essere raccontate.

Evidêncio Machirica, Responsabile della Comunicazione e Visibilità del CAM
Bilancio Sociale CAM 2024

Bilancio Sociale CAM 2024

È online la nuova edizione del Bilancio Sociale CAM, un documento che racconta chi siamo, le attività svolte nel 2024 e le risorse – economiche e umane – che abbiamo messo in campo. All’interno troverete anche il bilancio economico approvato dall’assemblea dei soci del 29 maggio 2025 e la relazione dell’organo di controllo.

Tra qualche giorno saranno disponibili anche le copie cartacee presso la nostra sede: 48 pagine ricche di immagini, dati, testimonianze e approfondimenti.

Per consultarlo online o scaricare il pdf, clicca qui.

Qui trovi anche le edizioni 2019-2020-2021-2022-2023.

 

Il 2024 è stato un anno di avvenimenti drammatici a livello globale, in un mondo che oggi è diventato difficile perfino da capire: pensiamo in particolare alle guerre, ai conflitti, ai massacri di cui sentiamo parlare in questi anni, in questi mesi, in queste ore. A queste atrocità disumane assistiamo da un lato con grande preoccupazione e angoscia per il futuro, dall’altro con maggiore determinazione ad operare, ovunque possiamo, per contribuire a dare più opportunità di una vita buona e dignitosa alle persone che abitano nei paesi impoveriti, convinti che questo possa favorire la promozione della pace.

Gianni Filippi

Presidente CAM

Salute comunitaria in Mozambico: la missione del dott. Gianpaolo Rama

Salute comunitaria in Mozambico: la missione del dott. Gianpaolo Rama

 

Tra aprile e maggio 2025, il dott. Gianpaolo Rama, membro del direttivo del CAM (Consorzio Associazioni con il Mozambico) e referente per i progetti in ambito socio-sanitario, ha effettuato una missione di monitoraggio in Mozambico, visitando i distretti di Caia, Marromeu e Cheringoma nella provincia di Sofala. Obiettivo principale: valutare i progetti sanitari in corso, rafforzare la collaborazione con i partner locali e verificare l’efficacia degli interventi del CAM sul territorio.

Tra le attività principali, spiccano le Brigadas Móveis Integradas (BMI), cliniche mobili che garantiscono servizi sanitari essenziali — vaccinazioni, visite ostetriche, screening HIV e tubercolosi, educazione sanitaria — a comunità isolate prive di accesso a strutture fisse. Nonostante difficoltà logistiche e mancanza di mezzi adeguati, il programma ha dimostrato un impatto rilevante: nel 2025 si è registrato un incremento della partecipazione della popolazione e delle prestazioni erogate, a fronte di una crescente emergenza sanitaria dovuta a malnutrizione e malaria.

Il dott. Rama ha inoltre guidato un’approfondita valutazione degli attivisti di salute comunitaria (Cuidados Domiciliários), basata su 18 indicatori di performance. Dei 18 valutati, 11 hanno superato ampiamente gli standard previsti, mentre due non hanno raggiunto la sufficienza. Il programma, che segue oltre 90 malati cronici e garantisce assistenza domiciliare, distribuzione di kit alimentari e supporto terapeutico, è risultato fondamentale, ma ha evidenziato la necessità di razionalizzare i costi e rafforzare la supervisione.

 

 

Tra aprile e maggio 2025, il dott. Gianpaolo Rama, membro del direttivo del CAM (Consorzio Associazioni con il Mozambico) e referente per i progetti in ambito socio-sanitario, ha effettuato una missione di monitoraggio in Mozambico, visitando i distretti di Caia, Marromeu e Cheringoma nella provincia di Sofala. Obiettivo principale: valutare i progetti sanitari in corso, rafforzare la collaborazione con i partner locali e verificare l’efficacia degli interventi del CAM sul territorio.

Tra le attività principali, spiccano le Brigadas Móveis Integradas (BMI), cliniche mobili che garantiscono servizi sanitari essenziali — vaccinazioni, visite ostetriche, screening HIV e tubercolosi, educazione sanitaria — a comunità isolate prive di accesso a strutture fisse. Nonostante difficoltà logistiche e mancanza di mezzi adeguati, il programma ha dimostrato un impatto rilevante: nel 2025 si è registrato un incremento della partecipazione della popolazione e delle prestazioni erogate, a fronte di una crescente emergenza sanitaria dovuta a malnutrizione e malaria.

Il dott. Rama ha inoltre guidato un’approfondita valutazione degli attivisti di salute comunitaria (Cuidados Domiciliários), basata su 18 indicatori di performance. Dei 18 valutati, 11 hanno superato ampiamente gli standard previsti, mentre due non hanno raggiunto la sufficienza. Il programma, che segue oltre 90 malati cronici e garantisce assistenza domiciliare, distribuzione di kit alimentari e supporto terapeutico, è risultato fondamentale, ma ha evidenziato la necessità di razionalizzare i costi e rafforzare la supervisione. 

 

  

Numerosi sono stati anche gli incontri istituzionali con autorità sanitarie locali e provinciali, tra cui il Direttore della Sanità Provinciale di Sofala e i responsabili distrettuali. È emersa l’apprezzata rilevanza del CAM come partner nel sistema sanitario locale, ma anche la necessità di potenziare la fornitura di farmaci, i trasporti e il coordinamento logistico. A Cheringoma, in particolare, si è evidenziata una limitata collaborazione, che ha inciso negativamente sull’operatività delle BMI.

La missione ha toccato anche ambiti trasversali: il rafforzamento dell’associazione locale Mbaticoyane, partner strategico del CAM, attraverso incontri di formazione e supporto gestionale; la verifica del microcredito e del programma per la cura del labbro leporino; e la valutazione della collaborazione con la Chiesa cattolica per eventuali borse di studio e sostegno alimentare.

Un evento critico ha segnato la missione: un incendio notturno nella sede del CAM a Caia, probabilmente causato da un corto circuito o da un fuoco acceso dai guardiani, ha distrutto il magazzino e un veicolo indispensabile per le attività sanitarie. Il danno stimato è di circa 35.000 euro.

La missione conferma l’impegno concreto del CAM nel garantire il diritto alla salute in un contesto di grande fragilità, attraverso interventi integrati, partecipati e sostenibili. La prosecuzione dei progetti, con la ricerca di fonti di finanziamento, resta una priorità per continuare a dare risposte concrete ai bisogni della popolazione.

 
Foto di Gianpaolo Rama
 
Per scuole inclusive libere dalla violenza di genere!

Per scuole inclusive libere dalla violenza di genere!

Dal 2022 il CAM gestisce il progetto “Escolas Inclusivas e Livres da Violência Baseada no Género: Novas Atitudes e Mudança de Comportamento para uma Sociedade Não Discriminatória e Equitativa” (scuole inclusive libere dalla violenza di genere: nuovi atteggiamenti e cambiamenti di comportamento per una società non discriminatoria ed equa) promosso da UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, con il finanziamento di KOICA, l’agenzia di cooperazione coreana.
L’iniziativa si sviluppa in 14 scuole secondarie della provincia di Sofala, nei distretti di Beira, Dondo, Nhamatanda e Buzi.

Con la galleria fotografica che trovate qui sotto, vogliamo raccontare due giornate attive del progetto, le sessioni di sensibilizzazione e colloqui partecipativi nelle scuole secondarie di Dondo e Marocanhe del 20 e 22 maggio 2025.

L’obiettivo, nelle due giornate così come dell’intero progetto, è quello di combattere le norme sociali dannose e contribuire all’eliminazione della violenza di genere.

Le attività sono state condotte dai Club dei Ragazzi (che riuniscono solo adolescenti maschi), i quali hanno svolto un ruolo chiave nella promozione di messaggi positivi sull’uguaglianza di genere e sull’emancipazione delle ragazze. È stato particolarmente stimolante vedere gli adolescenti moderare i dibattiti, condividere idee, suggerire soluzioni e impegnarsi a portare queste conoscenze al di là della scuola, nelle loro comunità e reti amicali.

Insieme, stiamo costruendo comunità scolastiche più sicure, più giuste e più eque! 💪📚✨