Al via la missione in Mozambico della Fondazione Edmund Mach

Al via la missione in Mozambico della Fondazione Edmund Mach

Comincia oggi da Beira il programma di visita in Mozambico di tre volontari CAM legati alla Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Il gruppo è composto da Ivano Artuso, Responsabile di Dipartimento di Supporto alla Didattica e all’Orientamento presso il Centro Istruzione e Formazione – vice del dirigente scolastico, Silvia Silvestri, Responsabile di Unità Risorse ambientali energetiche e zootecniche presso il Centro di Trasferimento Tecnologico della FEM e Angelo Pecile – Ex responsabile dell’Unità Risorse Foraggere e Produzioni Zootecniche – attualmente in pensione. Il gruppo visiterà tutte le attività promosse a Beira e a Caia da CAM e CEFA concentrandosi in particolare sui progetti in ambito agro-zootecnico coordinati da CEFA (vedi schede progetto sulla filiera del sesamo, ortaggi e miele a Caia e progetto sulla filiera del latte a Beira) e su quello di rafforzamento del Comune di Beira per la gestione integrata dei Rifiuti Solidi Urbani. Il programma prevede alcune giornate a Beira e Caia e un rapido passaggio a Quelimane e Maputo per motivi logistici, e si concluderà sabato 6 ottobre.

La collaborazione tra il Consorzio Associazioni con il Mozambico e la Fondazione Edmund Mach è attiva da molti anni, praticamente da quando il CAM ha cominciato a lavorare nel settore agricolo nel distretto di Caia, nei primi anni 2000. L’approccio di “cooperazione di comunità” che caratterizza il lavoro del CAM in Mozambico, ed in particolare ha caratterizzato l’esperienza – unica nel suo genere – del programma multisettoriale “Il Trentino in Mozambico” nel distretto di Caia dal 2002 al 2015, ha fatto sì che per operare in ambito agricolo fosse naturale attivare una partnership con il soggetto fondamentale per le tematiche di agricoltura del Trentino.

La storia di questa collaborazione comprende la partecipazione di diversi referenti per la FEM nei gruppi di lavoro tematici del CAM, eventi sviluppati in collaborazione, e numerosissime visite da parte di ospiti dal Mozambico o operatori CAM-CEFA in partenza per il Mozambico. Va anche sottolineato che oltre al contributo di persone che lavorano alla FEM, numerosi sono stati sia gli ex allievi, sia gli ex collaboratori FEM che hanno lavorato/stanno collaborando, professionalmente o a titolo volontario, con il CAM e il CEFA in Trentino e in Mozambico.

A partire dal 2016 il lavoro del CAM nel settore agricolo viene sviluppato con la partnership strategica dell’ONG CEFA onlus di Bologna, organizzazione che vanta un’esperienza decennale nella cooperazione allo sviluppo con particolare focus sulle tematiche dello sviluppo agricolo e del cooperativismo. Questa partnership ha inserito nel programma una esperienza certamente preziosa, dato che – pur non avendo mai operato prima in Mozambico – l’organizzazione conosce molto bene il mondo della cooperazione, l’Africa e l’agricoltura subtropicale, ma che può continuare ad essere ben integrata dal supporto di un ente quale la FEM, che lavora da più di un secolo allo sviluppo rurale di un territorio piccolo e decentrato come la Provincia Autonoma di Trento.

Ciò che in tutti questi anni, per diversi motivi, non ha mai avuto occasione di concretizzarsi, è un momento di incontro e visita in Mozambico, durante il quale operatori della FEM avessero occasione per conoscere direttamente i progetti ed il contesto, oltre che per offrire il proprio contributo tecnico.

In attesa di raccontarvi di più su quello che visiteranno e vivranno durante la missione auguriamo buona esperienza ai nostri viaggiatori!

Vacancy a Caia – Animatore Comunitario e Responsabile Attività Sociali

Vacancy a Caia – Animatore Comunitario e Responsabile Attività Sociali

La ONG CEFA sta selezionando un/a  Animatore/rice Comunitario/a e Responsabile Attività Sociali per il progetto Somica, attivo nel distretto di Caia in partnership con il CAM (per ulteriori informazioni, vedi la scheda progetto).

La durata prevista è di 11 mesi, con possibilità di rinnovo. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata a giovedì 20 settembre 2018. In seguito le caratteristiche del profilo richiesto.

 

Sede di lavoro: Caia, Mozambico

Zona intervento: Distretto di Caia (Caia, Murraça, Sena e aree rurali)

Termine invio domande: 20 settembre 2018

Partenza:  20 Ottobre  2018

Durata contratto: 11 mesi (rinnovabile)

Tipologia contratto:  Privato

 

Responsabilità e mansioni

  • Organizzare e supervisionare le attività sociali legate all’associazionismo e al cooperativismo;
  • Organizzare e supervisionare le attività di capacity building (con particolare riferimento alle tematiche di nutrizione e salute);
  • Partecipare alla organizzazione e supervisione delle attività di sviluppo del microcredito;
  • Gestire il budget per le attività di propria competenza ed effettuare le operazioni necessarie alla corretta gestione amministrativa delle risorse economiche;
  • Partecipare alla formazione del personale locale di progetto;
  • Partecipare alla ideazione e redazione di nuove proposte progettuali nei settori della sicurezza alimentare, ambiente e nutrizione.

 

Requisiti minimi richiesti

  • Istruzione: Laurea in Scienze Sociali o Scienze dell’Educazione
  • Esperienza professionale: Precedente significativa esperienza in posizioni analoghe, con particolare riferimento all’empowerment femminile e orientati alla questione di genere, preferibilmente in Mozambico;
  • Lingue straniere: Portoghese (ottimo scritto e parlato);
  • Conoscenza informatica: Ottima conoscenza Pacchetto Office

 

Altre capacità richieste

  • Dimostrate capacità di scrittura progetti
  • Buone capacità di relazione con colleghi, controparti, donatori ed autorità locali
  • Attitudine al lavoro di gruppo e orientamento al risultato
  • Dimostrate capacità di coordinamento e gestione del team di lavoro
  • Capacità di lavorare in ambiente multiculturale

 

Contatti

Inviare la propria candidatura entro il 20 Settembre 2018 all’indirizzo risorseumane@cefaonlus.it citando nell’oggetto il ruolo e allegando:

CV aggiornato in formato europeo con l’autorizzazione firmata al trattamento dei dati personali;

Lettera di presentazione e motivazione;

 

Ci scusiamo anticipatamente, ma solo i candidati ritenuti idonei verranno ricontattati per un colloquio. La selezione rispetta il principio delle pari opportunità (L. 903/77).

Incontri ravvicinati del terzo tipo … in Mozambico

Incontri ravvicinati del terzo tipo … in Mozambico

Poteva essere l’inizio perfetto di un film di fantascienza. Completamente persi Mozambico, tra alti campi di mais, in qualche località senza nome fuori dalla strada principale e qualsiasi sistema di localizzazione.
E all’improvviso, tra le foglie, si incontrano loro.

Bianchi. Perfettamente uguali. Tutti in fila come un piccolo esercito. Sembrerebbero alieni pronti per un’invasione della Terra.

Con protagonisti così, basterebbe solo qualche effetto speciale, del fumo in sottofondo per esempio, e sarebbe il setting perfetto per un film dell’orrore.

Ecco, appunto.

Ma no.
Non si tratta di un’invasione aliena, e nemmeno di un film ambientato in Mozambico. Ma di un momento di formazione per i beneficiari del progetto SOMiCa, che nelle scorse settimane hanno appreso come realizzare il miele utilizzando metodi e tecniche moderne.

Il SOMiCa é un progetto promosso a Caia da CAM e CEFA, un’altra associazione di Bologna il cui focus è legato all’agricoltura.
Gli obiettivi del progetto riguardano la produzione di ortaggi, sesamo e, appunto, miele. Tutti prodotti che possono garantire un livello di sussistenza dignitoso alle famiglie di camponês del distretto. Tutti coloro che dipendono solo esclusivamente dalla benevolenza della terra mozambicana, o dai suoi capricci.
Il miele è uno dei tanti tasselli che si inseriscono nel mosaico di iniziative per spingere il Mozambico e la sua gente fuori dal circolo della povertà.

In Kenya, Tanzania, Sud Africa e altre regioni, la produzione di miele è una realtà già solida e redditizia. E in Mozambico si stanno vedendo i primi timidi tentativi in questo campo.
Nel frattempo prendiamo nota per migliorare.

Lui è Ivano Deltetto, il nostro formatore. È venuto direttamente dall’Italia per fare alcuni giorni di formazione ai beneficiari del progetto e per raccontare tutto quello che c’è da sapere sulle api.
Oggi Ivano fa l’apicoltore in Italia. Ma le prime tecniche di produzione del miele le aveva apprese durante un progetto in Tanzania, alcuni anni fa. Di certo non avrebbe potuto immaginare di tornare in Africa per insegnare, a sua volta, proprio questa disciplina.
E così, con il suo arrivo in Mozambico, il cerchio si chiude. Questi giorni Ivano è stato ospite assieme a noi delle strutture del Consorzio, rispondendo con infinita pazienza a tutte le nostre (tante) curiosità, e affascinandoci con le sue approfondite conoscenze sul mondo delle api.
Assieme a lui è arrivata a Caia una bella ventata di allegria, novità.. e degli ottimi salumi piemontesi!

Anche per questo.. grazie Ivano! Torna ancora a trovarci!

Insomma, per qualche giorno, qui a Caia, il piccolo mondo delle api non é mai sembrato così grande.

Un ecosistema complesso e perfetto, nel quale ognuno sembra sapere perfettamente cosa fare, senza che nessuno debba comandare. E dal quale dipende tutto il delicato ecosistema della natura circostante.
La formazione di questi giorni è stata interessantissima e ricca di scoperte. Certamente un nuovo primo passo per fare del progetto SOMiCa una realtà in Mozambico. Ma i prossimi passi, anzi, la camminata dovranno poterla fare i mozambicani stessi.
Chissà il futuro impatto nelle comunità che potrà avere il miele fra qualche anno.
Di sicuro qualche primo risultato lo possiamo già apprezzare.
E vi assicuro … è buonissimo!
Gergelim: dal sesamo sbocciano incontri e possibilità

Gergelim: dal sesamo sbocciano incontri e possibilità

Sembra incredibile che da un seme così piccolo, come quello di sesamo, possano nascere così tante cose. Perché sì, dal gergelim, come viene chiamato così in Mozambico, non nascono solo alte piante dai fiori bianchi, ma germogliano anche possibilità di ricchezza e speranza per tante famiglie, fiorisce il lavoro nella machamba, sbocciano incontri e possibilità e si costruiscono insieme progetti sul futuro, come il progetto SOMiCa, promosso dal CEFA di Bologna insieme al CAM.
E i frutti di questo minuscolo seme abbiamo voluti vederli anche noi, scendendo nella machamba assieme ad un gruppo di beneficiari del progetto per assistere ad una delle dimostrazioni pratiche che vengono realizzate per accompagnare i contadini nella coltivazione di questa pianta.

Mano alla zappa! Si scende in campo!
Per prima cosa, bisogna sporcarsi le mani. Il sesamo viene mischiato con la sabbia per migliorare la resa nel terreno, isolarlo dall’umidità e disperderlo piú facilmente.

A distanza regolare si fissano dei paletti alle estremità del campo, e ad essi viene fatto correre un filo. Quello sarà la guida per i filari di sesamo da seminare.

Quello nella machamba é un vero lavoro di squadra. Ognuno segue la propria corda tracciata a terra, seminando una manciata di sesamo ogni 25-30 centimetri. Si parte tutti insieme da un estremo all’altro del campo e ci si incontra a metà strada. Così ci si mette di meno, e insieme, anche lavorare diventa più divertente.

In una sola giornata abbiamo sperimentato la fatica del lavoro, in Africa. Sono davvero pochi i ripari per difendersi dal sole implacabile a picco sulle teste. L’acqua è sempre la risorsa più utile, più preziosa.

Il Mozambico è uno tra i maggiori produttori di sesamo al mondo. La maggior parte viene esportata in Asia e nel resto del mondo, dove questo seme prezioso è richiestissimo per le sue numerose proprietà benefiche. Qui invece non viene consumato, ma la sua vendita permette un buon sostentamento economico alle famiglie che lo coltivano nel proprio pezzo di campagna.
I passi per uscire dal ciclo della povertà passano anche da qui.

Terminiamo il lavoro, stanchi ma soddisfatti.
La giornata si è trasformata in una gara e una festa, per chi riusciva a completare il proprio pezzo di terra prima degli altri.
Il premio? Un abbondante piatto di riso e pollo che già ci aspettava al traguardo.

Quello che vedete al centro della foto é il grande sorriso di Alverino, un venticinquenne coetaneo che ho conosciuto nelle vie di Caia e che ho ritrovato casualmente anche qui, nelle dimostrazioni del progetto SOMiCa.
Lavoro, festa, incontri. Dal sesamo nascono tante cose!

Insieme oggi abbiamo condiviso il lavoro nella machamba e, alla fine, condividiamo anche un pranzo a base di riso. Lui mi racconta il suo lavoro, fa l’autista di camion, ma ha trovato una possibilità di ricchezza nella coltivazione del sesamo, assieme a suo padre.
Spera di potersi assicurare un buon futuro per lui e per la sua famiglia. E parlando di futuro, chissá, forse sposarsi, avere dei figli e una bella casa in cui vivere.
E come dargli torto? Non è, in fondo, un po’ il sogno di tutti?
Cambiano le latitudini, ma siamo sempre gli stessi.

Lorenzo Dalbon – febbraio 2018

Commercio internazionale, sostenibilità e utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura

Commercio internazionale, sostenibilità e utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura

Un nuovo evento per parlare di sostanze chimiche nell’agricoltura trentina: Geremia Gios, venerdì 23 Febbraio alle 16:00 in Sala Aurora ci parlerà di connessioni tra commercio, agricoltura, ambiente, salute. A seguire, vi sarà la possibilità di una visita guidata alla mostra ‘Il costo umano dei pesticidi’ di Piovano. Vi aspettiamo!