Festeggiata a Caia la giornata mondiale della lotta contro l'HIV-AIDS

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Sabato 1 dicembre è stata festeggiata anche a Caia la giornata mondiale della lotta contro l’HIV-AIDS. In prima linea nella sfilata e nelle iniziative proposte sono stati gli attivisti dell’associazione Mbatikoyane, molti dei quali sono assistenti domiciliari che operano con  il CAM in varie località nei dintorni di Caia.

Dopo la sfilata, con partenza dal nuovo Ospedale di Caia (inaugurato a giugno), l’iniziativa è proseguita nel campo sportivo dove si sono tenuti discorsi, spettacoli teatrali, musica tradizionale, il tutto sul tema della sensibilizzazione sanitaria e la lotta all’HIV-AIDS, un tema purtroppo molto vicino alla popolazione del distretto, dove i tassi di sieropositività sono altissimi.

Il primo gruppo teatrale ad esibirsi è stato proprio il gruppo “Mae para maes” attivo all’interno dell’associazione Mbatikoyane e formato in particolare da donne, molte delle quali sieropositive e attiviste nella prevenzione materno-infantile.

Nel pomeriggio presso la Casa della Salute, sede dell’associazione Mbatikoyane e luogo di attività inserito in quello che diventerà presto il nuovo mercato di Caia, si è tenuto un altro momento significativo per le attività del CAM nel settore socio-sanitario. Sono stati infatti consegnati 19 attestati di frequenza alle donne che hanno frequentato quest’anno il corso di cucina e nutrizione tenuto, come ormai da molti anni, da Dona Madalena. Un gruppo era composto da madri che presso la Casa della Salute frequentavano il corso di alfabetizzazione.

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Infine, altro avvenimento importante della giornata, la consegna al gruppo di attivisti dell’assistenza domiciliare di 12 nuove biciclette per sostituire i mezzi già usurati dal quotidiano utilizzo in quartieri lontani e grandi. Le biciclette sono state finanziate da un gruppo di dipendenti della Cassa Rurale di Trento come segno di amicizia per il loro collega Federico, da poco impegnato nell’accompagnare la banca di microcredito a Sena (Caixa Financeira de Caia).

Pianificazione strategica: il percorso prosegue

Dopo l’incontro del 3 agosto (vedi articolo) e la sistematizzazione dei feedback ricevuti attraverso diversi contatti, schede, mail ed incontri, continua il percorso di riflessione sulle strategie e le direzioni future dell’organizzazione e del programma “Il Trentino in Mozambico – Il Mozambico in Trentino”.

Martedì 20 novembre si riuniranno le associazioni socie del CAM per riflettere sui temi su cui si concentra il percorso di pianificazione strategica, nel dettaglio: l’assetto istituzionale, il programma in Trentino, il programma in Mozambico e i finanziamenti al programma

L’incontro segna un nuovo passaggio attraverso un importante percorso che il CAM sta promuovendo quest’anno, e che vorrebbe portare – a fine anno – alla definizione di alcune linee guida e orientamenti strategici futuri. Orientamenti che saranno coerenti con la natura flessibile e partecipativa dell’organizzazione e del programma.

Voce della gente – il reportage di Michela sull'incontro con RCC

Ripubblichiamo da Vita Trentina l’articolo di Michela Grazzi sulla sua esperienza a Caia (vedi anche l’articolo RCC e l’amicizia con le radio trentine: la testimonianza di Michela).

Il paese che mi attende vive in pace da vent’anni. Arrivo a Beira in un giorno particolare, il 4 ottobre, il dia da paz, il giorno della pace, nel ventesimo anniversario della firma dei trattati che posero fine a tanti anni di conflitto in Mozambico: l’indipendenza dal Portogallo prima e 16 anni di guerra civile dopo. Beira, capitale della provincia di Sofala, è la seconda città del Mozambico per numero di abitanti e il suo porto ricopre un ruolo di notevole importanza economica essendo sbocco sul mare per l’interno del paese ma, soprattutto, per i più ricchi confinanti: Malawi, Zambia e Zimbabwe.

Scopo principale del viaggio è quello di conoscere finalmente RCC, la Radio Comunitaria di Caia. Nata 5 anni fa si è inserita come progetto trasversale all’interno del piano di intervento multisettoriale del Cam, il consorzio Trentino di Associazioni con il Mozambico, che dal 2002 opera nel distretto rurale di Caia in diversi ambiti: territoriale, sanitario, educativo, sociale, agricolo e finanziario. Da subito la Radio è stato il progetto con cui Trentino inBlu ha avuto più contatti ed occasioni di collaborazione.

Dopo un primo approccio al mondo della radiofonia del Mozambico con la visita a due realtà molto differenti come Radio Mozambique, la radio nazionale, e RCD, la Radio Comunitaria di Dondo, piccola municipalità a pochi chilometri da Beira, parto alla volta di Caia.

Lasciare Beira vuol dire lasciarsi alle spalle in fretta la città ed iniziare da subito ad incontrare l’Africa, così come ce la costruiamo nel nostro immaginario. I decadenti edifici in stile coloniali lasciano spazio alle abitazioni tradizionali, capanne di fango e tetti di paglia, che si susseguono lungo i 484 chilometri che dobbiamo percorrere. La strada, unica striscia d’asfalto che taglia in due la provincia, è la Nazionale 6, conosciuta come il Corridoio di Beira: la via principale di collegamento tra lo Zimbabwe e il mare e per questo protetta anche negli anni difficili della guerra. Ancora oggi è molto sfruttata è decisamente trafficata oltre che dissestata: non si contano i camion che trasportano carbone, canna da zucchero e legname verso il porto. Il Mozambico è indipendente dal 1975, in pace dal 1992. E’ un paese giovane, ma è evidente il fermento e la voglia di ripartire. O forse di partire una volta per tutte dopo che anni di guerra hanno impedito uno sviluppo vero del paese e della sua economia.

RCC è un coloratissimo edifico di mattoni con un piccolo ingresso, una sala-redazione, lo studio della diretta e la stanza tecnica con la regia. Tutto quello che serve per fare radio c’è. Ed anche l’entusiasmo, elemento fondamentale per fare questo mestiere, non manca. 12, 13 tra dipendenti e collaboratori affollano la redazione al primo incontro di pianificazione: tante le domande e gli argomenti che ci prefiggiamo di affrontare nei pochi giorni a disposizione. Cerchiamo di non tralasciare nulla, parliamo di giornalismo, di programmi software e di internet, una delle grandi contraddizioni di questo paese che oggi è completamente cablato con fibra ottica. Insomma a Caia, dove 4 anni fa non arrivava la corrente elettrica c’è oggi la possibilità di collegarsi ovunque. Potenzialmente, ovviamente. Perché in realtà qui quasi nessuno può permettersi un computer.

Non mancano in questi giorni le occasioni per conoscere da vicino un po’ tutto il territorio e gli ambiti di intervento del Cam. Martinho, coordinatore pedagogico delle escolinhas, mi ha porta a conoscere i quasi 700 bimbi degli asili. Allegri e sorridenti cantano e ballano per ogni cosa: per salutare, ringraziare della visita, per alzarsi e andare a fare merenda o per risedersi al posto. E’ ovviamente un pretesto, un gioco attraverso cui avvicinarli al portoghese (a scuola tra pochi anni sarà la lingua con cui dovranno studiare) e insegnare le prime regole dell’igiene.

Poi un pomeriggio nei bairros, i quartieri, più problematici di Caia. Sono quartieri, piccoli villaggi, per lo più costretti ad uno spostamento di massa per abbandonare le zone a rischio inondazione (Caia sorge sulle rive dello Zambesi): scarso è il senso di appartenenza e forte la necessità di sensibilizzare proprio sul tema dell’igiene per cercare di far fronte alle emergenze sanitarie.

E ancora un viaggio a Murraca. A pochi chilometri da Caia c’è una piccola San Michele: scuola più azienda agraria. Il riferimento è ovviamente impegnativo anche perché sono stati anno difficili per l’agricoltura con il problema delle mine che non permetteva di lavorare la terra. “Oggi è tutto bonificato – evidenzia Ferrao, direttore dell’azienda – e il governo sembra voler intervenire sull’altro grande problema, la mancanza di sistemi di irrigazione.”

Sabato, prima di ripartire, un’ultima puntatina in radio. É stata una settimana intensa, un confronto di esperienze più che un corso di formazione. Spero non si aspettassero qualche ricetta o rimedio miracolosi. Non credo ci siano verità assolute per “fare una buona radio”. Una radio è buona se si fa ascoltare, se risponde alle domande della gente. Vale ancora di più per una radio comunitaria: deve fare crescere la comunità in tanti piccoli (ma fondamentali) ambiti della vita quotidiana. Come i temi che Rcc affronta in onda: sanità, igiene, educazione. Riparto alla volta di Beira con la convinzione di aver avuto una grande occasione: riscoprire un ruolo utile dei mezzi di comunicazione, vocazione che forse in Italia stiamo perdendo.

Selezioni in corso per due nuovi responsabili di settore

Nel 2013 l’equipe degli espatriati di Caia vedrà una fase di grande rinnovamento, dal momento che – per motivi personali – quattro persone dell’attuale equipe sono in procinto di concludere la loro esperienza a Caia, con la partenza tra dicembre e febbraio di Matteo, Paolo, Marta e Jacqueline.

Per il ruolo di coordinamento, in sostituzione di Marta, è già stata selezionata una persona, Paola Primavera, che attualmente sta trascorrendo un periodo assieme coordinamento di Trento per un percorso di formazione e conoscenza dell’organizzazione. Partirà per il Mozambico ad inizio dicembre potendo così ricevere un passaggio di consegne durante i due mesi successivi.

Per il “settore pianificazione territoriale, acqua e saneamento” in questi giorni si stanno definendo i termini di riferimento per una possibile collaborazione con un ex stagista laureato alla Facoltà di Ingegneria.

Sono aperte le selezioni per una figura che ricoprirà l’incarico di “responsabile dei settori socio-educativo e socio-sanitario” e per un “responsabile del settore rurale e rafforzamento gestionale”.

Ricordiamo infine che il settore microcredito è seguito da Andrea Patton, che opera a Marromeu ma con periodiche visite a Caia e a Sena, e dal nuovo Federico Tapparelli.

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Profili per le selezioni aperte

  • Per il “responsabile dei settori socio-educativo e socio-sanitario” si richiede: formazione in discipline di area sociale, competenze in ambito pedagogico ed esperienza nella formazione degli adulti e coordinamento di gruppi. Disponibilità per un incarico di un anno e mezzo.
  • Per il “responsabile del settore rurale e rafforzamento gestionale” si richiede: esperienza in gestione aziendale, preferibilmente in aziende agricole, zootecniche o analoghe e capacità organizzative, di gestione delle risorse economiche ed umane, di programmazione e di supervisione. Disponibilità per un incarico di due anni.

Il termine per l’invio dei curriculum (a cam@trentinomozambico.org 0461-232401) è il 20 novembre, la partenza prevista ad inizio 2013.

Il batik con Mavale – nuova edizione del laboratorio di batik

ATTENZIONE! L’iniziativa è stata disdetta per problemi organizzativi – vi invitiamo a contattarci e lasciarci il vostro recapito per la prossima edizione.

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Anche quest’anno il CAM, in collaborazione con una associazione trentina – Villazzano Solidale – propone un corso pratico per la realizzazione di batik, secondo la tecnica mozambicana. Negli scorsi anni l’iniziativa, proposta a ragazzi ed adulti, sia presso associazioni che nelle scuole, ha riscosso sempre un ampio successo, divenendo una delle attività più belle di presentazione del “Mozambico in Trentino”.

Il corso pratico si terrà mercoledì 21 novembre sera e sabato 24 pomeriggio, a Villazzano, e sarà tenuto come sempre dal bravissimo artista Americo Mavale, accompagnato quest’anno dal collega Paulo Munguambe (in arte Guedas). I due sono tra i fondatori dell’associazione mozambicana Muteko Wahu, che in un quartiere periferico di Maputo promuove progetti di arte, turismo responsabile, ristorazione e catering e attività sociali.

Gli artisti sono ospiti in Italia dell’associazione Sole Onlus di Torino, e collaborano anche con Slow Food e con la rete delle comunità del cibo Terra Madre. La sede dell’associazione Muteko Wahu infatti è la sede del primo Convivium Slow Food in Mozambico.

Il corso – per motivi logistici – è a numero chiuso, invitiamo quindi tutti gli interessati ad iscriversi prima possibile.

Per informazioni ed iscrizioni al corso contattare:
Giordana Detassis villazzanosolidale@alice.it 340-2586456

oppure
Consorzio Associazioni con il Mozambico
cam@trentinomozambico.org 0461-232401