


In viaggio tra progetti e incontri – un resoconto della missione di giugno
Si è da poco conclusa la missione visita ai progetti, ai collaboratori e ai partner istituzionali da parte del nostro direttore Isacco Rama e della Rappresentante Paese Marina Bosetti. Sono state tre settimane dense di appuntamenti, riunioni, visite, aggiornamenti dai vari progetti.
Dopo l’arrivo ed i primi incontri a Beira, le due tappe importanti sono state le visite a Inhaminga e a Marromeu per i progetti Microcredito ed emergenza, verificando che entrambe le iniziative si stanno sviluppando bene. Con il responsabile del microcredito Benjamim Baptista ed i contabili Alima, Tabita e Atanasio, si sono fatti due dei periodici controlli di cassa e poi i colleghi hanno ricevuto una formazione su una nuova modalità di gestione contabile che verrà introdotta entro l’anno; per quanto concerne le attività di emergenza, sostenute dalla Provincia Autonoma di Trento, si è constatato che il supporto alle famiglie colpite è efficace e l’interazione con le autorità del distretto di Marromeu, nuova sotto molti aspetti, è positiva e costruttiva.
La missione è proseguita a Caia, dove Isacco e Marina, accompagnati dal responsabile locale Elias e dalla responsabile del progetto di salute Emanuela de Vivo, hanno controllato lo stato di avanzamento lavori di riabilitazione/costruzioni alle Escolinhas, nonché la situazione degli uffici dal punto di vista amministrativo e gestionale. E’ stata fatta una visita alla Radio Comunitaria di Caia, una iniziativa avviata da CAM nei primi anni 2000 e che in periodi recenti ha avuto una gestione locale con alcune difficoltà, ma che nonostante tutto sta svolgendo un importante lavoro di diffusione di informazioni, sensibilizzazione, comunicazione. Sulla RCC, CAM intende impegnarsi nel prossimo futuro, al fine di rilanciare la radio e metterla nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il proprio importante compito.
Le altre tappe significative sono state a Maputo, Beira, Manica e Chimoio. A Maputo è stato fatto un lungo e proficuo incontro con la sede locale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS Maputo, si sono incontrati i donatori e partner con cui il CAM opera a diverso titolo, tra cui l’Ufficio di Cooperazione del MINEC, i responsabili della cooperazione dell’Ambasciata Francese e del Giappone, i referenti di UNFPA e UNICEF. Un interessante incontro è stato quello con l’Observatorio do Meio Rural – OMR, per il CAM un potenziale partner con cui collaborare nell’ambito della ricerca e dello sviluppo rurale. Infine un piacevole incontro con alcuni rappresentanti del Politecnico di Milano impegnati in progetti di riqualificazione urbana a Maputo. Il gruppo ha espresso il suo interesse a conoscere e seguire il progetto MUDAR a Beira.
A Beira è stato fatto un approfondimento con i colleghi e partner dei progetti in corso. Si è partecipato ad alcuni incontri con i tecnici del Conselho Municipal da Beira – CMB sulla progettazione del quartiere Macuti e si è lavorato con Nicola Camandona, responsabile del progetto MUDAR e con le colleghe dell’Università di Trento – UNESCO Chair. Si è lavorato con Margherita Busana e con il dinamico team del progetto Inovação Circular, che ha di recente co-curato un’edizione di grande successo del Forum Juvenil 2023. Si sono fatte le verifiche sulla prosecuzione del progetto Limpamos sulla gestione dei rifiuti solidi urbani. Si è lavorato con il team dell’amministrazione a Beira, guidato da Carlotta Purin, che con il suo impegno e capacità sta realizzando un significativo salto di qualità nel lavoro di tutto l’ufficio.
La permanenza di Marina e Isacco a Chimoio e Catandica è stata riservata ad alcune visite di presentazione presso le autorità locali e altri soggetti, tra queste quello con l’ufficio locale di AICS – Chimoio, in vista dell’avvio di un nuovo progetto nell’ambito dell’accesso al credito rurale.
Isacco e Marina sono stati soddisfatti della qualità del lavoro svolto dalle persone attive sui nostri progetti ed il CAM ne ha avuto prova con la visita dell’ambasciatore italiano in Mozambico Gianni Bardini e del Direttore di AICS Maputo Paolo Enrico Sertoli, che si sono fermati nella sede di Beira durante una trasferta a Sofala, rivolgendo parole di apprezzamento per la qualità dell’impegno più che ventennale del CAM e dei propri operatori nella Provincia di Sofala.

Bilancio Sociale CAM 2022
Siamo orgogliosi di presentare l’edizione 2022 del nostro Bilancio Sociale. Un documento completo che racconta il 2022 del CAM, i progetti, le persone coinvolte e riporta il bilancio economico approvato dall’assemblea dei soci del 7giugno 2022 e la relazione dell’organo di controllo.
Il 2022 è stato un anno particolarmente significativo per il CAM, perché abbiamo festeggiato i nostri 20 anni di attività. Siamo cresciuti molto, abbiamo acquisito competenze, ma soprattutto, abbiamo mantenuto viva la voglia di essere attivi nei nostri valori di cooperazione e di cambiamento sociale.
In questa edizione, troverete 64 pagine a colori che includono 11 schede progetto, testimonianze, dati, grafici e tantissime fotografie per illustrare il 2022, il nostro anno speciale.
Per consultarlo online o scaricare il pdf, clicca qui.
Qui trovi anche le edizioni 2019-2020-2021.
Vent’anni di lavoro ininterrotto in Mozambico e in Trentino permettono senz’altro di affermare che il CAM ha saputo sviluppare una serie di progetti in grado di migliorare in maniera sensibile e sostenibile la difficile situazione di vita di molte comunità Mozambicane, nonché di favorire la crescita di una cultura della solidarietà e della mondialità nel nostro Trentino.

Un progetto per Giorgia
È passato un anno da quando Giorgia Depaoli ci ha lasciati. Il suo impegno nella cooperazione internazionale è stato fonte di ispirazioni per molti di noi che hanno avuto il piacere di conoscerla.
In particolar modo, Giorgia si interessava dei diritti delle donne e della battaglia per la parità di genere, temi che promuoviamo attraverso diversi progetti di sviluppo umano, alcuni dei quali nati dalla collaborazione con Giorgia. Per rendere omaggio alla sua missione di una realtà sociale in cui uomini e donne hanno pari diritti, abbiamo deciso insieme ai genitori e ad alcuni amici di Giorgia, di lanciare un progetto in suo ricordo, che avrà lo scopo di:
- costruire una sala chiamata “Sala Giorgia” che sarà adibita alle attività promosse dal gruppo donne “parità di genere” a Caia – euro 16.000 €
- assicurare un contributo annuale per lo svolgimento delle attività di sensibilizzazione ai diritti delle donne di euro 3.000 € per tre anni
Queste attività si svolgeranno a Caia, dove dal 2018, Giorgia collaborava con diverse realtà territoriali per fare in modo che tutte le donne avessero il modo di esprimere le proprie idee. Grazie alla sua esperienza di oltre 20 anni nella cooperazione internazionale, nella progettazione e nella gestione di fondi, il CAM garantirà la serietà e la continuità del progetto.
Chiunque volesse contribuire al progetto, verrà informato dello stato avanzamento lavori e di tutte le attività del gruppo donne “parità di genere“.
Le donazioni possono essere trasmesse tramite bonifico bancario con la causale “Ricordiamo Giorgia” intestato al nostro IBAN. Tutti i versamenti sono fiscalmente detraibili.
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Cogliamo l’occasione per rilanciare l’intervista a Giorgia pubblicata a inizio 2022 da ACCRI che l’associazione ACCRI aveva scritto riguardo a Giorgia, in cui lei spiegava cosa significhi essere una donna nella cooperazione internazionale e il motivo per cui è importante investire nella presenza femminile nell’ambito degli aiuti internazionali.
Contribuisci al progetto "Ricordiamo Giorgia"
Se lo desideri, qui puoi scaricare per diffonderlo il volantino di presentazione del progetto preparato da alcuni famigliari e amici di Giorgia!

Per la salute di mamme e bambini – equipaggiamento e formazione ostetrica
Durante la visita del gruppo di volontari e membri del direttivo, a novembre 2022, il CAM in collaborazione con l’AMS di Trento, ha donato al reparto di ostetricia dell’ospedale di Caia un apparecchio di ecografia, uno strumento fondamentale per il controllo delle gravidanze e molto utile per intervenire in caso di problematiche.
In occasione della consegna ed installazione del macchinario la dottoressa Bruna Zeni, una dei partecipanti al viaggio, ha tenuto una formazione di due giorni rivolta al personale specializzato di ostetricia dell’ospedale, incentrata sulle tecniche di ecografia ostetrica. In questi mesi è rimasta in contatto telefonico e online per assistenza. E’ inoltre in programma una futura formazione per il personale ostetrico di Caia della durata di circa 10 giorni, che sarà tenuta da una ginecologa italiana volontaria esperta in ecografia.
L’assistenza ostetrica, specialmente nei distretti decentrati come quello di Caia, è fondamentale per intervenire nella promozione della salute materno-infantile. L’accesso ai servizi per le emergenze ostetriche rappresenta uno dei principali indicatori del livello di disuguaglianza sociale tra Paesi sviluppati e Paesi meno sviluppati (vedi box).
Con questo piccolo supporto vogliamo contribuire a rendere migliore l’accompagnamento al parto, sviluppando competenze tra il personale che possano contribuire a salvare vite di mamme e bambini!
Il tasso di mortalità materna (calcolato come numero di decessi per 100.000 parti) è mediamente di 12 nei Paesi industrializzati e di 500 nell’Africa a sud del Sahara. È però da un altro indicatore – il “maternal mortality lifetime risk” (rischio di mortalità materna nel corso della vita), che tiene conto anche del tasso di fertilità e quindi del maggior numero di eventi con rischio di decesso che una donna deve affrontare nei Paesi in via di sviluppo – che il divario tra Occidente e resto del mondo emerge con la massima nettezza. Il “rischio di mortalità” infatti è pari a una probabilità su 39 per una madre africana, rispetto a 1 ogni 4.700 per una donna europea o nord-americana – oltre cento volte di più!
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni giorno nel mondo 800 donne muoiono durante la gravidanza o nel dare alla luce un bambino. Nell’assoluta maggioranza dei casi, quella morte potrebbe essere prevenuta con adeguate diagnosi e assistenza prenatale.
L’80% delle cause del decesso è ascrivibile a emorragie o infezioni susseguenti il parto, a ipertensione (eclampsia) durante la gravidanza o a un aborto praticato in condizioni non sicure. Nei casi residui, la causa della mortalità è imputabile alla malaria o ad altre malattie.
