Fotografa il Mondo in Trentino

Fotografa il Mondo in Trentino

Ecco la seconda puntata del progetto Trova il mondo in Trentino: un corso di fotografia sociale per apprendere teorie e tecniche del linguaggio fotografico, ma anche come utilizzarlo per ritrarre le interconnessioni del mondo globale che si intrecciano intorno a noi ogni giorno.

Il progetto Trova il mondo in Trentino intende sensibilizzare e attivare il pensiero critico sul tema delle Interconnessioni attraverso la fotografia: rendere i cittadini partecipi acquistando sensibilità sul tema della globalizzazione non solo come fenomeno in atto ma anche come possibilità, stimolando il pensiero e l’azione ad aprirsi a nuovi orizzonti.

Il 7 febbraio, a Palazzo Trentini, si è tenuta l’inaugurazione della mostra di fotografia etica Trova il Mondo in Trentino. Dietro le grandi porte di legno verde, i visitatori hanno scoperto due reportage fotografici di grande impatto che li hanno portati nell’amara realtà della vita al giorno d’oggi: ll costo umano dei pesticidi di Pablo Ernesto Piovano e From there to here di Giulio Piscitelli.

Durante l’inaugurazione c’è stata la presentazione delle tematiche del progetto da parte di esperti, Paolo Lima e Marta Bertagnolli. Con il loro intervento ci hanno aiutato ad orientarci con un approccio visionario e con dati aggiornati alla mano sul cambiamento climatico ed il fenomeno della migrazione che stanno acquistando dimensioni sempre più importanti.

Il direttore del Festival di Fotografia Etica di Lodi, Alberto Prina, ha poi spiegato le sfide e l’importanza della fotografia nel contesto odierno, il viaggio ed il processo attraverso il quale una storia riesce ad essere raccontata tramite i suoi scatti. Alberto Pina sarà uno degli insegnanti del corso di fotografia. Con anni di esperienza in questo campo, guiderà i partecipanti a capire come contestualizzare il messaggio di interconnessioni attraverso la lente della fotocamera. Il corso si prefigge di aiutare i partecipanti ad analizzare i propri scatti ed approfondire la conoscenza del linguaggio fotografico.

Gli obiettivi del corso sono:

– Avvicinare alla fotografia sociale
– Introdurre elementi della storia della fotografia sociale
– Offrire spunti di riflessione sul significato delle interconnessioni
– Offrire tecniche base di fotografia, dallo scatto fotografico alla metodologia della scelta delle foto

Destinatari

Il corso è aperto a quanti sono curiosi di indagare e narrare il mondo contemporaneo ed approfondire il proprio rapporto con le immagini e la fotografia.
Il numero di partecipanti massimo è di 20 persone.

Programma

Data e Orario Modulo Formatore
Sabato 10 Marzo
9:30 – 13:30
INTRODUZIONE al linguaggio fotografico come strumento di comunicazione e conoscenza del mondo
Case history su Interconnessioni Ambientali a cura di Paulo Lima
Alberto Prina
Sabato 17 Marzo
9:30 – 13:30
La TECNICA fotografica, elementi base e avanzati.
Case history su Interconnessioni Commerciali a cura di Sandra Endrizzi – Mandacarù
Elisa Vettori
Sabato 24 Marzo
9:30 – 13:30
14:30 – 16:30
INTERCONNESSIONE: fotografare l’altro, come approcciare al meglio la fotografia di persone e momenti. Modalità di relazione e indicazioni legislative.
Uscita pratica sul campo e valutazione risultati.
Case history su Interconnessioni Culturali a cura di Cristian Ghislain Kuate Fotso
Martina Belluto
Elisa Vettori
Sabato 7 Aprile
9:30 – 13:30
STORIA della fotografia sociale, maestri, stile e approcci.
Case history sulle Interconnessioni Sociali a cura di Serena Piovesan di Cinformi – Rapporto sull’Immigrazione in Trentino
Martina Belluto
Alberto Prina
Sabato 21 Aprile
9:30 – 13:30
Metodologia della SCELTA delle foto e editing fotografico. Alla ricerca del proprio stile Alberto Prina

 

Il corso si focalizza sulla produzione di singoli scatti, mostrando fin da subito tecniche, esempi e metodologie tipiche di progetti più complessi.
Verranno offerti 15 minuti di case history rispetto al tema delle interconnessioni. 4 esperti interverranno brevemente per stimolare la riflessione sui concetti e gli oggetti del tema trattato ed offrire spunti e pillole per la partecipazione al concorso “Trova il Mondo in Trentino”.
A corso concluso verrà garantito l’accompagnamento ai singoli partecipanti per la presa visione delle foto fatte da parte del formatore.
Sarà creata una community online e verrà dato un supporto specifico a gruppi di 5-10 persone per la valutazione delle singole immagini.

Info Logistiche

Le lezioni si terranno presso il Centro di Cooperazione Internazionale in Vicolo San Marco, 1 a Trento.
La quota di partecipazione è di 90 Euro e comprende anche un pasto previsto il 24 Marzo.

Formatori

Alberto Prina
Curatore del Festival della Fotografia Etica di Lodi e fotografo professionista

Elisa Vettori
Fotografa freelance, si occupa di reportage e fotografia documentaristica. Fa parte del Collettivo Fotosocial

 Martina Belluto
Antropologa visuale, dottoranda presso l’Università di Ferrara
Iscrizioni
Per iscriversi: https://goo.gl/forms/0Hrh1a0wGNv8xsZ63 .
Le iscrizioni chiudono il 7 marzo.
Non è richiesta alcuna attrezzatura tecnica specifica. Sarà sufficiente avere un telefono con fotocamera integrata o macchina fotografica compatta.
Per info
Francesca Anzi | 0461.917395 | info@gtvonline.org
Enti promotori

Gruppo Trentino del VolontariatoCAM – Trentino con il MozambicoATB – Trentino con i BalcaniCentro per la Formazione alla Solidarietà InternazionaleViração&JangadaCollettivo Fotosocial

Escolinhas: al via l’anno scolastico

Escolinhas: al via l’anno scolastico

Il nostro volontario Lorenzo Dalbon ci regala qualche bello scatto dalle feste di inaugurazione dell’anno scolastico che si sono tenute l’8 e il 9 febbraio: anche quest’anno oltre 600 bambini frequenteranno gli asili del CAM a Caia: Lar dos Sonhos, Kukomerua, Miriam e DAF.
Alle cerimonie di apertura hanno preso parte, oltre che bambini, genitori, educatori e rappresentanti del CAM, anche i responsabili delle istituzioni locali, in particolare del Servizio Distrettuale di Educazione, Giovani e Tecnologia.

Buon inizio a tutti!

Commercio internazionale, sostenibilità e utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura

Commercio internazionale, sostenibilità e utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura

Un nuovo evento per parlare di sostanze chimiche nell’agricoltura trentina: Geremia Gios, venerdì 23 Febbraio alle 16:00 in Sala Aurora ci parlerà di connessioni tra commercio, agricoltura, ambiente, salute. A seguire, vi sarà la possibilità di una visita guidata alla mostra ‘Il costo umano dei pesticidi’ di Piovano. Vi aspettiamo!

Storie, immagini, ricordi e… ricette da Caia

Storie, immagini, ricordi e… ricette da Caia

Caia.

Una minuscola cittadina sulle rive del fiume Zambezi, nel cuore piú interno del Mozambico. Un passaggio obbligato per camionisti e viaggiatori che, percorrendo il paese da Nord a Sud, devono attraversare l’unico ponte che collega le rive del grande fiume. Il resto sono é un pugno di casette e capanne sparse lungo la strada principale e una linea della ferrovia battuta dal sole. Questa é Caia, e non avrei mai pensato un giorno di chiamare questo luogo sperduto “casa”.

Eppure é passato già oltre un mese dal nostro arrivo in questo angolo remoto di mondo, e ancora ci stiamo abituando all’impatto di questa nuova vita e le sue regole tutte nuove, ancora da scoprire, conoscere, comprendere, capire.

Siamo partiti in tre, io, Lucia e Mauro. Ci siamo conosciuti direttamente in Mozambico, loro svolgeranno un anno di servizio civile a Caia, mentre io sarò solo di passaggio, per fare il pieno di esperienze ed emozioni.

Un bel gruppetto.

Ci sono solo due modi per raggiungere Caia.
(D’accordo, tre, se sei cosí fortunato da possedere un’auto).
Le tue uniche opzioni sono di rischiare la vita affrontando la terribile strada N1 Beira – Inchope – Caia a bordo degli spericolati machibombo, i mezzi di trasporto locali, oppure prendere il lentissimo treno del martedí, che é l’unico di tutta la Provincia.
Noi abbiamo preso il treno.
Se doveste andare a Caia, prendetelo anche voi. Il viaggio sarà lunghissimo, ma fuori dal finestrino potreste assistere allo spettacolo del paesaggio mozambicano che scorre e cambia davanti a voi, scoprendo cosí le tante sfumature di questo paese.

A Caia siamo accolti nelle strutture del CAM, o del “Consorcio”, come viene chiamato qui da tutti.
Sono oltre dieci anni che il Consorcio lavora attivamente nella regione, e si può constatare il grande impatto che ha avuto in questa zona solo a giudicare dalla fama e dal rispetto che si é conquistato nelle persone.
Questo aiuta molto perché qui a Caia servono davvero poche presentazioni: se sei bianco e sei italiano, di sicuro lavori nel Consorcio, lo sanno già tutti.

Ma l’impatto piú significativo si può forse apprezzare nelle persone che, con il Consorcio, ci lavorano per davvero. Julai, Martinho, Elias, Dionisio, Neidy, Federico. La sensazione che ho avuto è stata quella di conoscere una grande, accogliente famiglia. Una famiglia composta da tante persone straordinarie, realmente coinvolte nella propria missione. Una squadra di primissimo livello, con la quale sto condividendo la mia esperienza e sto imparando molto.

Parlando e condividendo esperienze, si capisce quanto il lavoro con il Consorcio per loro sia importante.

Il senhor Martinho mi porta a visitare le escolinhas di cui è il responsabile. Piccole oasi di speranza per quei bambini di età prescolare che non sempre hanno possibilità di accedere ad un’educazione.
E sono ancora tanti, da queste parti.
Uno dei problemi di un paese che si sposa troppo giovane, troppo presto, troppo inconsciamente, lasciando i bambini spesso e volentieri lasciati a sé stessi, o senza una solida famiglia alle spalle.
La prima domanda che mi viene posta é sempre la stessa: “sei sposato?”.
Sposarsi qui é un passaggio obbligato nella vita di un individuo, e anche una fonte di ricchezza e sostentamento, grazie alla dote che viene scambiata tra famiglie. Ma questi matrimoni instabili e precoci lasciano dietro di sé lo strascico di bambini orfani o abbandonati sulla strada.
Alla luce di tutto questo, comincio a comprendere la preziosità di luoghi sani e accoglienti come le escolinhas di Martinho e del Consorcio.

Il senhor Elias é un vulcano di energia, lo trovo sempre sorridente e coinvolto in attività ogni volta differenti.
Il focus del suo lavoro è nel campo della salute, forse il problema principale qui in Africa. Ma il senhor Elias é una di quelle persone che si rimbocca le maniche e affronta qualsiasi problema con creatività e inventiva. Insieme ad un folto gruppo attivisti promuove eventi di sensibilizzazione nella comunità, visita di ogni malato dei quartieri di Caia, offre aiuto e assistenza, e tiene monitorata la situazione sanitaria del distretto. Assieme a tutto questo ha avuto l’idea di fondare gruppi di sostegno per malati di AIDS, dimostrazioni culinarie per educare sull’alimentazione, un gruppo teatrale di sensibilizzazione, e non so a quali altre idee creative stia già pensando in questo momento. Ma di sicuro non si ferma di fronte a nulla, quando si tratta di sostenere persone in difficoltà o salvare vite umane.

E lui lo fa ormai da moltissimi anni, sempre con lo stesso sorriso di chi ama la vita e ha un’incrollabile speranza nel futuro.

É lui che si é preso a cuore le sorti di noi ingenui muzungu, guidandoci alla scoperta di questo strano mondo mozambicano, con le sue nuove regole e i suoi bairros intricati, approfittando di ogni occasione per portarci in giro con la sua moto, nelle sue numerose missioni di conforto ai malati del distretto.
A fianco a lui si impara sempre.
L’altro giorno abbiamo assistito ad una delle dimostrazioni culinarie che lui stesso ha contribuito ad organizzare, per cercare di dare un’educazione alimentare alle donne e alle giovani mamme che si apprestano a crescere dei bambini.

Il Mozambico è un paese ricchissimo di risorse, alimenti, possibilità. Spesso manca solo l’educazione minima necessaria per ottenere il massimo da quello che offre la terra.
Riso, mais, sesamo, arachidi, anacardi, patate, manioca, cocco, manghi, banane. Nelle stagioni piovose questo paese si trasforma in un Eden miracoloso, nel quale basta solo chinarsi per raccogliere tanta manna sufficiente per vivere senza pensieri per tutta la vita.
Ma nonostante la ricchezza del terreno, la povertà del popolo diventa il vero terreno fertile per gli affari di colonialisti, politici e multinazionali.
Ah, il Mozambico! terra bellissima e paradossale. Le famiglie più povere preferiscono vendere la ricchezza dei propri ortaggi e della propria frutta per guadagnare il poco diñeiro sufficiente per comprare una lattina di coca-cola.

Per questo questi incontri sull’alimentazione sono particolarmente importanti, perché restituiscono alle persone il valore degli alimenti della propria terra e della cucina tradizionale.
É stato un incontro molto interessante anche per noi, e abbiamo preso appunti per non dimenticare nulla!

Per il resto, la vita a Caia scorre tranquilla.
La città é piccolina e non offre molte distrazioni. L’unico locale aperto la notte é una birreria gestita da una stanca coppia di portoghesi dagli occhi spenti.
Lo ammetto, all’inizio non é stato facilissimo. Ci sono tante cose a cui ti devi ancora abituare. L’acqua da bollire e filtrare, il cibo, il sole inesorabile, il caldo, le zanzare, i ritmi lenti, le attese infinite, le strade dissestate, il portoghese un po’ imbarazzante con il quale cerchi di farti capire al mercato.

Ma poi viene la pazienza. Quella sí, la puoi imparare qui. Ed é solo con tanta pazienza che il portoghese lentamente migliora, cominci ad apprezzare il cibo, le grandi piogge estive rinfrescano l’aria e il calore non é piú cosí insopportabile. E quando cominci ad adattarti, gli occhi e il cuore si aprono a quello che ti succede attorno.

E alla fine, con il passare del tempo, senza che tu te ne accorga, il Mozambico ti rapisce.

Cominci a mischiarti con la gente, cambiare forma, abitudini. Ti salutano tutti, anche quelli che non conosci. E ti ritrovi a sorridere, alzando anche tu la mano per ricambiare il saluto. Cominci a diventare una parte dell’equilibrio di questo piccolo mondo. “Muzungu” diventa il tuo secondo nome, che passa di bocca in bocca tra tutti i bambini che ti guardano incuriositi, ridendo.

Sei lo stesso di sempre, ma dentro di te scorrono già esperienze nuove.

Qalcosa di strano si è già infilato nella mente e nel cuore, infettandoti di una malattia piú incurabile e tenacie della malaria.

Il mal d’Africa.

Trova il mondo in Trentino – Scatti e riflessioni in un mondo interconnesso

Trova il mondo in Trentino – Scatti e riflessioni in un mondo interconnesso

Dalla piattaforma 60 Storie (vedi qui i progetti che CAM, GTV e ATB hanno realizzato gli scorsi anni), nasce un nuovo entusiasmante progetto: Trova il Mondo in Trentino, che intende sensibilizzare e attivare il pensiero critico sul tema delle Interconnessioni attraverso la fotografia per rendere i giovani partecipi delle numerose interconnessioni presenti in questo mondo. Il progetto prende avvio con un momento aperto a tutta la cittadinanza: due mostre fotografiche che con la loro forza ed il loro impatto raccontano alcuni temi cari al progetto: le interconnessioni ambientali e le interconnessioni sociali.

Dal 7 al 24 febbraio presso la sede del Consiglio provinciale in via Manci 8 verranno esposte due mostre reportage ‘Il costo umano dei pesticidi’ di Pablo Piovano e ‘From there to here’ di Giulio Piscitelli, il progetto prevede  poi anche un corso di fotografia, dove saranno affrontate sia questioni tecniche che gli approcci della fotografia sociale e un concorso che metterà in palio un viaggio in Vietnam, Mozambico oppure Serbia, ma anche un’attrezzatura fotografica.

L’evento di lancio del progetto e delle mostre si terrà mercoledì 7 febbraio alle 18 presso il  Consiglio Provinciale – via Manci 8 a Trento.

‘Il costo dei pesticidi’ porta alla luce gli effetti delle colture geneticamente modificate e il conseguente impiego indiscriminato di diserbanti che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione. Si parte dall’esperienza in Argentina e l’utilizzo del glifosato per arrivare a riflettere sull’agribusiness e sulla situazione in Trentino.

‘From there to here’ affronta invece il tema dell’immigrazione da parte di persone provenienti da ogni angolo del mondo, un fenomeno che si è intensificato soprattutto dopo gli sconvolgimenti politici e sociale in Medio Oriente e Africa. Una mostra per approfondire l’attuale gestione dei flussi in Europa, le strategie, il futuro e i risultati dell’accoglienza.

Continuate a seguirci per scoprire presto di più sul corso di fotografia e soprattutto sul concorso… “trova il mondo in Trentino”!

INAUGURAZIONE: Mercoledì 7 Febbraio ore 18:00
DOVE: Presso il Consiglio Provinciale – via Manci 8 a Trento
INTERVENTI: Paulo Lima – Noi e il Clima che Cambia
Gabriel Echevarria – Il viaggio dei migranti
MODERATORE: Michela Grazzi, Radio Trentino in Blu
Seguiranno visite guidate alle mostre a cura di Alberto Prina, direttore del Festival della Fotografia Etica.

Le mostre saranno aperte dal 7 al 24 Febbraio 2018
ORARIO: Lunedì – Venerdì: 8.30 – 19.30 + Sabato: 9.00 – 12.00
Ingresso libero
Visite guidate alle mostre: sabato mattina su prenotazione: info@gtvonline.org

Vedi anche l’articolo sul quotidiano online Il Dolomiti e la scheda progetto sul sito di GTV onlus.