Giovani, imprese e sostenibilità: i progressi di InovAção Circular a Beira

Giovani, imprese e sostenibilità: i progressi di InovAção Circular a Beira

Nel quarto anno di attività, il progetto InovAção Circular, promosso dal CAM insieme ai partner locali e internazionali, ha consolidato il proprio ruolo di motore di innovazione e imprenditorialità sostenibile nella città di Beira e nella regione centrale del Mozambico.

Rafforzamento degli incubatori e acceleratori d’impresa

Gli incubatori Hub Link e Palincune hanno completato la ristrutturazione degli spazi e potenziato i propri team, con nuove risorse umane, programmi formativi e mentoring specializzato.
Durante il semestre, si sono svolte formazioni mirate su leadership, gestione e proprietà industriale, oltre a percorsi di lingua inglese e pratiche verdi nel settore trasporti e logistica. Queste attività hanno permesso di migliorare le competenze interne e accrescere le opportunità di networking.

Nuove piattaforme digitali e comunicazione

Un passo importante è stato il lancio della piattaforma digitale di Palincune, già operativa e utilizzata da centinaia di studenti dell’Università Zambeze. La piattaforma ospita corsi online e funge da strumento di visibilità per le idee imprenditoriali degli incubati.
Parallelamente, entrambi gli incubatori hanno intensificato la comunicazione digitale, con campagne social, eventi e materiali promozionali per avvicinare sempre più giovani all’ecosistema imprenditoriale.

Sostegno alle imprese locali

Le tre imprese accelerate – N. Escolhas, MOZECO Lda e FabLab Mozambico – hanno proseguito i propri programmi di consolidamento.

  • N. Escolhas ha lanciato la sua casa modello a Dondo e avviato una strategia di marketing e comunicazione.

  • MOZECO Lda (ex SABE) ha ampliato il proprio piano d’impresa, esplorando nuove soluzioni per la gestione dei rifiuti solidi e ospedalieri.

  • FabLab ha stretto partnership con scuole locali, avviato corsi di stampa 3D e sviluppato nuove linee di prodotti in legno con tecnologia laser.

Nuove idee imprenditoriali

Il semestre ha segnato anche l’avvio del primo programma di incubazione di Palincune, che coinvolge 17 giovani con idee innovative nei settori della green economy e dell’economia circolare.
Hub Link invece avvierà il proprio ciclo di incubazione nel secondo semestre, con l’obiettivo di selezionare e accompagnare 7 nuove iniziative.

Eventi e collaborazioni

Il progetto si è distinto per un’intensa attività di visibilità e networking, tra cui: la partecipazione al Forum della Società Civile della Banca Mondiale a Maputo, due edizioni del Career Day a Beira, dedicate a brand personale e intelligenza artificiale, missioni istituzionali con l’Unione Europea e altri partner strategici, la partecipazione alla Codeway Expo 2025 a Roma, con testimonianze dirette degli imprenditori beneficiari.

Continuità con il progetto OCUPAMOZ

Infine, nel semestre è stato approvato il nuovo progetto OCUPAMOZ, finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, che rappresenta la continuità delle azioni avviate con InovAção Circular. OCUPAMOZ rafforzerà i risultati raggiunti, puntando su occupabilità giovanile, inclusione delle donne e delle persone con disabilità, digitalizzazione e innovazione delle micro, piccole e medie imprese locali.

Bilancio Sociale CAM 2024

Bilancio Sociale CAM 2024

È online la nuova edizione del Bilancio Sociale CAM, un documento che racconta chi siamo, le attività svolte nel 2024 e le risorse – economiche e umane – che abbiamo messo in campo. All’interno troverete anche il bilancio economico approvato dall’assemblea dei soci del 29 maggio 2025 e la relazione dell’organo di controllo.

Tra qualche giorno saranno disponibili anche le copie cartacee presso la nostra sede: 48 pagine ricche di immagini, dati, testimonianze e approfondimenti.

Per consultarlo online o scaricare il pdf, clicca qui.

Qui trovi anche le edizioni 2019-2020-2021-2022-2023.

 

Il 2024 è stato un anno di avvenimenti drammatici a livello globale, in un mondo che oggi è diventato difficile perfino da capire: pensiamo in particolare alle guerre, ai conflitti, ai massacri di cui sentiamo parlare in questi anni, in questi mesi, in queste ore. A queste atrocità disumane assistiamo da un lato con grande preoccupazione e angoscia per il futuro, dall’altro con maggiore determinazione ad operare, ovunque possiamo, per contribuire a dare più opportunità di una vita buona e dignitosa alle persone che abitano nei paesi impoveriti, convinti che questo possa favorire la promozione della pace.

Gianni Filippi

Presidente CAM

Salute comunitaria in Mozambico: la missione del dott. Gianpaolo Rama

Salute comunitaria in Mozambico: la missione del dott. Gianpaolo Rama

 

Tra aprile e maggio 2025, il dott. Gianpaolo Rama, membro del direttivo del CAM (Consorzio Associazioni con il Mozambico) e referente per i progetti in ambito socio-sanitario, ha effettuato una missione di monitoraggio in Mozambico, visitando i distretti di Caia, Marromeu e Cheringoma nella provincia di Sofala. Obiettivo principale: valutare i progetti sanitari in corso, rafforzare la collaborazione con i partner locali e verificare l’efficacia degli interventi del CAM sul territorio.

Tra le attività principali, spiccano le Brigadas Móveis Integradas (BMI), cliniche mobili che garantiscono servizi sanitari essenziali — vaccinazioni, visite ostetriche, screening HIV e tubercolosi, educazione sanitaria — a comunità isolate prive di accesso a strutture fisse. Nonostante difficoltà logistiche e mancanza di mezzi adeguati, il programma ha dimostrato un impatto rilevante: nel 2025 si è registrato un incremento della partecipazione della popolazione e delle prestazioni erogate, a fronte di una crescente emergenza sanitaria dovuta a malnutrizione e malaria.

Il dott. Rama ha inoltre guidato un’approfondita valutazione degli attivisti di salute comunitaria (Cuidados Domiciliários), basata su 18 indicatori di performance. Dei 18 valutati, 11 hanno superato ampiamente gli standard previsti, mentre due non hanno raggiunto la sufficienza. Il programma, che segue oltre 90 malati cronici e garantisce assistenza domiciliare, distribuzione di kit alimentari e supporto terapeutico, è risultato fondamentale, ma ha evidenziato la necessità di razionalizzare i costi e rafforzare la supervisione.

 

 

Tra aprile e maggio 2025, il dott. Gianpaolo Rama, membro del direttivo del CAM (Consorzio Associazioni con il Mozambico) e referente per i progetti in ambito socio-sanitario, ha effettuato una missione di monitoraggio in Mozambico, visitando i distretti di Caia, Marromeu e Cheringoma nella provincia di Sofala. Obiettivo principale: valutare i progetti sanitari in corso, rafforzare la collaborazione con i partner locali e verificare l’efficacia degli interventi del CAM sul territorio.

Tra le attività principali, spiccano le Brigadas Móveis Integradas (BMI), cliniche mobili che garantiscono servizi sanitari essenziali — vaccinazioni, visite ostetriche, screening HIV e tubercolosi, educazione sanitaria — a comunità isolate prive di accesso a strutture fisse. Nonostante difficoltà logistiche e mancanza di mezzi adeguati, il programma ha dimostrato un impatto rilevante: nel 2025 si è registrato un incremento della partecipazione della popolazione e delle prestazioni erogate, a fronte di una crescente emergenza sanitaria dovuta a malnutrizione e malaria.

Il dott. Rama ha inoltre guidato un’approfondita valutazione degli attivisti di salute comunitaria (Cuidados Domiciliários), basata su 18 indicatori di performance. Dei 18 valutati, 11 hanno superato ampiamente gli standard previsti, mentre due non hanno raggiunto la sufficienza. Il programma, che segue oltre 90 malati cronici e garantisce assistenza domiciliare, distribuzione di kit alimentari e supporto terapeutico, è risultato fondamentale, ma ha evidenziato la necessità di razionalizzare i costi e rafforzare la supervisione. 

 

  

Numerosi sono stati anche gli incontri istituzionali con autorità sanitarie locali e provinciali, tra cui il Direttore della Sanità Provinciale di Sofala e i responsabili distrettuali. È emersa l’apprezzata rilevanza del CAM come partner nel sistema sanitario locale, ma anche la necessità di potenziare la fornitura di farmaci, i trasporti e il coordinamento logistico. A Cheringoma, in particolare, si è evidenziata una limitata collaborazione, che ha inciso negativamente sull’operatività delle BMI.

La missione ha toccato anche ambiti trasversali: il rafforzamento dell’associazione locale Mbaticoyane, partner strategico del CAM, attraverso incontri di formazione e supporto gestionale; la verifica del microcredito e del programma per la cura del labbro leporino; e la valutazione della collaborazione con la Chiesa cattolica per eventuali borse di studio e sostegno alimentare.

Un evento critico ha segnato la missione: un incendio notturno nella sede del CAM a Caia, probabilmente causato da un corto circuito o da un fuoco acceso dai guardiani, ha distrutto il magazzino e un veicolo indispensabile per le attività sanitarie. Il danno stimato è di circa 35.000 euro.

La missione conferma l’impegno concreto del CAM nel garantire il diritto alla salute in un contesto di grande fragilità, attraverso interventi integrati, partecipati e sostenibili. La prosecuzione dei progetti, con la ricerca di fonti di finanziamento, resta una priorità per continuare a dare risposte concrete ai bisogni della popolazione.

 
Foto di Gianpaolo Rama
 
La microfinanza che parte dalle donne

La microfinanza che parte dalle donne

Da alcuni mesi il CAM ha avviato una attività di microcredito nella provincia di Manica, all’interno del progetto Manica para as Mulheres (Manica per le donne) finanziato da AICS con capofila Progettomondo. Riportiamo il discorso di Marco Andreoni, direttore del CAM in Mozambico, che fa il punto sul progetto, su quanto già fatto e sul significato di questa opportunità di sviluppo economico, a partire dalle donne, pronunciato in occasione della visita al progetto dell’ambasciatore italiano Gabriele Phillip Annis il 27 maggio 2025. 

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La microfinanza svolge un ruolo fondamentale nella promozione dell’inclusione finanziaria e nella creazione di opportunità per coloro che spesso incontrano barriere nell’accesso al credito tradizionale. Oggi abbiamo la gioia di presentare un nuovo gruppo di beneficiari, persone che, grazie a questo progetto, avranno la possibilità di trasformare le proprie vite e attività.

Inoltre, condivideremo storie ispiratrici di clienti che hanno ricevuto finanziamenti nei mesi precedenti. I loro percorsi riflettono l’impatto diretto di questo supporto sulla generazione di reddito, sull’empowerment femminile e sullo sviluppo sostenibile della nostra società.

Il Progetto Manica per le Donne ha dimostrato, nei primi quattro mesi di implementazione della componente di microfinanza, un impatto significativo nel rafforzamento dell’autonomia economica delle donne e nell’inclusione finanziaria delle comunità rurali del distretto di Báruè. Da febbraio 2025, sono stati concessi microcrediti a 95 beneficiari, con un importo totale erogato di 1.842.600 meticais.

I dati mostrano un forte orientamento delle risorse verso le donne, che rappresentano il 78% dei beneficiari e hanno ricevuto l’80% del capitale finanziato, pari a 1.489.000 meticais. Questa distribuzione non solo evidenzia la priorità del progetto nel promuovere l’accesso al credito per le donne, ma anche la fiducia riposta in loro come agenti economici capaci di trasformare la propria comunitá. Il valore medio del credito concesso alle donne (20.121 meticais) è stato superiore a quello degli uomini (16.838 meticais), un indicatore del riconoscimento dell’importanza dei loro investimenti.

La diversità delle applicazioni delle risorse riflette anche il ruolo attivo delle beneficiarie nell’economia locale. Mentre il 70% dei crediti è stato destinato al commercio e alle piccole imprese, dove 56 donne si distinguono come imprenditrici nel settore della vendita di abbigliamento, prodotti vari e commercializzazione di alimenti, il 30% dei finanziamenti ha sostenuto la produzione agroalimentare, beneficiando 8 uomini e 18 donne, agricoltrici impegnate nella coltivazione di ortaggi e fagioli, nell’allevamento di animali e nell’acquisto di attrezzature per l’irrigazione e altri input.

Un dato particolarmente rilevante è la presenza delle donne nelle associazioni agricole, che si sono rivelate fondamentali per l’organizzazione e la gestione finanziaria dei crediti concessi. Il 31,5% dei beneficiari totali sono donne membri di associazioni agricole, rafforzando l’importanza della collaborazione comunitaria nella promozione dell’indipendenza finanziaria e nell’aumento della produttività agricola. Le sette associazioni agricole finanziate hanno ricevuto un totale di 727.000 meticais, dimostrando l’impegno del progetto nel sostenere strutture collettive che promuovono lo sviluppo sostenibile.

Nell’evento di oggi, 27 maggio, verrà compiuto un ulteriore passo in questo percorso di inclusione economica, con la consegna di microcrediti a 20 nuovi beneficiari, di cui 15 sono donne (75%), per un importo totale di 426.000 meticais, rafforzando la tendenza alla crescita dell’imprenditorialità e dell’empowerment femminile.

Il successo del Progetto Manica per le Donne risiede nella capacità di trasformare vite, offrendo non solo credito, ma anche fiducia e opportunità affinché ogni donna beneficiaria possa costruire un percorso di crescita sostenibile. La loro presenza in settori chiave dell’economia rurale e commerciale dimostra che, quando sostenute e incentivate, le donne diventano vere protagoniste dello sviluppo e agenti essenziali del cambiamento sociale ed economico nelle loro comunità.

Infine, è importante ricordare che la componente di microfinanza dispone di un fondo di 150.000 euro, pari a circa 10,5 milioni di meticais, destinato alla popolazione dei distretti di Báruè, Macossa, Guro e Tambara. A partire da giugno, è previsto lo stanziamento di 3,6 milioni di meticais per finanziare i progetti di 100 donne imprenditrici selezionate in questi quattro distretti. Gli investimenti saranno destinati a diverse attività commerciali e filiere strategiche promosse dal progetto, rafforzando l’impatto economico e sociale dell’iniziativa.

Un evento tra CAM, UNITN e Mudar

Un evento tra CAM, UNITN e Mudar

Da oltre vent’anni la collaborazione tra CAM e l’Università di Trento rende possibili progetti, stage, tesi di laurea. Attualmente il progetto principale sviluppato in collaborazione è Mudar, che opera per la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile a Beira. Per raccontare la ricchezza di questa relazione vi invitiamo all’evento:

Giovedì 5 dicembre alle 17.30
nell’aula R2 del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM)
dell’Università di Trento (Via Mesiano 77)

Interverranno:
– Rossano Albatici, Direttore Dipartimento Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica
– Flavio Deflorian – Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trento
– Giovanni Gardelli, Dirigente Generale PAT
– Giovanni Filippi, Presidente del CAM
– Guido Zolezzi, Cattedra Unesco DICAM e delegato del Rettore alla Cooperazione allo Sviluppo
– Corrado Diamantini, consiglio direttivo CAM
– Susanna Ottaviani, consiglio direttivo CAM e Dottoranda UNITN-DICAM
– Riccardo Reggidori Tesista UNITN – DILEF
– Ada Castellucci, consiglio direttivo CAM e Dottoranda UNITN

L’iniziativa è aperta a tutti, seguirà un aperitivo.
Per maggiori informazioni contattate  info@trentinomozambico.org.