EMERGENZA RIFIUTI SANITARI A BEIRA

EMERGENZA RIFIUTI SANITARI A BEIRA

 
L’impossibilità di smaltire in sicurezza i rifiuti sanitari prodotti dall’ospedale di Beira sta creando un’emergenza sanitaria con rischi anche per l’ambiente. Abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding per consentire la riabilitazione dell’inceneritore per i rifiuti sanitari pericolosi.
 
 
 
Nell’Ospedale Centrale di Beira e negli altri numerosi centri sanitari della città, capoluogo di provincia e seconda più grande in Mozambico, con 743.565 abitanti, vengono prodotti quotidianamente diverse tonnellate di rifiuti. Circa il 15% di questi rifiuti è pericoloso, perché a rischio infettivo, tagliente, biologico o chimico (ad esempio materiale anatomico e infetto, aghi, siringhe, mascherine, grembiuli, bende, cateteri ecc.). Pertanto, è necessaria una precisa segregazione della frazione pericolosa prodotta da un ospedale, e una successiva gestione dedicata.
 
 
Il 2 novembre 2023 l’inceneritore ha subito il crollo del camino, come si può vedere dalle foto. Si tratta di una danno molto grave per l’ospedale e per le comunità che vivono nei suoi dintorni, perché i rifiuti non possono più essere smaltiti in modo sicuro. In questo momento i rifiuti si stanno accumulando nella zona dietro l’ospedale e ciò comporta un grave rischio per la salute delle persone, soprattutto per chi ha delle patologie croniche, per i bambini e per gli anziani. Questi tipi di rifiuti non possono essere smaltiti insieme ad altri comuni rifiuti, in quanto contengono anche del materiale organico e infetto presente negli aghi, siringhe, sulle mascherine e sulle bende. L’Ospedale Centrale di Beira è la struttura sanitaria più importante della città, può offrire fino a 1000 posti letto ed è l’unico punto a Beira in cui i rifiuti solidi pericolosi possono essere trattati.
 

Dal 2021 il CAM collabora con il Servizio Distrettuale di Salute di Beira con progetti in ambito gestione dei rifiuti sanitari, che hanno visto attività di formazione rivolta al personale, la creazione di una impresa locale specializzata nel trattamento dei rifiuti e l’acquisizione di un macchinario specifico, grazie al progetto SIRSU. Si tratta di una sterilizzatrice per il rifiuto sanitario pericoloso, sicura per le persone e per l’ambiente, affianca l’inceneritore, meno sostenibile ma necessario per smaltire la totalità dei rifiuti, evitando che finiscano direttamente in discarica, dove molte persone lavorano senza protezioni alla ricerca di materiali riciclabili.
E’ nata così la società SABE, che dal 2022 ha iniziato ad occuparsi dello smaltimento dei rifiuti sanitari utilizzando la macchina sterilizzatrice NW15. La società inoltre è una delle start-up dell’ambito economia verde che è accompagnata dal programma di incubazione e accelerazione di impresa Inovaçao Circular

La grande quantità di rifiuti sanitari pericolosi nella città di Beira non può però essere trattata esclusivamente dalla sterilizzatrice, che attualmente riduce circa del 50% il carico di rifiuti inceneriti, riducendo così l’impatto ambientale. Inoltre, per un funzionamento ottimale della sterilizzatrice, alcune categorie di rifiuto non dovrebbero essere inserite, come il rifiuto farmaceutico e quello assimilabile al rifiuto comune prodotto dagli ospedali, che però spesso si trovano mescolati ad altri rifiuti pericolosi vista la difficoltà di una raccolta separata alla fonte nelle unità sanitarie cittadine.

 
 
 
Per far fronte a questa emergenza di igiene pubblica, il CAM propone una raccolta fondi per supportare l’ospedale e le comunità locali. Il fine di questa raccolta è la riabilitazione dell’inceneritore e della struttura comprendente che consentirà di ripristinare una corretta attività di smaltimento e salvaguardare dunque la salute della popolazione e l’ambiente urbano circostante.
 
 
 
L’obiettivo economico di questa nostra raccolta fondi è di raccogliere 20.000 euro entro il 12 gennaio 2024, per poter riattivare l’inceneritore il prima possibile.
 
 
 
 
 
Dobbiamo e vogliamo agire in fretta, aiutaci a fare la differenza.
 
 
Muito obrigado pela vossa generosidade.
 
 
DETRAZIONI FISCALI SECONDO LA LEGGE ITALIANA
 
Se vuoi portare in detrazione la tua donazione, puoi lasciare a noi il tuo nome, cognome e codice fiscale all’indirizzo cam@trentinomozambico.org e conservare la ricevuta della transazione che troverai nel tuo estratto conto o nel riepilogo operazioni bancarie.
Dialoghi Comunitari per l’Uguaglianza

Dialoghi Comunitari per l’Uguaglianza

Attraverso un progetto finanziato dalla Cooperazione Coreana, in collaborazione con UNFPA, il CAM è impegnato contro la violenza sulle donne, promuovendo momenti di sensibilizzazione in merito alla disuguaglianza di genere e alla salute femminile.

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il CAM vuole riaffermare il suo contributo per una società più equa e paritaria attraverso il progetto “Scuole inclusive e libere dalle violenza di genere“, che prevede diverse attività di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità beneficiarie.

Una di queste attività sono i dialoghi comunitari, in cui gli operatori affrontano diverse tematiche legate alla disuguaglianza di genere. Durante questi incontri infatti, si parla di salute femminile, di violenza di genere, di rispetto per la vita e la dignità della donna, il tutto svolto tramite un processo partecipativo per coinvolgere le comunità nelle discussioni e nella presa di coscienza dei fenomeni di discriminazione legati al genere.

Nella gallery qui sotto le immagini dei dialoghi degli ultimi mesi, nelle zone di Beira, Dondo, Buzi e Nhamatanda.

Successo della Tavola Rotonda sulla Gestione dei Rifiuti Solidi Ospedalieri

Successo della Tavola Rotonda sulla Gestione dei Rifiuti Solidi Ospedalieri

Il 19 settembre 2023 si è svolto a Beira un importante evento: la “Tavola rotonda sulla gestione dei rifiuti solidi ospedalieri”. I colleghi di Comunika ci offrono il resoconto sull’iniziativa e sulle sue connessioni con alcuni dei progetti del CAM in Mozambico.

Tenutosi presso l’anfiteatro dell’Università dello Zambesi, l’evento ha riunito 57 ospiti e ha rappresentato una tappa significativa nella sensibilizzazione e nella discussione sulla gestione dei rifiuti ospedalieri a livello della città di Beira. L’evento, finanziato principalmente da una borsa di studio, ha visto la partecipazione di diversi attori chiave nel panorama della gestione dei rifiuti ospedalieri della città.

L’elenco degli invitati comprendeva rappresentanti di ospedali e centri sanitari pubblici, cliniche mediche private, grandi aziende private che gestiscono cliniche per i propri dipendenti e le loro famiglie, autorità sanitarie e ambientali, associazioni locali e internazionali, organizzazioni non governative (ONG) dedicate alla salute e all’ambiente, nonché aziende e singoli individui con un interesse o un coinvolgimento professionale nel settore.

Il programma dell’evento, accuratamente strutturato, prevedeva una serie di presentazioni e dibattiti. 

Nella prima parte si sono tenute presentazioni su argomenti rilevanti. Ad introdurre i lavori il Centro di Ricerca Universitario Zambesi (CEPES) ed a seguire una presentazione del CAM che ha illustrato i risultati delle interviste condotte dall’Università di Trento e dal CAM. Sono seguiti gli interventi programmati del Direttore clinico del Servizio Distrettuale di Salute e del Responsabile del programma di prevenzione e controllo delle infezioni del Servizio Sanitario Provinciale.

 

Uno dei protagonisti dell’evento è stata la SABE, una start-up dedicata alla gestione dei rifiuti ospedalieri attraverso l’impiego della NW15 di Newster Group, la prima macchina ecologica di trattamento rifiuti sanitari importata in Mozambico, che sterilizza e sminuzza i rifiuti, riducendone il volume del 70%, in modo che possano essere smaltiti in discarica come rifiuti ordinari e non pericolosi per la comunità. La SABE è nata attraverso il progetto Sirsu, che fa parte del programma di azioni del CAM nel settore rifiuti urbani. L’impresa viene supportato anche attraverso il progetto InovAção Circular: la SABE è stata una delle vincitrici del concorso dedicato alle piccole medie imprese impegnate nell’economia circolare.

La seconda parte dell’evento è consistita in un vivace dibattito pubblico, durato un’ora e quindici minuti. Si sono svolti diversi interventi stimolanti, che hanno coinvolto i partecipanti di tutti i gruppi sopra citati. Ospedali e aziende private hanno espresso interesse a utilizzare i servizi di SABE, dimostrando la rilevanza dell’evento per la promozione di soluzioni efficaci nella gestione dei rifiuti ospedalieri. Il Servizio Sanitario Provinciale ha dato un riconoscimento pubblico positivo alla SABE, sottolineando l’importanza dei suoi servizi per la comunità. Nel complesso, l’evento ha avuto un impatto significativo, con un feedback positivo da parte dei partecipanti che  ha sottolineato l’unicità e l’importanza di altre tavole rotonde su temi simili.

 

Articolo realizzato per IAC dall’agenzia di comunicazione mozambicana Comunika. Traduzione Martina Seppi.

 

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Un arrivo attesissimo!

In prima linea nella giustizia climatica: un’esperienza di trasformazione ad Hamman

In prima linea nella giustizia climatica: un’esperienza di trasformazione ad Hamman

L’International Climate Justice Camp, tenutosi ad Hamman, in Libano, ha riunito circa 400 giovani provenienti da circa 100 Paesi, in rappresentanza di diverse regioni del mondo. L’obiettivo principale dell’evento era quello di stabilire connessioni e reti tra le diverse parti interessate per discutere di questioni climatiche, sfide, resilienza, adattamento, mitigazione e soluzioni urgenti al cambiamento climatico.

In questo contesto, il progetto Inovação Circular, un’iniziativa finalizzata allo sviluppo economico e sociale della città di Beira, rappresentato dal suo Junior Local Coordinator – Paulino Goma, ha svolto un ruolo chiave, condividendo le proprie esperienze e azioni che consistono nel finanziamento di incubatori che supportano progetti legati all’economia circolare e nell’accelerazione di aziende attive nello stesso ambito, nella città di Beira.

La presenza del progetto all’International Climate Justice Camp sottolinea l’importanza dell’attivismo climatico a livello locale e globale. Questa partecipazione non solo ha arricchito le discussioni, ma ha anche dimostrato come le azioni a livello locale possano avere un impatto globale.

Paulino ha applicato le conoscenze e le esperienze acquisite durante il Campo al suo lavoro a favore della giustizia climatica e dello sviluppo sostenibile nella città di Beira. La sua partecipazione è molto preziosa e ispira altri giovani a impegnarsi attivamente nella ricerca di soluzioni climatiche e nella promozione dell’imprenditorialità legata all’Economia Circolare come soluzione al cambiamento climatico.

Ringraziamo tutte le organizzazioni che hanno reso possibile la sua partecipazione al Campo, perché senza questo sostegno e questa generosità, questa esperienza trasformativa non avrebbe avuto luogo. 

Articolo realizzato per IAC dall’agenzia di comunicazione mozambicana Comunika. Traduzione Martina Seppi.

Promuovere l’imprenditorialità e l’innovazione – l’Incubatore d’imprese dell’Università Zambeze

Promuovere l’imprenditorialità e l’innovazione – l’Incubatore d’imprese dell’Università Zambeze

Il 24 agosto, l’Incubatore d’imprese dell’Università Zambeze ha avuto l’onore di ricevere il Segretario di Stato della Provincia di Sofala, Stella da Graça Pinto Novo Zeca, insieme a una delegazione dell’Università guidata dal Rettore dell’istituzione, Bettencourt Preto Sebastião Capece. L’obiettivo della visita era quello di esplorare le iniziative imprenditoriali e innovative dell’Incubatore e di incontrare i giovani di talento che lo portano avanti.

La visita è iniziata con un caloroso benvenuto da parte del coordinatore generale dell’Incubatore d’imprese dell’Università Zambeze, Feleciano Luís Januário, che ha guidato i visitatori attraverso le strutture moderne e ben attrezzate dell’Incubatore, a partire dallo spazio di lavoro collaborativo noto come Coworking Space Zambeze. Questo ambiente è stato progettato per promuovere la collaborazione tra giovani imprenditori, offrendo loro un luogo stimolante per sviluppare le proprie idee.

Inoltre i visitatori hanno avuto la possibilità di visitare l’ufficio privato dell’Incubatore, dove le start-up e le aziende emergenti hanno l’opportunità di collegarsi ai loro progetti in tutta privacy e tranquillità. È stata presentata anche la sala videoconferenze per le riunioni strategiche, a dimostrazione dell’impegno dell’incubatore nel facilitare la comunicazione e il networking tra gli imprenditori.

Durante la visita, il Coordinatore generale dell’Incubatore ha condiviso informazioni sulle varie attività svolte, evidenziando PALINCUNE – Palco de Incubação de Negócios, un programma di incubazione dell’Incubatore dell’Università Zambeze e un beneficiario del progetto Inovação Circular. Grazie alla collaborazione stretta tra i partner di progetto, PALINCUNE fornisce agli imprenditori l’accesso a risorse aggiuntive, orientamento specializzato e finanziamenti per dare impulso alle loro innovazioni e iniziative imprenditoriali. Inoltre, PALINCUNE offre un supporto completo agli imprenditori in fase iniziale, aiutandoli a sviluppare i loro modelli di business e ad affinare le loro capacità imprenditoriali. L’incubatore ha anche presentato il suo programma di accelerazione aziendale, che mira a promuovere la crescita e lo sviluppo di start-up promettenti.

La visita del Segretario di Stato della Provincia di Sofala e della delegazione dell’Università Zambeze all’incubatore d’impresa è stata un’occasione unica per sottolineare l’impegno verso l’imprenditorialità e l’innovazione. L’incubatore, con le sue strutture all’avanguardia e i suoi programmi completi, sta svolgendo un ruolo fondamentale nel sostenere e far crescere gli imprenditori locali.


Foto e articolo a cura di Comunika – per il progetto Inovação Circular.

Traduzione dal portoghese a cura di Martina Seppi

Report Salute Comunitaria 2022

Report Salute Comunitaria 2022

E’ online il Report annuale del progetto salute comunitaria, dove con parole, dati, testimonianze, immagini abbiamo provato a raccontare il 2022, con uno sguardo anche sui progetti avviati per il 2023.

Il report relaziona sul lavoro per il contrasto dell’epidemia di Colera che ha colpito il distretto e sull’avvio del nuovo progetto Follow The SUn, insieme a Medicus Mundi Italia, che ha l’obiettivo di promuovere l’accesso universale ai servizi sanitari di base in alcune aree remote della provincia di Sofala.

Leggi o scarica il report a questo link.

Un ringraziamento va a tutti i sostenitori del progetto oltre che ai collaboratori, i volontari, i partner. Si ringraziano inoltre Gianpaolo Rama, Silvia Comper, Sofia Rinaldi e gli altri operatori del CAM per le immagini.

Per sostenere anche tu il progetto, magari come regalo o ricordo per una occasione, trovi le info qui.

Per consultare o scaricare i precedenti report: